Terapia doc

Salve sono 2 anni in cura per Doc...inizialmente ho assunto citalopram per un breve periodo ma appena staccato il problema si è riacutizzato...da circa un anno faccio Terapia Breve Strategica e i miglioramenti sono stati notevoli sia sulla gestione dell'ansia sia delle ossessioni (prima paura del suicidio ora quello da relazione)...attualmente l'esercizio datomi è quello di scrivere ogni 3 ore tutti i miei dubbi sulla mia ragazza perché l'ansia è scaturita ancora dal fatto "è doc o la voglio lasciare davvero perché non la amo/non mi piace?"...volevo chiedere una cosa: ora sono circa 5/6 mesi che col mio terapeuta mi vedo 1 volta al mese ma tutti i giorni però devo fare gli esercizi e li faccio regolarmente ma allungando di cosi tanto tra 1 seduta e l'altra non si rallenta anche il processo di guarigione del disturbo? ??
Cordiali saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
dovrebbe seguire come sta facendo le prescrizioni del suo terapeuta e porre a lui le sue domande ed eventuali perplessità.

L'approccio terapeutico che segue è indicato per il suo disagio, la cadenza degli incontri è valutata accuratamente dal suo curante in base al procedere del percorso, ai benefici ottenuti, agli obiettivi terapeutici e comunque quella descritta è compatibile con il tipo di percorso in atto.

Cordialmente


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Grazie dottoressa per la risposta. .. io lo so che sono gli esercizi che mi aiutano a correggere il mio modo DISTORTO di pensare e comunque fu il terapeuta a dirmi di iniziare a vederci 1 volta al mese (dopo le prime 10/12 sedute)... era una semplice domanda per capire se si aumentano gli incontri si da un accelerazione verso la guarigione!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

è probabile che la Sua domanda sia espressione di un po' di preoccupazione: è utile -dopo che il pz. inizia a cambiare e migliorare- distanziare le sedute nel tempo, sia per permettere al pz. di eseguire i compiti assegnati e anche perché senza il terapeuta Lei può farcela!

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie per la risposta! Più che preoccupazione parlerei del fatto che RICASCO a volte in questi pensieri! Me ne accorgo anche quando vado dal mio terapeuta e gli domando subito "ma è doc oppure davvero voglio lasciare la mia ragazza? È doc o sono depresso? " e lui fa scena muta ovviamente senza stare al dubbio posto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Certo, perché le rassicurazioni in realtà amplificano i dubbi e l'ansia.
Da una parte ci sta che il pz. "ricaschi" in questi pensieri, nel senso che un pensiero di quel tipo passa per la mente di chiunque, ma è diverso il peso e l'attenzione che vi si attribuisce. Chi NON è ansioso, non rimugina sopra i propri pensieri.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Grazie mille dottore! Quindi il fatto di vederci 1 volta al mese è proprio per farmi imparare meglio a gestire queste ricadute? Comunque secondo me una guarigione completa del problema ansia non c'è ma solo una maggior capacità di gestione delle situazioni/pensieri (in pratica tipo come il diabete) o sbaglio?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Dipende da molti fattori che il terapeuta deve valutare e talvolta dal pz.
E' anche possibile che, per un determinato pz, la fine della psicoterapia possa coincidere con il maggior benessere possibile, avendo un buon equilibrio e compenso del disturbo e del sintomo.
In ogni caso deve ricordare che il DOC è un disturbo particolarmente difficile da trattare e che si tratta di un disturbo invalidante per molti aspetti, tant'è che le evidenze empiriche sottolineano proprio come la coterapia (farmacologica e psicoterapica) sia da preferire nell'impostare un trattamento.
Più che di ricadute, parlerei di pensieri assolutamente "normali" cui deve imparare a dare un peso diverso, senza spaventarsi e senza andare in ansia (rimuginio) e ritengo che con il terapeuta abbia fatto un ottimo lavoro.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Eh dottore pensieri normali è un parolone ahahah... comunque vabbe' ha voluto dire che al massimo se la terapia va bene ci devo condividere! La farmacoterapia secondo me è da utilizzare solo nei casi di doc più grave perché poi quando lo si stacca si è di nuovo punto accapo! Io in ogni caso faccio sempre gli esercizi e devo dire che il livello di ansia è molto calato o comunque gestibile però ci sono alcuni periodi con alti e bassi...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Intendo dire che a tutti può capitare di pensare in alcuni momenti di avere i pensieri di cui Lei ha parlato. Però chi è ansioso si dice tra sé: "Se ho pensato questo, vuol dire che non la amo. Se non la amo, ecc...." e va avanti per parecchio tempo a rimuginare su questo, non riuscendo a trovare una soluzione.
La psicoterapia deve modificare l'approccio del pz. al problema.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Si infatti la psicoterapia ti fa capire che l'ossessione è PAURA pura/cercare di essere sicuro su tutto! La cosa strana è appunto quello che lei ha detto è un disturbo invalidante perché comunque sono pensieri che sembrano reali ma che invece sono distorsioni dell'ansia...come vede io il meccanismo l'ho capito, l'ansia è diminuita dall' insorgere del disturbo ma i pensieri rimangono! Gli esercizi li faccio sempre a tal punto da scocciarmi...ma forse, almeno per la terapia breve strategica, non conta tanto il tempo che intercorre tra 1 seduta e l' altra ma conta fare gli esercizi...condividere questi pensieri senza dargli retta!