Pesantezza prolungata alla bocca dello stomaco

Salve,

sono un uomo di 40 anni, peso 79 kg circa, (stabile) altezza 1, 78 m, non fumatore (fino ai 25 anni circa fumavo a periodi intermittenti all'incirca 10 sigarette/giorno, da allora fumo sporadicamente, in media 3-4 sigarette/mese).
Negli utlimi anni abbastanza sportivo anche se non ho mai avuto un peso forma, da ragazzino, infatti, ero obeso.

Da circa un mese avverto un senso di pesantezza alla bocca dello stomaco.
Inizialmente ho attribuito la cusa di questi problemialla corsa intensa.
Durante questo mese la sintomatologia è mutata, infatti, se all'inizio la pesantezza era accompagnata da un po' di bruciore, localizzabile tra la bocca dello stomaco ed un punto compreso tra essa e l'ombelico, nel quadrante sinistro, da acidità (solo nei primimissimi giorni, 1-2), da un senso di nausea e crampi (comquen con connotazione mai eccessiva), nel corso del tempo i vari sintomi o sono scomparsi o si sono attenuati.
Rimane solo la pesantezza a volte accompagata da un vago senso di nausea.
Altro sintomo che si accompagna a quanto descritto, è la sensazione di freddo: anche questo sintomo, tuttavia è mutato nel corso di questo mese, infatti se nelle prime 2 settimane avvertivo brividi e tremori, che si sono presentati in una decina di episodi (in 2 settimane), ora avverto un vgo senso di freddo.
Inoltre, in alcuni momenti avverto una tensione in tutta la parte superiore dell'addome che si accompagna con una sensazione di "malessere" e "fastidio" generale.
A tale sintomatologia NON è associata perdita di peso, stanchezza o inappetenza (sensazione molto strana è il senso di fame che convive con la nausea e il fastidio alla bocca dello stomaco).
L'attività intestinale è regolare; no eruttazione e/o flautulenza.
Per completare il qudro clinico aggiungo che in famiglia c'è una storia clinica di ulcera, ma non di patologie onclogiche di nessun tipo.

Nel corso del mese ho assunto, sotto indicazione e prescrizione prima del curante, poi del gastroenterologo, un gastroptrotettore (lansoprazolo) a cui ho aggiunto il Colonir e e Prolactis GG plus.
Ho inoltre esguito le analisi prescritte, tra cui la ricerca dell'helycobacter, sangue occulto e allergie alimentari, PCR, VES, Birilubina e sideremia.
E' risultato tutto nella norma con eccezione del ferro, che tuttavia, assocerei con il fatto che due settimane prima avevo donato il sangue (da agosto ad aprile ho effettuato 3 donazioni) e non ho mai avuto valori di emoglobina ed ematocrito alti (sono sempre stato nalla parte bassa del range).

Ho letto che qualche problema alla tiroide può ecorrelare la sensazione di freddo ed i problemi allo stomaco.

Visto che, sebbene parzialmente la sintomatologia sta rientrando, ma non completamente nonstante sia trascorso un mese abbondante dal manifestarsi del primo sintomo, cosa consigliate di fare come altri test?
Una gastroscopia potrebbe aver senso?
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Complimenti per la descrizione dettagliata dai sintomi. I quali. tuttavia, sembrano aspecifici, non sicuramente descrittivi di una determinata patologia. Non ci sarebbe una indicazione precisa ad eseguire una gastroscopia, ma certamente l ' esame risolverebbe ogni quesito, data l' alta specificità diagnostica di quell ' esame. Non ha detto l ' effetto del farmaco IPP.

Prof. alberto tittobello

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

la ringrazio per la sua celere risposta. Per quanto riguarda l'effetto del farmaco non le saprei dire se il rientro della sintomatologia è associato al suo uso o se gli stessi sintomi sono regrediti spontaneamente, infatti, dal momento in cui ho avvertito i primi fastidi al momento in cui mi sono recato dal Medico Curante, (sono trascorsi circa 4-5 giorni) che mi ha prescritto tale farmaco, ricordo che il quadro si era già ridotto un po' rispetto ai primi 2-3 giorni. Dopo circa una settimana mi sono recato anche dal gastroenterologo il quale ha suggerito di continuare la terapia per 8 settimane (invece delle 4 inizialmente proposte dal curante) ed ha aggiunto Colonir e e Prolactis GG plus, oltre a prescrivermi le analisi di cui ho dato i risultati.
Aggiungo che dalla dieta ho praticamente eliminato il caffè (prima ne bevevo 4-5 tazzine al giorno), inoltre, nelle occasioni di consumo di bevande alcoliche, ne ho ridotto il quantitativo assunto (premetto che non ho consumato quotidianamente bevande alcoliche, ma in genere 1-2 giorni a settimana e preferenzialmente birra di gradazione 5-6% vol molto raramente vino e praticamente mai i liquori ).
Provo a chiedere al gastroenterologo che mi ha in cura cosa ne pensa della gastroscopia per fugare ogni dubbio.
Cosa pensa, invece, della sensazione di freddo e relativi brividi? E' corretto ciò che ho letto circa la potenziale correlazione tra tiroide (non eseguo esami sugli ormoni tiroidei da 2-3 anni) e problemi allo stomaco e allo stesso tempo sensazioni di freddo?
grazie
saluti
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Non credo che quanto ha letto ( ma non è che va un po' troppo a leggere in giro ?) valga per lei.

Prof. alberto tittobello

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Tittobello, la ringrazio per le sue celeri risposte.
Sto continuando l'assunzione dei PPI (ho quasi terminato la sesta settimana) ed effettivamente la sintomatologia nel suo complesso sta regredendo: alcuni sintomi sono scomparsi del tutto, ma altri sono ancora presenti. In particolar modo un "fastidio" che trova il suo centro appena sotto la bocca dello stomaco e s estende per 3-4 dita al di sotto. E' come una sensazione di lieve pressione. Al mattino mi sembra che tale sensazione sia ancor più limitata alla sola bocca dello stomaco. A questo sintomo si accompagna una sensazione di leggero crampo e lieve nausea. E' comuqne presesente lo stimolo della fame anche se si confondende con quanto sopra e quindi risulta meno evidente.
La funzione intestinale è buona (lo è sempre stata). Lo stato generale è buono in termini di "energie" fisiche e mentali.
Inoltre, come indciatomi, ho eseguito un ecografia addominale che, riporta (testualmente): "Fegato, pancreas e reni nei limiti morfovolumetrici. vie biliari non dilatate. Colicisti normodistesa con pareti monidcamente ispessite a tipo quadro iniziale di colesterolosi e bile densa, attualmente non riconoscibili calcoli. Non dilatato il wirsung. Non dilatazioni calico-peliche nè calcoli renali. Non dilatata l'aorta addominale. Vescica ampia senza formazioni endoluminali. Prostata nei limiti morfovolumetrici 18 cc omogena. Per quanto segnalato a carico della colecisti si consiglia ciclo di terapie con acidi biliari".
Cosa ne pensa? Questo esame, sommato a quelli precendeti (birilubina, Ves, PCR, sangue occulto, ricerca Helycobacter,allergie alimetari e ferro. A parte quest'ultimo, in quanto donatore, tutte le analisi erano negative o entro i limiti).
grazie mille
saluti
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Sì, certo, gli esami sono tutti normali e lei deve ( ho detto " deve" ) stare tranquillo. Sono d' accordo sul ciclo con acido ursodesossicolico, per fluidificare la bile.

Prof. alberto tittobello

[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Tittobello
La ringrazio per il suo commento tranquillizzante, tuttavia avere dei sintomi da circa 6 settimane e non esserne ancora venuti a capo, nonostante varie analisi (tutte confortanti, fortunatamente), un po' di agitazione potrebbe causarla.
Inoltre, stando ai sintomi riportati e la valutazione delle analisi fatte sin ora il curante ipotizza una gastrite tipica del cambio stagione, mentre lo specialista propende per riflusso (non so se le due cose possono convivere e non saprei se parte della sintomatologia può essere spiegata da quanto emerso dall'eco).
Cordialmente
[#7]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
Sì, le due situazioni si sovrappongono e si assomigliano.

Prof. alberto tittobello

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