Il suo disturbo bipolare

Buonasera

sono sorella di un bipolare. Mio fratello all'età di 20 anni, adesso ha 30 anni, ha manifestato il primo episodio maniacale, sin da subito è stato curato con i sali di litio (3 cpr da 300 mg). Durante questi 10 anni ha avuto fasi depressive ma gli episodi maniacali non si sono più manifestati sino a settembre di quest'anno. La fase maniacale per alcuni giorni si è manifestata con aumentata autostima, diminuito bisogno di sonno, sentimenti di grandezza. Dopo una settimana il suo umore diventò irritabile con eccessiva rabbia e nervosismo sino a comparire deliri e allucinazioni (mania di persecuzione). Io e mia madre ci siamo rivolti allo psichiatra del centro di salute mentale che ci ha detto di somministrargli 6 gocce di Haldol la sera. Abbiamo iniziato la terapia con Haldol il 21 settembre. Al quarto giorno i deliri e le allucinazioni sono scomparsi ma si sono presentati i primi effetti collaterali, acatisia, rigidità dei muscoli e visione offuscata. Mio fratello si decise finalmente di andare dallo psichiatra. Il 2 ottobre siamo andati dallo psichiatra che gli ha prescritto una compressa di Akineton la mattina, 1 compressa di 300 mg di litio mattina, 300 mg pranzo e da 450 mg la sera e 6 gocce di haldol la sera. La sera dopo aver preso le gocce di Haldol si lamenta di nuovo per la comparsa degli effetti collaterali sopra descritti con in più non riesce a dormire. Oggi 3 ottobre chiamo lo psichiatra per comunicargli i sintomi riferitemi da mio fratello. Lo psichiatra prescrive mezza compressa di Akineton la mattina, le solite compresse di litio, una compressa di Akineton la sera e 5 gocce di haldol e al bisogno mezza compressa di lorazepam. Io vorrei sapere se tutti questi farmaci che mio fratello assume vanno bene per il suo disturbo bipolare di tipo 1. Non c'è familiarità almeno per quello che sanno i miei genitori. Grazie!
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
Lei scrive:

" Io vorrei sapere se tutti questi farmaci che mio fratello assume vanno bene per il suo disturbo bipolare di tipo 1. Non c'è familiarità almeno per quello che sanno i miei genitori".

Intende che il Suo fratello ha manifestato il disturbo per primo in tutta la famiglia, senza che ci siano stati gli altri casi dei disturbi psichici fra i parenti ? Questo può succedere. Non per forza bisogna avere la familiarità.

Il dubbio sull'efficacia delle cure è invece più legittimo. Al mio avviso i dosaggi di aloperidolo sono troppo bassi. Nella fase maniacale e per un periodo limitato possono spesso richiedersi dosi parecchio più alti. Ma subentra un inconveniente: gli effetti collaterali, che precludono la possibilità di aumentare la dose. La soluzione può essere nel chiedere allo psichiatra un altro farmaco neurolettico, alternativo all'aloperidolo. Ce ne sono, appartenenti alla nuova generazione degli antipsicotici-neurolettici, che danno in misura minore o non danno gli effetti collaterali che Lei descrive.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.

grazie per la celere risposta.

Intendo che mio fratello per primo ha manifestato il disturbo in tutta la sua famiglia. L'uso di alcool, di marijuana, hashish ha determinato la slatentizzazione di tale disturbo.

Il 7 ottobre abbiamo l'appuntamento con lo psichiatra e gli chiederò un altro farmaco neurolettico, alternativo all'aloperidolo. Grazie mille
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
vorrei aggiungere che è importante anche il monitoraggio della Litiemia (concentrazioni del litio nel sangue). Lei non menziona tali controlli, e non so se sono stati fatti di recente, mentre per capire se il litio funziona come stabilizzatore di umore è fondamentale sapere se la litiemia (le sue consentrazioni nel sangue) sono nel range dell'efficacia terapeutica e nel contempo non a livelli tossici.

Assieme con la litiemia, avrei controllato anche gli ormoni tiroidei e gli altri parametri che di solito si monitorano nel mentre un paziente è in terapia con il litio, e che il vostro specialista conosce.

Una nota importante: se il disturbo del Suo fratello è stato slatentizzato dall'uso di sostanze psicoattive, non potrei escludere che anche all'attuale ricaduta (dopo un lungo periodo libero dagli epsodi maniacali) abbia contribuito una ricaduta nell'uso di tali sostanze, e non so quanto si può escludere che anche adesso, oltre ai farmaci prescritti dal medico, il Suo fratello faccia uso di altre sostanze. Perciò sarebbe importante appurarlo, parlandone con il Suo fratello, eventualmente anche un controllo tossicologico, e lavorare anche sulla prevenzione di tale abuso (a patto che il Suo fratello ne sia motivato), rivolgendosi al SerT, se si tratta di un abuso anche recente.

un saluto,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.

I controlli sono stati fatti il 27 settembre 2013.

Azotemia 29 mg/dl
Glicemia 76 mg/dl
Uricemia 6.10 mg/dl
Transaminasi (TGO) 19 U/I
Transaminasi (TGP) 18 U/I

Potassio 3.7 mEq/l
Litio 0.50 mEq/l
Sodio 139 mEq/l

TSH 1.25 mUI/ml
FT3 2.10 pg/ml
FT4 0.83 ng/dl

Abbiamo fatto anche l'emocromo ed esami delle urine.

Per il litio basso lo psichiatra ha modificato la terapia del litio: 450 mg la mattina, 300 mg a pranzo e 450 mg la sera più i farmaci che già prende sopra descritti.

La ricaduta è stata causata dalla deprivazione di sonno (giocava a poker stars tutta la notte senza dormire).

Ieri sera ho scoperto che ha fatto uso di cannabis e il resto che aveva gliel'ho buttata spiegandogli gli effetti negativi che ha su di lui e in associazione con i farmaci che prende. Mi ha capita? Bo!

Cosa intende con "lavorare anche sulla prevenzione di tale abuso"? Dovrei rivolgermi a uno psicologo che si occupa di terapia cognitivo comportamentale?

Saluti e grazie ancora
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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
intendevo di rivolgersi al SerT (Servizio di Tossicodipendenza), dove normalmente lavorano anche gli psicologi, e dove dovrebbero trovare un approccio adatto al caso. Alcuni SerT, oltre alle problematiche associate all'alcool e alle sostanze "stupefacenti", si occupano anche della dipendenza dal gioco d'azzardo oppure possono indirizzare verso i centri più specializzati in tale ambito.

L'abuso di alcool, di sostanze, di gioco sovente risponde ad un bisogno patologico della persona, ad esempio, può essere una forma di auto-medicazione del proprio malessere, comprese le situazioni che riguardono i giovani e nelle quali può trattarsi anche di un malessere associato ai cambiamenti in sé, nella propria vita - tipiche di una certa età. Dunque, è auspicabile una consulenza psicologica (ma è meglio se il Suo fratello sia motivato lui stesso a farla).

Poi, non dimentichiamo anche il disturbo di umore che si sta curando:

le varie forme di abuso e di dipendenza (alcool, sostanze, gioco, ed altre forme) possono sia slatentizzare un disturbo come, ad esempio, il disturbo bipoare, ma possono essere anche facilitate da un tale disturbo, essere di per sé le manifestazioni di tale disturbo. In altre parole, una persona nello stato di umore alterato è più soggetta all'abuso e alla dipendenza, e, parlando del Suo fratello, forse l'ultimo episodio maniacale è iniziato ancora con le partite di poker tutta la notte, le quali potevano essere già un segno del disturbo di umore... Dunque il compenso del disturbo di umore è importante, e vi posso consigliare di rivolgersi sia al CSM (Centro di Salute Mentale), sia al SerT (Servizio di Tossicodipendenza) che nei casi simili spesso lavorano in collaborazione.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.

Si è come scrive lei, l'episodio maniacale è iniziato con le partite di poker tutta la notte.

Ieri sera ha avuto l'ennesima sfuriata, mio padre si è rifiutato di dargli l'auto in quanto avevamo notato dei cambiamenti in lui: aumento della velocità dei pensieri, saltando da un'idea ad un'altra, con difficoltà a stare fermo.Inoltre era più aggressivo sia verbalmente, sia fisicamente: ha scaraventato contro il muro la macchinetta per fare sigarette e un limone. Noi siamo consapevoli della malattia e di quanto l’umore e il comportamento instabile possa essere lesivo per lui stesso e per chi lo circonda e quindi non era il caso che lui guidasse. Dopo un bel pò di tempo si è calmato, ha preso i farmaci e ha dormito tutta la notte. Stamattina al risveglio era calmo e ha preso regolarmente i farmaci. Io e la mia famiglia ci sentiamo soli e sfiduciati.

Grazie per i suoi consigli. Saluti
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