Ansia e incostanza

Buonasera,
sono una ragazza di 22 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza da 3 anni. So che questo percorso è piuttosto ostico e che non sempre gli esiti ottenuti agli esami corrispondono alle aspettative personali, però non sono riuscita a dare neanche un esame in tutto questo tempo.
Ho preparato esami per quattro, cinque volte di seguito non riuscendo mai a conseguire risultati positivi. La facoltà mi piace e le materie che studio altrettanto, tuttavia riconosco i miei limiti e so di essere una persona molto incostante, quando studio mi distraggo facilmente e trovo sempre una scusa per alzarmi dalla sedia.
Io imputo la causa dei miei fallimenti solo ed esclusivamente a me stessa e alla mia negligenza.
Tuttavia mi è capitato di preparare degli esami e riuscire a concentrarmi sullo studio (magari perché la materia mi suscitava particolare interesse) ma comunque non ho ottenuto soddisfazione alcuna: sono stata sistematicamente rimandata e questo è un fatto demotivante per me che di motivazione ne ho già poca.
Ho pensato allora di rivolgermi ad uno psicologo, ma questo passo mi spaventa, poiché non avrei il coraggio di dare ulteriori apprensioni ai miei genitori, visto che essendosi separati da poco, stanno vivendo un pessimo momento.
Oltretutto sono terrorizzata dal giudizio altrui, in senso lato: all'università, con i miei, con gli amici ecc.
A dispetto di quanto possa trasparire dal mio aspetto, sono una persona fondamentalmente paranoica, insicura e spaventata dall'aggressività del mondo esterno.
Riagganciandomi al problema dell'università comunque sono giunta a questa conclusione: dopo un'attenta analisi di me stessa e del mio comportamento ho capito che non do il massimo nello studio (sebbene mi reputi una persona abbastanza intelligente) perché ho paura che comunque non riuscirei; sarebbe disarmante per me non riuscire a passare gli esami pur avendo impiegato tutte le mie forze e il mio impegno.
E quindi il mio "sforzo minimo" diventa l'alibi per giustificare i miei fallimenti quando so che avrei potuto (e voluto) fare molto di più.
La mia insicurezza invalida tutti i miei progetti di vita sistematicamente.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

oltre all'insicurezza è probabile che ci sia l'ansia che ti spinge a rimuginare e a perder tempo, distraendoti dallo studio.
In quest'ottica potrebbe essere molto utile l'aiuto di uno Psicologo, hai provato a verificare se presente in Facoltà?

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì, vivo frequenti stati d'ansia che mi portano continuamente a rimandare (o non adempiere) i miei doveri nello studio.
Non ho mai verificato se ci sia qualche Psicologo in facoltà; anche se non penso che troverò mai il coraggio per rivolgermi a qualcuno.
Io interiorizzo le mie ansie e non trovo mai la forza di parlarne.
[#3]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
credo che una situazione di stallo che si trascina ormai da parecchio tempo non possa essere trascurata. Lei parla anche di una sua già "poca motivazione".

Penso che le convenga almeno cercare un centro di orientamento universitario per verificare la giustezza della sua scelta o comunque parlarne con uno psicologo per capire le sue motivazioni e quali motivi la frenano nel conseguire risultati.

I suoi genitori soffriranno molto di più nel conoscere i suoi insuccessi e sarebbe bene sapessero che un consulto psicologico può sbloccare la situazione facendo guadagnare tempo, risorse ed energie.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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