La tolleranza non esiste

Salve dottori, da anni ho problemi di depressione ansiosa trattata a lungo con un certo successo con 20/40mg di paroxetina. Purtroppo due anni fa ho avuto una bruttissima crisi con sintomi fibromialgici molto pesanti. Ho risolto aggiungendo alla paroxetina 30mg di mirtazapina. Qualche mese fa ho pensato di sospendere la paroxetina considerandolo ormai un farmaco inefficace a causa del lungo utilizzo(10 anni). Purtroppo a distanza di 45 giorni dalla sospensione sono comparse ansia e insonnia e un certo malessere generale. Il mio medico mi ha subito riconsigliato di assumere nuovamente 20mg di paroxetina dicendo che in fondo la tolleranza non esiste e che rimane comunque un farmaco di prima scelta per gli episodi ansiosi. Voi cosa ne pensate? Dovró continuare ad assumere non più uno ma ben due antidepressivi? Se in futuro dovessi pensare di sospendere la mirtazapina rischio di andare subito incontro ad una ricaduta dal momento che la paroxetina forse non fa più effetto come un tempo? Essere dipendente da una sostanza che non è più una garanzia ma di cui non riesco più a fare a meno mi da una certa inquietudine.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non riesco proprio a capire il principio di questo ragionamento. La terapia che ha funzionato è paroxetina più mirtazapina, il che in effetti è documentato in letteratura.
Non capisco quindi perché ragionare sulla paroxetina isolatamente e sul fatto che debba non funzionare più dopo tot anni. Mi pare una questione che non sussiste. Se si vuole verificare se basta la mirtazapina da sola, ha un senso la cosa, ma è una prova, perché è possibile che a funzionare sia proprio la combinazione, non le singole componenti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la veloce risposta. Ma lei pensa che anche la paroxetina da sola potrebbe tornare a funzionare? Glielo chiedo perché per tanti anni mi sono trovato bene con un solo antidepressivo e non capisco perché ora ne occorrono due. Preferirei portare avanti una terapia di mantenimento con uno soltanto e poi magari all'occorrenza inserirne un altro.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Per adesso ciò che risulta è che ha funzionato l'abbinamento, utile quando non funziona bene la sola paroxetina.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Allora,dottori. Sono tornato dal mio psichiatra di fiducia. Mi ha invitato a sospendere gradualmente il Remeron e a portare la paroxetina a 30 mg. come dose di mantenimento. Mi ha detto che eventualmente in futuro potrei sostituire per un certo periodo di tempo la paroxetina con la sertralina. Così da ovviare all'effetto tolleranza. L'unico problema è che la sertralina è un po' meno efficace sui sintomi ansiosi.Cosa ne pensate? E' giusto eventualmente alternare le due molecole per non "assuefarsi" troppo a nessuna delle due?
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non risulta un effetto tolleranza, che comunque sarebbe allora ipotizzabile anche per un farmaco della stessa classe.
Così quindi riapproda allo schema con la paroxetina, che però diceva aver perso efficacia.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottore, lasciamo perdere la questione "tolleranza" che a quanto pare lei non condivide. Ma allora quali sarebbero i motivi per cui un farmaco a lungo andare perde d'efficacia?
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non è che non la condivido, non risulta. I motivi sono che la malattia si aggrava, oppure che il metabolismo del farmaco cambia e quindi la dose è come se fosse minore, oppure il cervello cambia (invecchia) e non offre più le stesse risorse su cui il farmaco può esplicare la sua attività.
Insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

Leggi tutto