Dubbi universitari e conoscenza di sè

Gentili dottori,
Vi descrivo la mia situazione per un vostro parere.
Ho 22 anni e mezzo, e frequento attualmente il secondo anno di Medicina.
Al termine del liceo scientifico, completato col massimo dei voti, non avevo le idee chiare sul mio futuro.
In particolare ero indeciso tra Fisica e Medicina.
Nonostante fossi sempre stato uno ligio al dovere da studente mi occupai poco e con scarso interesse alla preparazione del test di medicina, forte anche del fatto di avere un piano B (fisica).
Non superai il test e mi iscrissi a Fisica.
Nello stesso periodo la mia fidanzata mi lasciò e alimentò insicurezze anche riguardo l'università.
Di Fisica dai 19 ai 21 anni, ho sostenuto appena 3 esami, con buone voti ma con un vero e proprio blocco nello studio (forse amplificato dalla quarantena covid).
Neanche la materia che mi ha sempre affascinato da bambino, astrofisica, ricordo di averla seguita con motivazione.
Intanto provai il secondo anno il test di medicina e fui chiamato mesi dopo per scorrimento.
Alla fine, con grandissima fatica e indecisione, mi buttai sulla medicina.
Devo aggiungere che mio padre è chirurgo e sin da bambino mi ha coinvolto nel suo lavoro, anche portandomi in ospedale con lui, e un pò di fascino lo provavo anche per la possibilità del medico di salvare vite.
Ora mi trovo quasi al termine del secondo e quasi in regola.

Il dubbio tra Fisica e Medicina persiste da quando ho finito il liceo.

2 anni fa in pieno blocco di studio a Fisica cominciai a seguire per questo dubbio una psicoterapeuta, per qualche mese, finché non mi indirizzò ad una sua collega secondo lei più adatta a dinamiche ossessive.
Con questa dott.
ora sono diversi mesi che lavoro, i suoi consigli sono di procedere con medicina e mantenere la linea, che ci si scopre facendo e non contemplando, che non esiste solo una o l'altra e che potrei provare di unire le due materie nel lavoro, di scrivere quando i pensieri riguardo il dubbio patologico sulla vita e l'università diventano troppi, di coinvolgere papà in attività diverse oltre che parlare solo di studio e io stesso di dedicare il mio tempo anche ad altro oltre che a quello.
Spesso ho grandissima nostalgia per Fisica, e sento come un desiderio di ritornare lì per riprovarci ma il parere della dottoressa è che in questa condizione di dubbio non è prudente ritornarci per evitare una situazione di Ping-Pong tra le 2 e di inconcludenza.
Con lei d'accordo però mi sono reiscritto anche a Fisica, riservandomi un'eventuale possibilità di proseguire entrambe (mantendo medicina come priorità e Fisica solo se possibile fare qualche esame).

È che io sono un passionale e forse troppo sognatore, e ho da anni questa sensazione di essere talentuoso nella fisica e di poter far cose grandi, oltre al fatto chiaramente che sia al liceo che, per quel poco all'università, sono sempre andato molto bene, ed anche spontaneamente sono portato a pensieri logici e a provare enorme fascino e curiosità sulle domande riguardo l'universo, ad esempio. E ho paura di star sprecando il mio talento per questa materia.
Intanto qui a Medicina trovo difficoltà a studiare a memoria, anche se seppur con voti non alti sto andando avanti.

Qualunque sia la vostra risposta,
Grazie Mille.
[#1]
Dr.ssa Lisa Cerri Psicologo 58
Buongiorno.
Dal suo scritto si percepisce tutta la sua indecisione, ma per tutto il tempo della lettura ho avuto due forti sensazioni: che in qualche modo stia cercando di farsi dire che è meglio che si dedichi alla fisica e che il percorso universitario di fisica sia stato fortemente idealizzato rispetto a quello che è nella realtà. Probabilmente questo è anche legato al bisogno di differenziarsi dalla sua figura paterna (anch'egli medico), ma sono certa che di questo ne avrà parlato con la sua psicoterapeuta.
Inoltre, spesso capita che ciò che sogniamo e immaginiamo diventi così bello da immancabilmente deluderci quando ci avviciniamo e lo tocchiamo con mano. Forse potrebbe interrogarsi proprio su questo aspetto.
Le auguro di fare la scelta che possa renderla sereno!
In bocca al lupo!

Dott.ssa Lisa Cerri - Psicologa
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