Ernia iatale e nodo alla gola

58 anni, fammina.
Da endogastroscopia del 2017 mi è stata diagnosticata una ernia iatale di 3cm, cura saltuaria con Levopraid, assumere regolarmente esomeprazolo 20mg x 2 (mattino e sera) e al bisogno Marial e Liricoss.
Sintomi erano forte reflusso acido che raggiungeva la gola, sensazione di sazieta' e gonfiore di stomaco.
Biopsie negative.

Da un mese circa ho spesso la sensazione di un nodo alla gola, tosse secca (causata dal reflusso) e dolore al torace (appena sopra l'esofago) nonche' dolore che si irradia alla schiena.

Da una visita gastroenterologica mi e' stata confermata la cura, e sono stato sorpreso nel fatto che non mi sia stata prescritta una ulteriore endogastroscopia: in particolare, visto sintomi, non sarebbe meglio verificare con biopsia lo stato dell'esofago?

In particolare, quando si ha un reflusso cosi' costante, una ernia iatale di discrete dimensioni, non sarebbe buona norma verificare periodicamente con biopsia lo stato dell'esofago?
Penso ad esempio ad Esofago di Barret: nella vostra esperienza una condizione come la mia quante percentuali ha nel tempo di evolvere verso quella condizione?


Grazie mille per ogni consiglio e/o rassicurazione
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Buongiorno, da come descrive la sintomatologia è tipica del reflusso e serve ripetere il ciclo di farmaci.
La gastroscopia non è indispensabile e le biopsie esofagee si eseguono solo se sono presenti macroscopicamente zone sospette per Barrett o altro.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto