Infiammazione pelvica

Buonasera.Proverò a spiegare brevemente il mio problema.
A fine agosto (giorno 17) ho effettuato assistenza ad una persona anziana per 1 settimana presso il suo domicilio e dove le condizioni igieniche del bagno erano inesistenti.A distanza di una settimana (giorno 23) ho cominciato ad avere perdite vaginali liquide insolite (non maleodoranti né di colore particolare), bruciore alla minzione.
Il mio medico di base mi prescrive amoxicillina e meclon ovuli per 1 settimana.
I sintomi si attenuano ma non spariscono.
Terminata la cura (giorno 30), aspetto 7 gg per effettuare il tampone vaginale e l'urinocoltura (giorno 7 settembre).
I risultati sono disponibili solo giorno 14 settembre.Li ritiro e risulto positiva ai miceti (per i quali non era stato prescritto l'abg) nonché all'E.coli ed entericocco faecalis.
Niente gonorroea, microplasma o triconomasi anche perché non ho avuto alcun rapporto sessuale nell'ultimo anno.Il test per la clamidia invece per un errore sulla ricetta non l'ho potuto effettuare.
I dolori intanto restano e si aggiungono il dolore lombare, un indolenzimento costante al basso ventre e flatulenza nonostante la recente cura.
Vado al ps ( giorno 6 settembre) visto che il mio medico curante non era disponibile, mi effettuano Ves, pcr ed eco pelvica dalle quali risulta tutto a posto.
Non soddisfatta (a causa della paura) il giorno dopo mi reco ad un altro PS dove mi effettuano una eco Tv da cui risulta tutto a posto ed una uricoltura a striscio che è risultata negativa.
Vado dal medico di base (giorno 12 settembre)e mi prescrive in via preventiva, senza aver ancora sottomano i risultati dei tamponi, bassado per 15 gg e flagyl.
I sintomi scompaiono subito ma appena terminata la cura mi ritrovo al punto di partenza.
Vado dalla guardia medica (giorno 22) con gli esiti alla mano e mi prescrivono sulla base dell'abg, levoxacin 250mg da aumentare a 500 mg dopo 3 gg ( in quanto i due batteri risultano ad esso sensibili) e bassado per 7gg (anche se non compare nell'abg).
In più pevaryl ovuli per i miceti.
La situazione migliora (niente perdite né bruciori o flatulenza) ma resta l'indolenzimento lieve e latente al basso ventre (più che altro alla palpazione) specie nelle fosse iliache in corrispondenza delle ovaie, il dolore lombare e quello sporadico alla minzione sicché dopo aver finalmente rintracciato il mio ginecologo in concomitanza col termine di questa cura (giorno 5 ottobre), questi mi ha detto di assumere cortisone ( deltacortene da 25 mg) poiché ha ritenuto che il dolore fosse riconducibile ad una infiammazione in atto e di ripetere tra 7 gg gli esami posto che avevo terminato la cura.
Il beneficio del cortisone è stato immediato sebbene avverta ancora dei lievi fastidi al basso addome e a livello lombare.
Domani effettuerò finalmente il tampone (compreso quello per la clamidia) e l'urinocoltura di controllo essendo passati 7 gg dall' ultima cura (bassado + levoxacin).
Ora ciò che vorrei chiedere è:
- è possibile che dopo oltre 1 mese di antibiotici a regime continuo stia ancora così?
-è possibile che abbia una PID e che questa,in tale lasso temporale, mi abbia già provocato danni visto che le cure datemi sembrano non essere state adeguate?
-quanto sono pericolosi l'E.coli e l'enterococco ai fini di una PID?
- è possibile, pur non avendo avuto rapporti, che abbia contratto la clamidia? E se si, è possibile che questa, nonostante il bassado sia ancora presente?
Sono molto preoccupata e spaventava viste le conseguenze derivanti dalla PID.
Dovrei effettuare qualche esame, ad esempio una eco Tv o pelvica?
Come posso accertarmi di non avere avuto danni o quantomeno capire lo stato attuale dei miei organi riproduttivi?
Io ho veramente fatto di tutto nonostante il periodo sfortunato (periodo estivo, ginecologo in ferie, medico di base non sempre di turno a causa di problemi personali) ma ho il forte timore che ormai il mio apparato riproduttivo abbia subito danni (aderenze dovute all'infiammazione) , che l'infezione sia ancora in atto per via di cure inadeguate e che ormai sia condannata, dopo solo 1 mese e mezzo, all'infertilità.
Mi sento veramente demoralizzata, l'unica speranza (molto remota e debole) è che queste cure abbiano comunque sortito un effetto benefico scongiurando danni irreversibili.
Preciso infine che ho 31 anni, che non ho mai avuto episodi del genere, che durante il mese di settembre le mestruazioni sono state regolari in tutto (e che ora le attendo per giorno 20 ottobre) e che in questo periodo ho avuto 2 episodi di coliche/diarrea alternati a giorni di stipsi.
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Il modo per monitorare una eventuale PID , conseguente ad una CERVICITE (infezione /infiammazione del collo uterino ) da CLAMIDIA, Gonococco o MICOPLASMI è quello di eseguire colture di tamponi CERVICALI non VAGINALI.
Non mi è chiaro se per il momento non ha rapporti sessuali oppure è vergine?
Dico ciò perchè queste infezioni quasi sempre sono originate da malattie trasmesse sessualmente.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore, grazie innanzitutto per la risposta.
No, non sono vergine, semplicemente non ho rapporti da più di un anno e quando li ho avuti fino all'anno scorso sono sempre stati protetti.
Infatti sono sempre stata bene.
Il mio malessere nasce come le dicevo dall'assistenza fatta alla signora (malata oncologica e lungamente degente in ospedale) una volta trascorsa la settimana (dal 17 al 23 agosto).
Escludo in maniera certa dunque ogni infezione sessualmente trasmessa proprio perché non ho avuto rapporti ed in quanto fino al 10 agosto ho effettuato regolari controlli dal mio ginecologo (pap test e visita).
Il mio medico di base (fermo restando che ho ben compreso la distinzione tra tampone vaginale e cervicale) mi ha fatto fare questo errato tampone vaginale per gonorrea, microplasma e triconomasi solo per routine in quanto appunto avevo escluso categoricamente anche con lui ogni infezione sessualmente trasmessa.
L'unico episodio a seguito del quale ho cominciato a manifestare questi sintomi, è stato appunto il periodo di assistenza che ho svolto ed in cui ho avuto a che fare con feci ed urine (la signora portava il catetere ed il pannolone) ed in più il bagno era inagibile.Ho pulito ovviamente ma probabilmente non è bastato.
Domani rieffettuerò il tampone vaginale ed anche quello cervicale per la clamidia più l'urinocoltura.
Procederò se necessario anche ad un tampone cervicale per gonorrea e triconomasi se lei me lo consiglia, nonostante non abbia rapporti ormai da più di un anno.
Per il gonococco (vado a memoria ma più tardi ricontrollerò e le farò sapere) non credo di aver fatto alcuna ricerca a meno che gonorroea e gonococco siano la stessa cosa.
In tal caso perdoni la mia ignoranza.
Alla luce di tutto ciò, sperando di aver chiarito meglio la situazione, le chiedo nuovamente: è possibile che i batteri riscontrati (E.coli ed entericocco faecalis) siano tanto pericolosi da avermi causato una PID nonostante in questo mese abbia assunto regolarmente antibiotici (bassado, amoxicillina,flagyl e levoxacin) ?
È possibile che abbia preso una mst pur non avendo avuto alcun rapporto ma solo per via delle precarie condizioni igieniche in cui ho lavorato quella settimana?
È il caso che effettui anche una ulteriore eco tv?
[#3]
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Utente
Utente
Le mostro per completezza gli esami effettuati giorno 7 settembre in aggiunta a quanto ho detto poco fa in risposta al suo commento:

Esame completo e urine
Colore paglierino
Aspetto limpido
pH 6
Glucosio, proteine, emoglobina assenti
Corpi chetonici 5
Bilirubina assente
Urobilinogeno 0.2
Nitriti assenti
Peso specifico 1010

Microbiologia: presenza flora mista, sì consiglia di ripete l'esame.

Tampone vaginale

ph 4.5
Leucociti assenti
Trichomonas assente
Neisseria gonorreae negativo
Miceti positivo
Lattobacilli assenti
Garderenella negativo
Streptococco agalactiae negativo
Organismi identificati
Esame colturale positivo
Isolato 1 enterococco faecalis
Isolato 2 E.coli

Es.colturale mycoplasmi e ureaplasmi
Materiale tampone vaginale
Ureaplasma urealitico negativo
Mycoplasma hominis negativo
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Non cambiano il mio giudizio
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Utente
Utente
Capisco Dottore e non intendo di certo smentirla, ci mancherebbe.
Domani farò anche i tamponi cervicali che mi ha detto.
Ciò di cui non mi capacito però è come possa aver contratto una mst se gli ultimi rapporti, tutti protetti ed avuti col mio fu fidanzato, risalgono a più di un anno fa.
Sono stata fino al 10 agosto sotto controllo ginecologico con tanto di pap test in regola; ginecologo il quale, è pure eccessivamente zelante, visto che tra l'altro effettua sempre di routine ogni 6 mesi anche la colposcopia per esaminare più da vicino il collo dell'utero.
Sono sinceramente basita e demoralizzata se così fosse perché ho sempre protetto me stessa a livello sessuale, ho sempre fatto regolari controlli eppure mi ritrovo oggi inspiegabilmente a combattere forse con una mst che non si sa dove sia uscita fuori e, per giunta, che ormai mi avrà creato chissà quali danni.
La ringrazio vivamente e la terrò aggiornata se le fa piacere.
[#6]
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Utente
Utente
Dottore buongiorno!Intanto oggi ho effettuato il tampone cervicale per micoplasmi e clamidia, più urinocoltura e tampone vaginale.
Ho chiesto inoltre di effettuarlo a livello cervicale anche per trichomonas v. e gonorrea visto che quello vaginale fatto la volta scorsa non andava bene.
Mi hanno riferito e garantito però (parlando direttamente col dottore responsabile del laboratorio) che loro,pur apponendo la dicitura vaginale, per gonorreae, micoplasmi, trichomonas effettuano sempre il tampone cervicale (è l'operatore infatti che poi lo esegue cervicale).
Semplicemente "l'inghippo" sta nel fatto che nei loro computer hanno la specifica dicitura "tampone cervicale" solo per la clamidia mentre per tutte le altre mst menzionate la dicitura è "tampone vaginale" ma il prelievo relativo aquest'ultime è sempre e comunque cervicale nonostante la dicitura non corretta a livello di computer.
Infatti oggi tutti i prelievi sono stati cervicali.
Se così fosse già si possono escludere delle mst importanti (cosa che non mi stupisce per i motivi già esposti).
La tengo aggiornata.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Certo se tutto risulta negativo , l'unica indagine potrebbe essere la VDRL /TPHA nel sangue insieme se lei ritiene opportuno indagare anche HIVab
[#8]
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Utente
Utente
Grazie dottore!
Perdoni la domanda sciocca ma mi trova completamente impreparata: cosa sono le indagini di cui mi diceva, ossia la VDRL /TPHA nel sangue insieme all'HIVab?
Per quest'ultima se mai si trattasse dell'hiv test lo effettuai l'anno scorso a luglio ed era negativo e da allora come le dicevo non ho proprio avuto più rapporti.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
L' HIVab non deve ripeterlo, Il VDRL/TPHA è un esame di routine per escludere una forma di LUE (sifilide ) CONGENITA.
SALUTI
[#10]
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta.
Per aggiornarla: ho ricevuto tutte le risposte degli esami di laboratorio ed è risultato tutto negativo (clamidia, trichomonas, micoplasmi e gonorrea).
Sono spariti inoltre l'E.coli e l'enterococco che prima erano emersi dal tampone vaginale.
Anche l'urinocoltura è negativa.
Il problema però resta perchè i sintomi, pur essendosi attenuati, sono sempre lì: dolore lombare, sensazione di dolore/indolenzimento al basso ventre , talvolta anche al momento della minzione, il tutto accompagnato da una flatulenza/meteorismo che non ho mai avuto.
Effettuerò a questo punto sicuramente gli esami che mi ha suggerito ma volevo comunque chiederle delle delucidazioni in merito alla situazione attuale.
È possibile che questi sintomi siano uno strascico dell'infezione che ho avuto causata dai due batteri fecali?
Potrebbe trattarsi di un problema intestinale o urologico?
Sarebbe il caso di effettuare qualche esame ecografico?
Grazie ancora per la sua disponibilità.
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