Vaginosi batterica gravidanza e rischi neonatali

Salve, mi trovo quasi a fine gravidanza (34+1) e in questo periodo sto avendo alcuni fastidi a livello vulvare.
Ho una leggera sensazione di bruciore che va e viene, ho pensato che magari potesse essere un'infezione batterica e mi stavo domandando se non trattata (non ho effettivamente grande sintomatologia) quali possano essere le conseguenze sul neonato al momento della nascita.
Ho già avuto un'infezione ad Agosto trattata con antibiotico e successivamente un'infiammazione riscontrata con gli esami della urine (leucociti alti) con urinocultura negativa e risoluzione fisiologica.
Per approcciarmi al parto con tranquillità pensavo di effettuare un tampone (oltre a quello per lo streptococco).
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Dr.ssa Lucia Vecoli Ginecologo 1.3k 57 78
Gent. Sig., la gravidanza è una condizione che facilita le infezioni vulvovaginali. L’ aumento di peso, la difficoltà ad effettuare l’igiene intima nelle fasi più avanzate, l’ aumento fisiologico delle perdite vaginali, la possibile glicosuria sono tutti fattori predisponenti. Nella maggior parte dei casi basta una visita ginecologica accurata per fare una diagnosi, in quanto lo specialista, a seconda delle caratteristiche della cute e delle mucose può già fare una prima differenziazione tra i possibili agenti patogeni. Colposcopia, PH vaginale, esame batteriologico a fresco o colturale sono altri possibili accertamenti, la cui necessità e’ da valutare in base ai risultati della visita. Spesso infatti non sono necessari e i risultati, se letti da un profano, confondenti, in quanto la vagina è di per se’ ricettacolo di germi tra i più disparati, che non sono necessariamente patogeni. Questo è vero sempre, anche in gravidanza. Sono pochi i germi pericolosi per il feto, uno è lo streptococco, ma il pericolo è al momento del parto, non in gravidanza, ecco perché se il tampone è positivo c’è né preoccupiamo solo al momento del parto. Lo stesso succede per la gonorrea, di cui si fa la profilassi nel neonato. Sulla base di un tampone non necessario possono essere individuati germi assolutamente non pericolosi per feto. Talvolta è più dannosa una terapia antibiotica fatta a sproposito, perché distrugge la flora batterica saprofitica materna, che verrà trasmessa al neonato momento del parto per proteggerlo. Le consiglio quindi di farsi fare una visita ginecologica, in base alla quale verrà valutata la sua situazione. Cordiali saluti.

Dr. Lucia Vecoli

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