Terapia ansia e depressione con Lyrica e Cymbalta

Gentili dottori, vorrei un vostro parere sulla terapia propostami dal neurologo. che il mio medico curante non vede di buon occhio. in sintesi secondo il neurologo trattasi di una forma ansioso-depressiva caratterizzata da ansia estrema, insonnia stanchezza e dolore. tengo a precisare anche la presenza di alcune protrusioni in particolare C4-C5 e C6-C7 che mi comporatno cervicobrachialgia dx spesso per me invalidante. la terapia proposta dal neurologo è la seguente: Remeron 30 mg alla sera + lyrica 75 mg mattina e sera. In precedenza usavo il cymbalta 60 mg da solo che mi dava energia e maggiore sicurezza anche se mi causava molta ansia, stipsi e soprattutto deficit erettivo. anche per questo il neurologo ha preferito il Remeron. tuttavia il medico curante non vede di buon occhio l'associazione dei due in quanto sostiene che il mix mi farebbe dormire l'intera giornata e ritiene che sia meglio l'associazione Cymbalta 60 mg e lyrica come specificato. vorrei gentilmente un vostro parere, soprattutto se l'associazione dei due farmaci sia utile per il dolore e l'ansia e soprattutto non mi crei grossi problemi sul versante sessuale. ringrazio anticipatamente
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
nella mia pratica né il Remeron né la Lyrica danno problemi sessuali significativi, né logicamente dovrebbero darli. Teoreticamente sono possibili con il Remeron, ma in misura minore rispetto ad altri antidepressivi nuovi. Come Cymbalta, anche il Remeron può essere iperattivante su alcune persone, ma la maggior parte delle persone avvertono all'inizio per lo più un effetto sedativo. La Lyrica non ha un effetto sedativo spiccato. Entrambi questi farmaci hanno anche un'attività antidolorifica. Tuttavia, non è detto che siano efficaci per il dolore da ernie discali.

Lei chiede: "..se l'associazione dei due farmaci sia utile per il dolore e l'ansia.."
Non si può parlare di un dolore e di un'ansia in generale: questi fenomeni possono presentarsi nelle melattie più varie, e bisogna innanzitutto diagnosticare bene la Sua malattia per trovare il razionale di una cura che non sia solo sintomatica. Per farlo, trattandosi della problematica anche della salute psichica, è il caso di rivolgersi ad uno psichiatra, non al neurologo (con tutto il rispetto verso i neurologi). La diagnosi di "forma ansioso-depressiva" è vaga, con una visita psichiatrica diretta si potrebbe precisarla, riuscendo dunque orientare meglio anche le cure. Il problema ortopedico richiede anche essa attenzione specialistica a parte.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Il neurologo ha individuato una forma ansioso-depressiva, ma la diagnosi qual'è di preciso ? Prima faceva già una cura con cymbalta, per cui già prima la cosa era stata inquadrata. E' poco costruttivo pensare i farmaci ciascuno per determinati sintomi, hanno indicazioni simili e non riferite ai sintomi, ma alle diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentili dottori,
cerco di chiarire meglio le cose. la terapia con il cymbalta è stata scelta dal mio medico curante poichè purtroppo mi affatico molto facilmente, soffro di rigidità e dolorabilità diffusa specie al mattino e il sonno non è soddisfacente ( insomma mi alzo stanco e inebetito al mattino ) a ciò si aggiunge anche il prb delle protrusioni discali. poichè si sospetta una forma fibromialgica, ho consultato un reumatologo, questa la risposta:
"Nel sesso femminile è molto frequente un quadro clinico di dolore diffuso per la fibromialgia, mentre nel sesso maschile è rarissima. Nel sesso maschile predominano i quadri clinici di dolore diffuso legati a cause "psichiche" come lo stress continuato, la depressione, il disturbo di panico ed il disturbo distimico. Patologie nelle quali, capisce, la competenza reumatologica è del tutto accessoria."
il medico curante ha aggiunto:" se anche fosso fibromialgia e il quadro ansioso depressivo fosse una conseguenza, non esiste terapia specifica, per cui si usano gli stessi farmaci antidepressivi".
il cymbalta mi dava buoni risultati ma ho voluto sospenderlo perchè non riuscivo ad avere una vita sessuale e anche stipsi. ne parlai col medico ma mi chiese di scegliere: un riposo migliore o una vita sessuale più regolare.
Ciò premesso, parlando col neurologo mi ha detto: " il cymbalta è un ottimo farmaco per i suoi problemi, tuttavia se mi dice che ha questi effetti collaterali su di Lei, usiamo il Remeron come tentativo associando il Lyrica per l'ansia e il dolore radicolare.
Mi chiedo: un tentivo? possibile che non riesca a travare un farmaco ad ok per evitare gli effetti collaterali e al contempo avere beneficio?
il medico curante non vuole che passi al remeron perchè sostiene che sia un farmaco per "anziani", in quanto da notevole letargia e come antidepressivo non è proprio un granché...che fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Non si capisce se è stata diagnosticata una fibromialgia, una depressione o altro con sintomi dolorosi (che si sono quasi sempre), o una sindrome da fatica cronica come quadro particolare. Siccome sono diagnosi diverse, anche se non sempre chiare, questo è vero, è bene però definire il punto di partenza. Va bene anche che farmaci come il cymbalta sono utili nella depressione come in alcuni sindromi neurologiche, però non sono utili indistintamente su tutte le diagnosi.
La fibromialgia ha alcune terapie di riferimento, l'ansia generalizzata altre, la depressione un'altra gamma di scelte etc.

Il farmaco "ad hoc" (non "ok") è quello che il medico tenta di fare, ma la diagnosi è appunto uno dei modi per rendere il tentativo meno vago.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentile dottor Pacini, il problema è proprio quello: nè il medico nè il neurologo e prima un psichiatra hanno avuto univocità nel porre diagnosi...mi è sembrato che tutti volessere sbrigativamente risolvere la questione con un'approssimazione poco efficace circa un quadro ansioso depressivo. ad ogni modo, i sintomi che ho descritto sono quelli che caratterizzano la mia vita quotidiana, io ritengo che sia la stanche e il dolore che in alcuni momenti mi facciano vedere nero e mi mettano ansia cmq non spetta a me diagnosticare. mi pare però che la risposta del reumatologo sia molto eloquente; mi pare cioè di capire: " lei è un maschio, non può essere fibromialgia, si curi l'ansia o la depressione o la distimia e le passerà tutto".
chiedevo appunto che tipologia di farmaci voi indicheresti in un soggetto con ansia e depressione associata, disturbi nuerovegetativi ( magari reattivi ) che però lamenta grossi problemi sesuali non appena prende un farmaco che aumenta la trasmissione serotoninergica?
mi creda, per me questo è un problema molto annoso, altrimenti prenderei il cymbalta ad occhi chiusi, perchè a parte la nausea e magari l'insonnia dei primi tempi è stato efficace almeno sul tonod ell'umore...per ansia magari il lyrica mi aiuta ( lo sto già usando con ottimi risultati direi ).
il concetto è: non voglio "provare" il remeron e dormire 24 ore su 24 ( essendo poi già abbastanza astenia di natura ).
chiedo cioè se voi lo consigliereste cmq oppure pensereste ad altro...sarebbe una proposta che potrei fare al mio medico curante.
aggiungo che prima del cymbalta ho usato percitale 15 gocce alla sera e poi entact 20 mg con risultati più che deludenti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

I farmaci sono necessariamente da provare. Non tutti indiscriminatamente in base alla categoria "antidepressivi", ma restringendo il campo a quelli specifici per una diagnosi (per la depressione vanno bene tutti gli antidepressivi, per ad esempio un disturbo di panico no, per una ipocondria neanche etc). Partendo da una diagnosi, si procede. Non deve proporre Lei, non avrebbe senso. Neanche indicare farmaci su casi virtuali è possibile o avrebbe senso.
I farmaci non sono i loro effetti collaterali, questa è una lettura distorta del foglietto, non è che il remeron come antidepressivo fa dormire come risultato, che senso avrebbe un discorso del genere ?

Esistono farmaci diversi sia dal cymbalta che dai serotoninergici, ben noti. Se siano o meno adatti al suo caso deve stabilirlo un medico, uno psichiatra li conosce bene tutti.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
dottore ne sono pienamente convinto di ciò che lei sostiene ma se un paziente viene da Lei e Le dice ( come ho fatto io nel passato con il medico curante e il psichiatra poi ): guardi dottore sto male non dormo sono in una condizione ansiosa che in certi momenti mi fa sembrare di essere in una carambola...prendo gli antidepressivi e il risultato è che non ho più erezioni....e sto anche peggio. come dire: se prima ero in stato di agitazione psicomotoria e iperattività neurovegetativa ora sono depresso perchè i farmaci mi annullano le funzioni sessuali...indubbimente gli effetti collaterali non devono essere il riferimento di scelta di un farmaco ma mi chiedo se questi sono più influenti del beneficio non trova che sarebbe anche il caso di considerarli nella prescrizione di un presidio farmacologico? è la stessa domanda che ho rivolta al psichiatra prima e poi neurologo: risposte vaghe e non rassicuranti....ho semplicemente paura tutto qui avrei bisogno di qualche rassicurazione e/o certezza più che di tentativi.
ringrazio anticipatamente
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
mi permetto di esprimere un'opinione contraria a quella del Suo medico curante.
Il remeron (nome chimico: mirtazapina) non e "un farmaco per anziani" (il concetto del "farmaco per anziani" è di per se discutibile: utilizza un certo tipo di retorica basata sugli stereotipi e non una via logica; semmai agli anziani bisognerebbe dare le cure meno invasive e con piu attenzione..). Il remeron puo avere un buon effetto inducente il sonno, ma senza che l'effetto sedativo lasciasse una "coda" per tutto il giorno successivo, a differenza di alcuni "ipnoinducenti" comunemente usati. Può avere un valido effetto antidepressivo (chiaramente, dipende dal caso individuale). L'interferenza con la funzione sessuale di solito non è presente. La "certezzza" non è una caratteristica della medicina e delle scienze che studiano i processi della vita; qui è piu opportuno parlare della "probabilita" degli effetti collaterali nella sfera sessuale, la probabilità che è abbastanza bassa.
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