Omossessaulità latente o repressa, doc?

Buongiorno, sono un uomo di 32 anni e mi sono sposato a fine maggio. A due mesi dal matrimonio mi è esplosa in testa la paura di essere omosessuale e non riesco a venirne a capo, dopo aver passato giorni e ore a rimuginare la cosa per togliermela dalla testa. Premetto la mia storia. Fin dalla tenerissima età (elementari) sono sempre stato fortemente attratto dalle donne (una vera ossessione erano e sono da sempre per me le donne con il seno grosso!). Giocavo fin da piccolo con coetanee vicine di casa, baciandoci ed esplorandoci il corpo, e così via nel prosieguo della mia preadolescenza con varie ragazze provando forte attrazione ed anche innamoramento per alcune compagne di classe. Sempre nel medesimo periodo ho peraltro avuto, e nel passato avevo accettato, anche alcuni episodi esplorativi a carattere omosessuale, avuti in gruppo con mio fratello e alcuni vicini di casa in cui ci si confrontava il pene e le prime “erezioni” (talvolta rimuginando a fare lo stesso con le ragazzine che mi interessavano). Nella pre-adolescenza, tutto è continuato perdendo la stessa per varie ragazze, e cercando il contatto e lo scambio fisico con queste e iniziando a masturbarmi per loro e/o con riviste. NB. In seconda media ho scoperto l'esistenza dell'omosessualità (tramite un episodio della serie televisive "stranamore") e da lì ho sviluppato una vera e propria paura, accompagnata da continui ripensamenti,anche ossessivi, sul fatto di poter essere e/o diventare gay, accompagnata nei primi tempi da atteggiamenti anche in parte omofobi (rifiuto del contatto fisico con maschi e avversione al mondo gay), dovuti più che altro al contesto scolastico-ambientale dei coetanei e dell'età. In quel momento non riuscivo ad accettare l’idea che si potesse amare o essere attratti da persone dello stesso sesso (e non da e verso le donne!) e l’idea di diventarlo mi faceva una incredibile paura. NB. di tutto ciò ne ho sempre parlato sovente con i miei genitori, che mi rassicuravano sul fatto che se anche fossi stato omosessuale, mi avrebbero amato lo stesso, ma a me l’unica cosa che importava era non esserlo e mi mettevo alla prova, sia mentalmente che verificavo lo stato di reazione del mio fisico verso le persone del mio stesso sesso. Conseguentemente, la paura e i pensieri si sono è attenuati, così come gli atteggiamenti omofobi, sono andati svanendo con il mio crescere e maturare (finanche maturando amicizie omosessuali), mentre con l'altro sesso è proseguita l'attrazione con infatuazioni, innamoramenti e prime esperienze sessuali complete, (di cui conservo sensazioni e ricordi positivi e piacevoli). All'università, stessa cosa, ma verso il terzo anno i casini combinati con una coppia di gemelle (di cui ora una è diventata mia moglie) mi ha fatto andare in leggera depressione e in quel caso l’ossessione di poter essere omosessuale (con tutto il bagaglio di pensieri, ansie e dubbi) mi è momentaneamente tornata in mente, per poi sparire nuovamente con il riassestarsi delle relazioni e l’uscita dalla fase depressiva. Peraltro segnalo che nel momento di depressione ho anche scoperto la stimolazione pelvico anale che sulle prime mi aveva fatto rafforzare l’idea di essere o poter essere omosessuale. Purtroppo, a partire dallo scorso marzo 2014, sia per effetto di un forte stress lavorativo (che nell’ultimo periodo relazionale aveva fatto anche calare il desiderio sessuale a me come alla mia compagna) sia per l’avvicinarsi del matrimonio (molto sentito), mi è riesplosa la paura di essere omosessuale, latente o peggio ancora represso. Ho iniziato nuovamente a crivellarmi quotidianamente la testa di domande legate al fatto che fossi o meno gay, che fossi o meno attratto da altri uomini nel guardarli e/o averli vicino, sia quando ero da solo che quando uscivo con amici e/o nei rapporti lavorativi e ludico/sportivi (calcio e calcetto), sia pure quando guardavo film. Ho cercato di risolvere la cosa pensando al passato, cercando di dirmi che tutto ciò che sono stato in 30 anni non poteva cancellarsi in un momento; ho incrementato la masturbazione per provarmi di essere attratto ancora dalle donne; ho navigato su internet trovando riferimenti alla DOC omosessuale e simili , ma l’unico risultato è che l’ansia, i dubbi e la paura sono cresciute fino a portarmi finanche ad autoconvincermi che il loro manifestarsi confermava la mia paura e a ritenere di essere nei fatti gay represso (non riuscendo a togliermi il pensiero e l’ansia in altro modo, mi son detto, con grande ansia e dolore, che doveva essere reale)e di dover fare outing (con conseguente annullamento del matrimonio); Specifico, peraltro, che nelle peregrinazioni mentali nei periodi di ossessione (all’università e nell’ultimo) mi sono tornati alla mente i ricordi degli episodi esplorativi omosessuali alle elementari (che avevo ritenuto irrilevanti e accettabili nel corso del tempo, ma che oggi non riesco più a valutare serenamente) e al tempo stesso mi è capitato in alcuni casi sporadicamente di masturbarmi ed eccitarmi, guardando scene di sesso con transessuali (episodi sporadici valutati come fantasie accettabili e che ora invece mi sembrano quasi incubi). Sono consapevole di non essere omosessuale e accetto l’idea di poterlo essere per quel che basta ad avere relazioni empatiche e affettive con persone del mio stesso sesso, così come accetto anche le pulsioni sessuali a volte portate verso scene erotiche con trans (mi sono sempre reputato un “maiale”), ma sto vivendo in preda all’ansia e alla paura di poter diventare e/o di essere omosessuale e in sostanza di aver sbagliato tutto nella mia vita, come una grande mistificazione che non accetto. Vorrei tornare a vivere spensierato come alcuni mesi fa, come nella mia vita passata e non farmi più travolgere dalle ossessioni. Vi chiedo di segnarmi un buon psicoterapeuta nella zona alto vicentina per iniziare un eventuale percorso.
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<dopo aver passato giorni e ore a rimuginare la cosa per togliermela dalla testa>>

Gentile Signore,
in realtà, come ha ben sperimentato da solo, rimuginare in questo modo non può avere altro esito che tenere bene in mente tutto ciò che la "disturba".
Stupisce come non abbia già deciso in passato di ricorrere ad un aiuto, visto il disagio provato.
Non ci è possibile fornire direttamente dei nominativi, ma può trovarli da sé consultando l'Albo dell'Ordine degli Psicologi della sua Regione:
http://www.ordinepsicologiveneto.it/albo-online/
oppure anche ricercando tra i professionisti iscritti a MI, di cui può leggere la scheda:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/

Auguri.


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 503 41
Gentile Utente,

fa bene a rivolgersi allo specialista, perché ciò che scrive tradisce una buona dose d'ansia.

Lei infatti scrive: "sto vivendo in preda all’ansia e alla paura di poter diventare e/o di essere omosessuale e in sostanza di aver sbagliato tutto nella mia vita..."
La persona omosessuale non prova tale paura, ma piacere, curiosità, ecc...

Inoltre le rassicurazioni hanno lo spiacevole effetto di amplificare il problema perché placano solo momentaneamente le ansie.

Può dare un'occhiata anche qui: www.aiamc.it oppure www.sitcc.it per la ricerca di un professionista nella Sua zona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissime dottoresse,
vi ringrazio per le risposte, anche se speravo (ovviamente) in qualcosa di più rassicurante.
Vi preciso che non mi sono rivolto prima ad uno specialista, poichè le ossessionoi ansiogene non le avevo mai provate prima, se non sporadicamente e con pieno controllo da parte mia, e ciò in quanto:
- da pre-adolescente e adolescente, l'evoluzione e il desiderio sessuale verso l'altro sesso è sempre stato intenso, ben vissuto e tale da porre le mie paure in un secondo piano fino a farle pressochè sparire; anche grazie all'affetto e all'ambiente familiare;
- idem nel prosieguo, salvo la "caduta univeristaria", durata comunque un arco temporale di un paio di mesi a cavallo tra l'inverno e la primavera; ed anche in questo caso gli attacchi di dubbi ansiogeno erano minimi e controllati, fino a farli saprire nuovamente;
- sia del fatto che ero consapevole della mia spensierata passione per l'altro sesso, (altresì eterossessualità).
Ciò che mi da profondo fastidio è l'ansia accumulata da quest'ultimo attacco, iniziato subdolamente circa 2 mesi e mezzo fa (e sviluppatosi in crescendo, anche personalmente drammatico, secondo i crismi della DOC di cui ho trovato letteratura su interent). Peraltro in tale periodo, come ho segnalato, mi si sono accavallati i forti stress da lavoro, accumulati nell'utlimo anno, unitamente al passo fatidico di un matrimonio, voluto cercato e sentito fino ad allora come naturale e felice esito di un rapporto peraltro lungo e particolare, ma pur sempre impegnativo e carico di significati. Aggiungo inoltre che a livello fisico si sono affacciati nel medesimo periodo alcuni acciacchi che non hanno certo contribuito a milgiorare il tutto (gastrite e colite da probabile Helycobacter pilori, in fase di cura).
Il mio obbiettivo resta quello di non dover essere più schiavo di questa che solo ora vivo come una ossesione, e che ad un certo punto avrebbe potuto compromettere seriamente la mia vita (cosa che peraltro non voglio ripetere).
Attendo un vostro genitle riscontro e vedrò di rivolgermi ad un terapeuta di zona.
cordialmente vi ringrazio
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse,

pur nell'attesa di contattare un terapeuta di zona, volevo chiedervi la gentilezza di indicarmi a grandi linee, e in maniera più specifica, se il disturbo da me vissuto è riconducibile ad un disturbo ossessivo compulsivo, oppure se ci sono indici di omosessualità latente o repressa (circostanza che io escludo, ma che ovviamnte costituisce la parte preponderante delle mie paure e dell'ossesione descritta).
So che ciò non risolverà il problema, ma ve ne sarei comunque grato.

cordialmente vi ringrazio ancora

[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,
questa paura è esplosa in un periodo approssimativamente concomitante con il suo matrimonio, con un periodo di grande cambiamento: convivenza ecc. Come va la sessualità di coppia? E la coppia? Come va il suo umore generale?
Riguardo alle ultime domande in #4, esse riguadano una diagnosi, e per questo occorre la presenza della persona.
Non abbia paura a confrontaesi con uno specialista.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
dopo
Utente
Utente
gentili dott.sse,
il rapporto di coppia va bene, la sessualità si è ripresa discretamente rispetto ad alcuni mesi fa, in cui entrambi eravamo sotto pressione e stress lavorativo molto forti. All'affacciarsi dell'ossesione ho avuto un calo di desiderio, così descrivibile: oltre all'attrazione e alle fantasie verso mia moglie che si sono attenuate, anche le pulsioni attrattive per donne che incrociavo lavorativamente e in pubblico quotidianamente (sono un avvocato), verso le quali fantasticavo anche masturbandomi, nell'ultimo periodo hanno avuto un discreto calo; idem dicasi l'eccitazione mediante video porno, (mi masturbo da anni almeno una volta al giorno, anche per l'effetto rilassante che esso mi provoca e per "prendere appunti" su giochi o simili con la partner).
Con mia moglie l'affetto e l'amore sono forti (non posso dire di aver perso la testa, perchè mi è successe all'inizio della nostra storia), e specifico che siamo tornati assieme 3 anni fa dopo varie vicissitudini, proprio per il feeling sessuale ri-scoperto (!).
E' anche per questo che mi da molto fastidio l'ossesione e la paura descritte, ed anche perchè sono di carattere e personalità abbastanza forte e sono sempre riuscito a venire fuori dai problelmi e dalle mie paure con le mie forze. E' per questo, infatti, che ho sempre accettato la mia componente "omossessuale" come su descritta, e a superare i due precedenti "crolli ossessivi".
Devo anche ammettere che a causa degli acciacchi fisici descritti che interessano l'intero apparato gastrointestinale, col medico curante abbiamo iniziato anche una cura farmacologica contro l'ansia, mediante un pò di lexotan (7+7 gocce al giorno ora dismesse e pro celebrazione del matrimonio) e ora serenerv e biancospino, che sta dando lentamente i suoi frutti.
Sto iniziando a pensare che pian piano, col recupero fisico, rientrerà anche l'ossesione/paura (peraltro, secondo quanto già avvenuto negli episodi precedenti).
L'unica cosa è che ora, in effetti e al contrario di quando ero un single spensierato, con la responsabilità della scelta matrimoniale, con i forti stress lavorativi recenti e con la diversa età, mi è più difficile tornare serenamente padrone di me stesso e superare le mie paure e lasciare perdere le realtive ossessioni.
PPS. anche scriverne in questa chat mi aiuta.

VI rigrazio ancora per la dipsonibilità e nelal cortesia di darmi un vostro pensiero su punto.
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Le ossessioni e la paure aumentano nelle fasi di stress.
Il desiderio verso la moglie può essere de-potenziato da altre fonti di "scarico" (masturbazione quotudiana, porno ecc)?
[#8]
dopo
Utente
Utente
gentile dottoressa,

le confermo che l'ossessione e con essa la paura sono esplose all'acutizzarsi di un periodo di forti stress lavorativi (idem dicasi anche per la precedente ricaduta universitaria).

in realtà il desiderio verso mia moglie permane costante, subendo alcuni alti e bassi, per effetto dello stress. Nel periodo lavorativo settimanale dal lunedi al venerdi sono sporadici i rapporti sessuali completi, a causa del lavoro che alla sera ci sfinisce (liberi professionisti sempre troppo di corsa, anche se un anno fa ciò non impediva incursioni sessuali complete); al contrario nel week end i rapporti si intensificano in maniera rilevante, sfruttando il periodo di pausa.

La masturbazione ha un effetto rilassante durante la settimana (salvo il calo di desiderio avuto per l'apparire del fenomeno ossessivo) e in più, la navigazione nel porno, la utilizzo per scoprire e poi provare giochi erotici con mia moglie (nulla di strano, ma cose stuzzicanti). Devo ammettere che un anno e mezzo fa mia moglie era più partecipativa (per colpa di entrambi), e solo ora stiamo riprendendo in mano il divertimento di un tempo.

la ringrazio e attendo un suo gentile riscontro


[#9]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"Devo ammettere che un anno e mezzo fa mia moglie era più partecipativa (per colpa di entrambi), e solo ora stiamo riprendendo in mano il divertimento di un tempo."
La vita sessuale subisce inevitabilmente fluttuazioni legate alla vita tout court, ma occorre proteggerla insieme.
Spunti di riflessione potrà trovare in queste new che ho postato recentemente.


www.medicitalia.it/carlamariabrunialti/news/4697/Matrimoni-senza-sesso-sempre-di-piu-perche

www.medicitalia.it/carlamariabrunialti/news/4719/Trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia

www.medicitalia.it/carlamariabrunialti/news/4047/Troppo-lavoro-e-poco-sesso-per-la-donna-italiana

Nel frattempo saluti cordiali.
[#10]
dopo
Utente
Utente
gentile dott.sa,

la ringrazio per le sue indicazioni. Le paure e le ossesioni stanno rientrando e le vorrei chiedere, per curiosità, se la condizione fisica, quale quella che le ho descritto nel mio caso (problmei gastrointestinali), può influire sulla ansiogenesi ed alimentare l'ossesione/paura?

Consideri che, con le cure mediche che sto assumendo a suppurto (sia calmanti serenerv e biancospino e prodotti per cure gatrointestinali) l'ossessione e con essa la paura stanno svanendo, palesandosi per quel che sono: un frutto della mia mente e delle mie insicurezze.
Non dico che siano sparite ( i pensieri intrusivi compaiono ancora), ma, per così dire, si stanno mettendo a nudo da se e per il scarso valore che hanno.

la ringrazio ancora

[#11]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"Le paure e le ossesioni stanno rientrando e le vorrei chiedere, per curiosità, se la condizione fisica, quale quella che le ho descritto nel mio caso (problmei gastrointestinali), può influire sulla ansiogenesi ed alimentare l'ossesione/paura?"

Ritengo che la matrice sia comune: la condizione di distress prolungato facilita l'accentuarsi di ambedue.
Penso sia ridondante aggiungere che prevenire una esagerata e prolungata dose di distress diventa una attenzione costante della vita, soprattutto quando l'impegno professionale è di libera professione e dunque non si è "difesi" dai confini dell'orario lavorativo della ditta, ma unicamente dalla proprie decisioni. Questo vale per la qualità della vita sia della singola persona, sia della coppia.