Terapia farmacologica del disturbo ossessivo-compulsivo di personalità con componente somatoforme

Buonasera Dottori,
ho una diagnosi di disturbo dissociativo non altrimenti specificato in comorbità con un disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. Ho forti somatizzazioni a livello di stomaco, intestino, giramenti di testa, mal di testa e diplopia.
Sono stato da 2 nuovi psichiatri per sostituire il mio attuale, con il quale non ho un buon rapporto.
Ho ricevuto conferme per tutti i farmaci che assumo tranne che per gli antipsicotici. Secondo entrambi, gli antipsicotici "atipici" sembrerebbero aiutare molto i pazienti che soffrono di disturbi ossessivo-compulsivi.

Le 2 proposte sono state:
1) 2 mg alla sera di Risperdal
2) 10 mg alla sera di Zyprexa

Secondo voi, per una persona che soffre di disturbi di ansia, principalmente ansia sociale con associata nausea, funziona meglio il Risperdal o lo Zyprexa? Perchè sono assolutamente convinto che i miei problemi di stomaco siano causati da una tensione nervosa che provo quando sono a contatto con altre persone, soprattutto quando sono a tavola, che è anche un ambiente dove le interazioni sono più a diretto contatto e c'è "meno aria" da respirare...

Grazie mille a chi mi potrà rispondere, e cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Non è possibile stabilire quale sia la cura più adatta a lei, nè suggerire in modo generico quale funzioni meglio teoricamente in quanto ciò la spingerebbe a scegliere l’una o l’altra terapia.

Classicamente, nei disturbi di secondo asse c’è sempre un atteggiamento a creare dubbiosità amletiche attraverso comportamenti anomali, come ad esempio sentire un secondo parere per poi porsi il dubbio sulla prescrizione differente.

Sono questi comportamenti che primariamente andrebbero evitati.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Dott. Ruggiero grazie per la risposta.

Le spiego il perchè della mia domanda. Al momento sono in terapia con 2 mg di Risperdal e le cose sembrano andare bene. L'unica pecca è la diplopia sorta a metà agosto, che secondo il neurologo è da attribuire agli effetti extra-piramidali del risperidone. Per questo motivo, ho detto ad entrambi gli psichiatri che il neurologo mi aveva comunicato questa causa, ma secondo uno il risperidone a quel dosaggio non provoca diplopia, secondo l'altro sì e quindi mi farebbe passare a 10 mg di olanzapina, che mi ha detto parrebbe essere meno "dislettizzante" del risperidone...

Non è in base alla vostra risposta che sceglierei lo psichiatra... È da capire meglio il fenomeno che mi sta capitando (la TAC al cranio e alle orbite è negativa).

Grazie.
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Utente
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Gli altri Dottori cosa ne pensano?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Allora doveva porre la domanda in modo differente.

Se la diplopia fosse un effetto collaterale del risperidone, che comunque non è sempre dose-dipendente, esistono delle possibilità di trattamento per ridurre tale effetto senza per forza dover variare la terapia con l'olanzapina che potrebbe avere un minore effetto di questo tipo ma comunque rappresentare altri tipi di effetto collaterale inclusi quelli metabolici che potrebbero agire negativamente sulla componente somatoforme del suo disturbo.
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Utente
Utente
Ok, grazie per la risposta Dott. Ruggiero.
Intende l'Akineton?
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Utente
Utente
Ho chiesto al mio psichiatra attuale se fosse una buona soluzione prendere l'Akineton, ma mi ha detto che i suoi effetti anticolinergici potrebbero aggravare il problema della diplopia...

Lei a quale farmaco stava pensando?

Per favore mi risponda perché è un problema importante, dato che è dalla metà del mese di agosto che me lo porto dietro.

Grazie mille.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Non sono io a dover stabilire il suo trattamento per ridurre gli effetti collaterali.
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