è davvero solo ansia come mi dicono?

Salve Egregi Medici, mi scuso in anticipo per quanto sarò prolissa, ma il precedente consulto, in cui inglobo questo, non ha avuto riscontro... 48 anni, donna, menopausa da 2 anni, normopeso, diversi check-up - sempre negativi -sistematici in virtù della mia ipocondria) che ha già richiesto diversi consulti.
Soffrendo di ansia, volevo chiedervi una "rassicurazione"... Dal mese scorso ho iniziato ad avere, dopo anni, attacchi di essa, con sintomi che razionalmente riconduco ad essa, ed irrazionalmente sempre a qualcosa di grave a livello neurologico, tipo sclerosi multipla eccetera.

Questa sintomatologia l'ho già vissuta da ragazza ma si è ripresentata in maniera più pesante adesso, all'improvviso e sicuramente per via dello stress acuto di questo periodo (restrizioni covid - paura di prenderlo - trasferimento lavorativo - difficoltà nel trovare casa).

Inizia con nervosismo al braccio sinistro, con la spalla cerco di scrollarmi questa "smania" e comincia un tic incontrollabile tra spalla e collo, per cui scrocchio la scapola sinistra a volte per ore, irrigidendomi (ovviamente i muscoli poi saranno indoenzitissimi).
Contemporaneamente vado in iperventilazione e se provo a rilassarmi, il rilassamento coincide con una strana debolezza nella quale avverto come se anche il respiro dovessi continuare a controllarlo meccanicamente e non più spontaneamente, per paura si blocchi...Tipo paralisi! La cosa più brutta è che in preda a questa ansia e iperventilazione, quando vado a letto, nonostante abbia tantissimo sonno, nel momento stesso in cui cerco di addormentarmi, quindi il massimo rilassamento avverto proprio lì respiro che effettivamente si blocca e devo sobbalzare, avvertendo quella apnea di un paio di secondi.
E il ciclo riparte.

Tutto ciò è allucinante quindi passo l'intera notte insonne, riuscendo ad addormentarmi finalmente all'alba.

In tutto questo l'iperventilazione e il rimanere tesa e nervoso permangono ore, alcune volte per giornate intere.
Parlarne, o tentare di parlare di qualsiasi cosa mi riacutizza se per caso sto calmandomi: si riacutizza.
E adesso queste crisi sono più forti di quando ero ragazza: sento le gambe da coscia a ginocchio ma soprattutto la sx, pesante come da acido lattico, il braccio sx che tendo a tenere premuto forte e tesissimo, a pugno chiuso, contro il corpo, e se disgraziatamente capita durante i pasti, non riesco a mangiare e finisco dopo ore in quanto la deglutizione diventa difficoltosa.

Aggiungo di aver fatto ultimamente una visita da neurologo che mi ha solo prescritto non ulteriori visite (sulla base degli esami di riflessi ecc dice che non servono) ma pregabalin/pregenaq, partena e circadin che non ho mai voluto ancora prendere; che ho anche diverse ernie alla schiena (a cui cerco razionalmente di ricondurre spesso vari fastidi neuro-) e che attribuisco anche alla menopausa molti sbalzi neurovegetativi.
QUINDI: devo davvero riconoscere tutto questo ambaradan alla dannata ANSIA?
AIUTATEMI VI PREGO
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buongiorno. Lei stessa ha capito che è una forma d'ansia. Consulti uno specialista psichiatra, o almeno il suo medico di base, che potrà tentare lui stesso una terapia oppure indirizzarla.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo sì, grazie dottore. Per quanto ci provi, non riesco a gestire da sola questi attacchi. Buona domenica.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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