Gelosia: rinunciare ad una propria passione per il partner?

Salve.
Ho 35 anni ed all’età di 29 sono riuscita, dopo 12 anni di relazione tossica, a lasciare e ad allontanarmi fisicamente dal mio ex marito maltrattante.
Dalla relazione sono nati tre figli che ora hanno 15, 12 e 10 anni.
Nel dicembre 2019 conobbi quello che era il mio attuale compagno.
Avevamo condiviso la pandemia, poi è venuto a convivere con me ed i miei figli con i quali ha instaurato un ottimo rapporto.
Lui ha 41 anni.
È/ era una persona equilibrata, colta, intelligente, sensibile.
Ha fatto da padre ai miei figli ed insegnava loro, attraverso l’esempio, come una donna vada trattata.
Lui ha molte passioni, puddle, la pesca, la playstation, lo studio, la palestra (quando riesce ad andare) e la sua vita è molto piena.
Lavora 12 ore al giorno, ha uno studio privato ecc Io mi divido tra me, i figli, il lavoro.
Amo cantare, da sempre, e ballare balli caraibici, salsa e bachata in particolare.
Un paio di mesi fa ho deciso di iniziare un corso di questi balli (le sale da ballo erano ancora chiuse causa covid... ) .
Lui aveva sempre detto di andare da sola a ballo perché a lui da fastidio che gli altri mi tocchino ballando e che quindi preferisce non vedere.
Ora la situazione peró è precipitata: io gli ho comunicato che sarei andata a lezione il giov anziché il martedì perchè il corso del giov è per avanzati e lui ha detto che non ce la fa, che questa cosa del ballo gli da troppo fastidio, che non è felice e che quindi se voglio andare a lezione posso andare ma che non posso stare con lui.
Mi ha lasciata per messaggi.
Ieri sera ha portato via le sue cose da casa ed ha lasciato le chiavi.
Che devo fare?
Per anni non ho potuto ballare ne cantare sempre per gelosia con il mio ex marito.
Anche se quello che era il mio compagno non è mai stato maltrattante, anzi, ma questa situazione mi spaventa molto.
Io vorrei stare con lui.
Ma non dovrei scegliere tra l’uomo che amo ed una parte di me.
Non so che fare ed io non gli ho mai impedito nulla.
Lui va anche a malta per l’università per una settimana intera a volte.
Mi sento confusa e destabilizzata.
Ed alla proposta di venire con me lui dice di no, che non gli piace, gli da fastidio e non viene. Che ne pensate? Che mi consigliate? So che è un uomo raro per tutti i suoi altri aspetti e che è difficile per me con tre figli che un uomo voglia costruire una nuova vita con me.. Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile utente,
non conoscendo né lei, né il suo partner, né le dinamiche che si sono create nella vostra famiglia (il padre dei suoi figli, per esempio, continua ad esercitare il suo ruolo?), risulta difficile interpretare il comportamento del nuovo partner e dare a lei un parere.
Un abbandono improvviso "per messaggi" della propria compagna, della casa in cui si vive (da quanto tempo?) e di tre ragazzini non consanguinei in un'età difficile, potrebbe far pensare che il suo corso di ballo sia solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo, se non addirittura una scusa per portare a compimento una decisione già presa.
Valuti bene se c'erano segnali di freddezza, insofferenza, fastidio già prima, e chieda al suo ex di incontrarvi serenamente in terreno neutro, fuori di casa, per parlare in maniera più consapevole e capire cosa lo ha spinto davvero ad andar via.
Lei capisce che sacrificare i propri desideri (se compatibili con un legame sentimentale e con altre esigenze pratiche) non sembra opportuno; ma capisce anche la stranezza del comportamento di un uomo che prima acconsente a questa sua passione, poi se ne va all'improvviso.
Solo il suo ex può dire se rinunciando alla sua passione lei potrebbe ripristinare un'unione interrotta così bruscamente, cosa che appare inverosimile. Discutendone serenamente lei potrebbe conoscere altri motivi del distacco, e farne tesoro per il suo futuro. In effetti una frase della sua email mi ha lasciata perplessa: "Io mi divido tra me, i figli, il lavoro".
Si divide tra "sé", figli e lavoro? E lo spazio per quest'uomo, dov'era?

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa per la risposta. Noi abbiamo convissuto prima da soli per 4 mesi- durante la pandemia- da soli perché i miei figli erano rimasti bloccati a Torino col padre a causa della chiusura delle regioni. A Luglio rientrarono e verso Ottobre abbiamo iniziato a convivere tutti insieme. Quindi convivevamo da un anno circa insieme ai ragazzi. So che sembra incredibile, ma oltre al ballo non ci sono motivi di rottura. Da quanto lui mi ha detto si, se io "cambiassi ballo" o sport non ci sarebbero problemi.... ma amo ballare caraibici da sempre e quando lo faccio mi sento felice. Non credo che sia giusto dover soffocare una parte di me in nome di un amore che mi priva di qualcosa a cui tengo.
Quando ho scritto di dividermi tra me, i figli ed il lavoro intendevo durante il giorno, ovvero in tutto quell'arco temporale in cui lui non c'è perché lavora 12 ore, dalle 8 alle 20.00
Il corso di ballo lo faccio solo 1 h a settimana, dalle 22 alle 23.
Oltre ciò io a lui chiesi anche di frequentare il corso con me, ma rifiuta categoricamente dicendo che quella musica non gli piace. Insomma, l'impressione che ho è che lui stia cercando di spingermi a lasciare con il "ricatto" che se ballo non posso stare con lui.
I malumori comunque si presentavano sempre in prossimità del martedì, ovvero del giorno in cui avevo lezione. Ieri è venuto sotto casa ....pretendeva che "visto quello che era successo il giorno prima" (ovvero che aveva portato via le sue cose- decisione sua) io rinunciassi alla lezione di 1 h per "riabbracciarlo". Tutto il giorno però lui non aveva minimamente modificato i suoi programmi universitari per incontrarmi (cosa che io assolutamente non pretendo) però pretendeva che io rinunciassi alla sola ora a settimana che dedico al ballo....insomma...ogni consiglio è davvero ben accetto. A me sembra comunque un atteggiamento leggermente manipolatorio ("quando vai a lezione, io dormo a casa mia", "se oggi vai a lezione, che io per questa cosa sto male e non stai con me vuol dire che la nostra relazione per te non è più una priorità", "sei libera di andare a ballo ma perdi me"....). Grazie molte per eventuale consiglio e per aver letto il mio messaggio
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.7k 179
Gentile utente,
lo psicologo non dà consigli, ma aiuta ad analizzare i vari aspetti di un problema che chi vi è coinvolto non riesce a vedere.
Nel suo caso mi sembrava di aver espresso le considerazioni da tener presenti già nella prima risposta, che la invito a rileggere con attenzione.
Qui le ripeto che appare poco verosimile che un uomo ampiamente adulto rinunci ad una donna amata, alla casa in cui vive, a tre adolescenti ai quali dice di essersi affezionato, solo perché la donna desidera esercitarsi un'ora la settimana in un genere di danza che prevede uno stretto contatto con il ballerino.
Forse il suo partner non si fida di lei, oppure è affetto da una possessività patologica.
Ma allora sarebbe inutile rinunciare a ballare: questo potrebbe essere solo il primo di molti divieti. Potrebbe rimandare a questa visione esclusivista la frase: "vuol dire che la nostra relazione per te non è più una priorità".
Per altro, un uomo che la lascia attraverso dei messaggi, che si porta via le sue cose in maniera teatrale, ma poi torna la sera dopo, quando sa che lei ha da fare, con la pretesa di riabbracciarla, quale sensibilità dimostra per i suoi sentimenti? Quale rispetto?
Inoltre lei dice che quest'uomo è impegnato dalle 8 alle 20 "perché lavora 12 ore".
Molti di noi insegnano all'università, ma non hanno certo quegli orari. Qui andrebbe valutata meglio la natura degli impegni del suo uomo, la sua gestione del tempo.
E poi, quando un uomo arriva all'età del suo partner e non ha una relazione stabile, va analizzato bene il motivo di questo, prima di imbarcarsi in una convivenza che coinvolge tre adolescenti. Giocare agli innamorati che si fanno i dispetti può essere molto divertente, ma occorre essere consapevoli di ciò che si fa, e non recitare la famiglia seria e stabile, illudendo dei minorenni.
Infine, credere che andare a ballare o restare a casa possa determinare la continuazione o la fine di un legame affettivo, non è credibile nemmeno per due quindicenni.
Ci rifletta.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
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É stata chiarissima. Grazie molte. Ci rifletterò senza dubbio