Psicologia e sonno

Spettabili ho un rapporto particolare col sonno, nel senso che lo ritengo abbastanza importante, e grazia a Dio ho quasi sempre un ottimo riposo.
Ho l'abitudine ogni notte di fare sempre la stessa routine serale, che mi posso permettere perché dormo da solo e non con la mia fidanzata.
Semplicemente arieggiare un po' la stanza, fare doccia, lavare bene i denti ecc...ecc... però tra una faccenda e l'altra perdo del tempo in questi preparativi che prima non seguivo...non mi pesano anzi, ma a volte mi impediscono di coricarmi magari in un orario anticipato se ne avessi necessità...da un punto di vista psicologico, andarci contro o ridurli può essere utile?
A volte ho provato a farlo e non è andata poi così male.

Sono leggermente ipocondriaco su alcuni aspetti e oggi ho discusso con i miei dopo averli esposto la mia idea di cambiare la porta della mia camera da letto con una insonorizzata, perché capita a volte che la mattina ci sia qualche rumore e avendo un udito fino a volte arreca del fastidio...loro mi dicono che sono esagerato, ma in sostanza per me è importante o sarebbe importante, diciamo avere una camera dove una volta chiuso, ho la sicurezza di essere isolato da eventuali disturbi, rumori in questo caso...vorrei un parere appunto da un punto di vista psicologico... grazie mille
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Gentile utente

i rituali che lei compie (sebbene rituali molto sani e di buona abitudine) sembrerebbero aver preso il controllo su di lei. A farmi venire questo sospetto è il fatto che lei dichiari: "a volte mi impediscono di coricarmi magari in un orario anticipato se ne avessi necessità". Questo potrebbe indicare che l'ossessione verso queste compulsioni le stia in qualche modo impedendo di poter decidere deliberatamente come comportarsi in determinate situazioni (come ad esempio se necessitasse di andare a letto prima o se vivesse con la sua compagna).
Sarebbe opportuno indagare in un contesto adeguato se lei possa soffrire di D.O.C. (disturbo ossessivo compulsivo) e quale sia la funzione che svolgono questi suoi rituali.
Forse, dato che dichiara di essere anche ipocondriaco, sono rituali che lei mette in atto per scongiurare qualche pericolo, ma è impossibile dirlo con certezza senza farle le opportune domande.
Per rispondere quindi alla sua domanda: "da un punto di vista psicologico, andarci contro o ridurli può essere utile" le direi che più che utile nel suo caso sarebbe estremamente indicato, (anche perché solitamente man mano che si cronicizzano questi rituali tendono ad aumentare di numero e di intensità) ma difficilmente riuscirà a farlo in modo adeguato senza un supporto.
Pertanto le consiglio vivamente un consulto specialistico.

Anche la seconda parte del suo racconto, quella inerente ai rumori è forte indice di questo suo (ipotetico) funzionamento ossessivo. Vale il consiglio già dato.

Ho scritto un'articolo sul DOC che potrebbe esserle d'aiuto per informarsi ed eventualmente scartare la mia ipotesi.
https://francescobeligni.it/doc-disturbo-ossessivo-compulsivo/

Spero di essere stato d'aiuto

Resto a disposizione

Saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore molto esaustivo e disponibile,grazie anche per la celere risposta....cerco di spiegarmi meglio su alcuni punti.... innanzitutto mi fa piacere che lei mi abbia detto che devo andarci contro,diciamo che è una motivazione per oppormi a queste mie abitudini e magari in tal modo migliorarmi e conoscermi meglio.... mi soffermo su un aspetto che lei ha citato ovvero le motivazioni di questi rituali e il loro grado di intensità....la motivazione principale è quella di creare una situazione di riposo ideale, quindi evitare che per esempio, le faccio un esempio banale, l'odore stantio della camera non arieggiata mi disturbi il sonno, o l'andare a letto un po' sudato e non docciato mi infastidisca altrettanto...allo stesso tempo da persona forse troppo riflessiva mi chiedo se queste sensibilità verso questi "elementi disturbanti" non siano delle sensibilità sviluppate dalla mia psiche come degli alibi diciamo...le spiego il ragionamento un po' macchinoso: magari mi sono creato in parte a livello inconscio e in parte no degli elementi ricollegabili alla qualità del riposo, controllabili e quindi ecco che controllandoli controllo il riposo,non so se ho reso l'idea e magari rompendo questo schema mi ritroverei su un qualcosa di meno gestibile,non più azioni pratiche ma psiche... aldilà di questa mia lungaggine consideri che rispetto a periodi passati in cui magari erano maggiori,ora pare che riesco a limitarli quasi solo ad azioni come le ha definite lei salutari.
Ma in fin dei conti può essere buono dire:ci vado contro e così imparo a farne totalmente a meno nonostante appunto atteggiamenti apparentemente normali e poi eventualmente li riprendo solo una volta imparato a farne totalmente a meno? Scusi la spiegazione un po' contorta dottore, grazie mille....
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Esatto, si tratta appunto di rituali "propiziatori" (che descrivo anche nel link che le ho inviato). Lei mette in atto tutti questi rituali con la credenza che altrimenti il suo sonno verrebbe disturbato ("ecco che controllandoli controllo il riposo").
E guarda un po', nonostante tutto, ancora ci sarebbe bisogno di una stanza insonorizzata...

Come le dicevo, chi è schiavo del controllo non potrà che controllare sempre di più. Ed é questo il motivo per il quale lei dovrebbe sin da ora farsi dare una mano da uno specialista per interrompere questo circolo vizioso e piano piano farle scoprire che può ottenere un sonno soddisfacente anche senza mettere in atto questi rituali.

Non si crogioli sul fatto che "rispetto a periodi passati in cui magari erano maggiori, ora pare che riesco a limitarli". Ha semplicemente spostato il sintomo, ma il pensiero "corrotto" è ancora li.

Le consiglio di valutare la terapia strategica breve in quanto permette di raggiungere l'obiettivo terapeutico con grandi risultati in termine di efficacia ed efficienza per questo tipo di problematiche.

buona giornata

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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www.francescobeligni.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore....ma quale è il confine o meglio il modo per capire la differenza tra normali azioni che tutti chi più chi meno fanno e qualcosa di più (più o meno sbagliato)?
E a grandi linee che tipo di approccio ha tale terapia?(può farmi un esempio concreto?) Grazie mille Dottore...
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
"ma quale è il confine"
Se puoi rinunciare ai tuoi rituali non sono un problema. Se non puoi rinunciarvi va da se che l'ossessione abbia il controllo e che quindi tu non sia davvero libero.

Anche il fatto che tu continui a farti queste domande (per lecite che siano) è un segnale che stai tentando di controllare.

Sul mio sito trovi anche i dettagli sulla terapia strategica. In alternativa ci sono articoli pubblicati anche qui su medicitalia. Mi servirebbe tutta la giornata per spiegare quest'approccio e tale spiegazione non sarebbe neanche minimamente esauriente. Per questo ho provato a darne un resoconto in quegli articoli

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore, curiosero' con piacere i suoi articoli che mi ha indicato così da avere un'idea a riguardo...poi magari valuterò il discorso di una eventuale terapia.... grazie...