Contrazione involontaria dei muscoli delle dita

Salve,
anzi tutto ringrazio anticipatamente il medico che vorrà darmi un consulto.
Ho 28 anni e da qualche anno riscontro, spesso a riposo, la contrazione del tutto involontaria delle dita. Soprattutto l'indice e il pollice della mano sinistra (l'arto che uso di meno essendo destrorso) ma anche altre dita e ogni tanto anche alla mano destra (soprattutto il medio della mano destra). Lavorando spesso al computer mi accorgo, mentre uso tastiera o mouse, che alcune dita (non mi è mai successo che più dita si contraessero contemporaneamente) si muovano senza il mio controllo.
Non mi sembra di avere grosse difficoltà a muovermi o di avere particolari rigidità muscolari. La mia camminata mi pare normale, come normale mi pare il "dondolamento" delle braccia durante la camminata.
Ho sinceramente ignorato questo problema ma ultimamente mi sembra essere leggermente peggiorato. Diciamo che non mi capita tutti i giorni e quando capita succede al massimo due tre volte nella stessa giornata.
La frequenza con cui le dita si piegano è molto simile (non saprei dire se esattamente identica) a quella del mio battito cardiaco. Ogni tanto succede anche ai muscoli di braccio e spalla.
Se può essere di aiuto spesso soffro di forti mal di testa che insorgono il primo pomeriggio e peggiorano fino a quando non prendo il classico "moment" (se non lo prendo la notte non dormo).
A mio nonno fù diagnosticato il Parkinson e sinceramente una leggera "strizza" di averlo anche io mi è venuta. So che solitamente la malattia insorge in età avanzata ma esistono anche casi di insorgenza precoce, ed in quei casi la componente a carattere ereditario della malattia è più evidente.
Mi consigliate una visita dal neurologo? Nel caso potreste spiegarmi in cosa consisterebbe o a quali esami potrei essere sottoposto?

Grazie per la cortese attenzione.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
certamente si: appare indicata una valutazione clinica neurologica sia in rapporto ai suoi episodi di mal di testa (l'analgesico comune al bisogno senza profilassi tende a far divenire cronico il problema del mal di testa) e sia in rapporto a questo disturbo per il quale scrive e circa il quale, sinceramente, appare veramente arduo poter esprimere una ipotesi diagnostica senza una valutazione diretta.
Pertanto è assolutamente indicata una visita neurologica.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie per la solerte risposta,
ieri sono andato anche dal medico di famiglia che mi ha detto che la causa di quei disturbi potrebbe essere la scarsa (praticamente nulla) attività fisica fatta sulla parte superiore del corpo (tronco e braccia) e la vita generalmente sedentaria che conduco. Comunque mi ha prescritto un prelievo del sangue con particolare attenzione ai livelli di calcio e potassio. Dopodichè probabilmente decideremo come procedere.

Mi saprebbe spiegare, a grandi linee immagino, in cosa consisterebbe l'esame neurologico.
Grazie.
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
L'esame obiettivo neurologico altro non è che una visita medica con test che valutano forza, riflessi osteotendinei (quelli elicitabili con il martelleto, per intenderci), la coordinazione segmentale, il senso di posizione e di equilibrio, la eventuale presenza di segni anomali osservabili "de visu", ecc.
Nulla di preoccupante. E' attendibile fatto da un bravo specialista. La sconsiglio, qualora abbia pensato a ciò, di auto-esaminarsi.

Stia sereno; pensi, oltre ai movimenti delle dita, a far trattare i suoi mal di testa prima che divengano un problema più frequente e limitante rispetto a quanto sono al momento.
In generale la attività fisica plurisettimanale è sempre indicata.

Nuovamente con cordialità.
[#4]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio,
mai pensato ad una auto-analisi, il problema forse è proprio l'opposto in quanto l'ultima volta che, per esempio, ho fatto un prelievo di sangue è stato una quindicina di anni fa (credo fosse nel periodo in cui si vaccinano i bambini per n-mila malattie diverse), il mio medico di famiglia mi ha guardato come se fossi un alieno.
Per i mal di testa, diciamo che gli episodi non superano mai le 2-3 volte al mese, spesso faccio anche lunghi periodi senza soffrirne. Mi rendo conto che abusare di analgesici crea una sorta di dipendenza da essi ma conoscendomi molto bene se non li prendessi poi me ne pentirei. Capita sempre nello stesso modo inzia con un leggero fastidio alla testa, a quel punto la concentrazione comincia a risentirne e se sono al lavoro non è proprio il massimo, poi la situazione lentamente degenera. Di solito è fra il periodo di insorgenza e quello che presumo sarà il periodo di massimo dolore che assumo analgesici e nel giro di pochi minuti torno ad una condizione normale, senza alcun fastidio. Senza sopraggiungono, spesso non sempre, fotosensibilità e fastidio al minimo rumore e praticamente ogni volta se trascurato la notte mi sveglio è avverto un dolore molto forte spesso pulsante e spesso non in un punto specifico (quella senzazione di avere qualcosa che comprima tutta la testa non so se rendo l'idea) e a quel punto farlo passare diventa più complicato anche dal nervosismo di avere sonno e di non poter dormire. Se incredibilmente riuscissi ad addormentarmi con il mal di testa, il mattino successivo sono certo che ce l'ho ancora.
Adesso prendo l'appuntamento per gli esami del sangue e poi deciderò insieme al mio medico quale strada prendere.
La ringrazio davverro è stato gentilissimo.
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