Ipocondria ansia somatizzazione paura sm

Salve. Sono un ragazzo di 19 anni che come tanti ha il brutto difetto di autodiagnosticarsi malattie basandosi su ciò che legge su internet. Si capisce facilmente come io sia molto ipocondriaco ( sono stato convinto in tre mesi di avere tumori al cervello ai testicoli e alla faringe) che mi hanno fatto passare orribili periodi di ansia e stress. Scrivo qui perché vorrei un vostro parere su un ulteriore problema che mi tormenta da tre giorni. Tutto è' iniziato un mese fa quando a pranzo con dei miei amici abbiamo iniziato a parlare di sclerosi multipla e uno di loro ha raccontanto di un ragazzo di 17 anni a cui avevano diagnosticato la SLA facendo riferimenti a strane sensazioni che provava sulla mano destra. Incredibile ma la sera stessa al cinema ho iniziato a sentire un lieve, molto lieve fastidio alla mano destra che inevitabilmente mi ha preoccupato. E' durato circa un'ora ed è' scomparso. Poi non ho sentito niente per un mese fino a domenica scorsa quando li sono svegliato con lo stessa strana sensazione che nel corso della giornata si è intensificato divenendo un dolore che dall'avambraccio si irradiava alla mano e al gomito. Da allora il dolore si alterna a formicolii ( anche sul petto e altri arti) e un leggero senso di intorpidimento dell'indice destro. Le mie storie ipocondriache sono sempre state superate anche grazie all'aiuto di mia zia che è medico specializzato in neurologia (anche se poi si è specializzata anche in igiene seguendo quella). Ogni volta che ci parlo mi tranquillizza dicendo che le sensazioni di dolore all'avambraccio destro e formicolio/fastidio al resto del corpo possono facilmente essere ricondotti o ad uno stato d'ansia oppure all'infiammazione dei muscoli del collo (infatti io soffro di cefalee muscolo tensive frequenti). Purtroppo però il mio stato d'ansia non mi permette di dormire e di stare tranquillo. Sono quasi dipendente dalle rassicurazioni di mia zia che mi porta esempi di casi ansiosi le cui manifestazioni sono molto più gravi e preoccupanti. Lei li ripete sempre che se avesse solo il minimo dubbio di qualcosa di leggermente più grave mi porterebbe lei al pronto soccorso. Non ho però più intenzione di disturbarla pertanto vi chiedo un parere sia sulla mia condizione fisica che psichica. Devo fare esami? Devo rivolgermi ad uno psichiatra?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
di buono in questo contatto c'è la evidenza della capacità di introspezione ed autocritica.
Mi sembra che formulata una domanda si sia già risposto per proprio conto.
Per maggior certezza effettui preliminarmente una "valutazione clinica neurologica" con collega che non sia sua zia e pertanto non emotivamente/affettivamente coinvolta (sono certo che sua zia sarà concorde con quel che dico).
Quindi una volta fugati i suoi dubbi la strada del neuropsichiatra mi sembra un'ottima idea perchè l'ansia, l'ipocondria, la suggestionabilità, ecc. fanno vivere male ed è meglio affrontarle precocemente.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore della celere risposta. Mia zia tuttavia ritiene,conoscendomi e avessi un rapporto diretto con me, cosa fondamentale per la formulazione di una diagnosi ,(così' almeno mi è stato insegnato a lezione,sono studente di medicina) che la ricerca di un appoggio esterno, come il parere di un neurologo, possa indurre una mia dipendenza futura da medici nel caso in cui episodi ipocondriaci dovessero ripresentarsi, cosa altamente possibile. Quello che dice sul possibile coinvolgimento di mia zia e' condivisibile ma penso che proprio perché è una mia parente ragioni soprattutto da medico pur essendo anche partecipativa sotto il profilo affettivo. Penso di potermi fidare del suo giudizio oggettivo.Non crede? Tuttavia ho scritto questo post per avere altre opinioni riguardo al problema sia fisico, ovvero quello attuale e momentaneo speriamo, sia riguardo al problema psicologico. La ringrazio per la condivisione dell'opinione che la strada psichiatrica possa avere dei risvolti positivi sul mio problema. Ne terrò conto.

La ringrazio Nuovamente

Cordialmente
G.
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