Infezione da klebsiella pneumoniae

Buonasera, ho appena ritirato i risultati del tampone balano prepuziale fatto per un continuo rossore sul glande ed è risultata la presenza di klebsiella pneumoniae. La mia domanda e se la presenza di questo batterio può essere correlata ad un infezione da hiv, perché ad agosto ho avuto un rapporto protetto con una ragazza però si. Ruppe il preservativo, dopo parlando un po mi disse che qualche mese prima aveva fatto per curiosità il test hiv ed era risultata negativa; non fidandomi ho fatto diversi test per hiv con metodo di chemiluminescenza nell ospedale di padova l ultimo dopo 95 giorni e tutti son risultati negativi, e in reparto mi dissero che per considerare un risultato negativo bisogna aspettare i sei mesi...come devo comportarmi? La presenza del batterio può esser correlata ad un calo di difese immunitarie dovute ad un infezione da hiv o un semplice calo di difese immunitarie da stress? Inoltre come si trasmette questo batterio?
Grazie in anticipo per le risposte
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Gentile Giovanotto,
correlare una banale infiammazione del glande con un problema immunitario ci pare sinceramente irragionevole. Ammesso che lei abbia seri motivi per non credere alla sua partner, riteniamo comunque che le possibilità di contagio virale sarebbero state davvero bassissime e la ripetuta negatività dei test effettuati non può che essere confortante. Posto che la sua irritazione genitale sia realmente dovuta a questo batterio e che non si tratti di semplice contaminazione (cosa possibilissima), una semplice terapia antibiotica, magari sotto controllo dermatologico, ha elevatissime possibilità di risolvere il problema. Ma innanzi tutto stia sereno e non continui ad "avvitare" la situazione su se stessa, creando inutili dubbi, paure e stress.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

non drammatizzi e non faccia diagnosi o ipotesi di causa difficili da dimostrare.

Il microrganismo da lei citato non indica alcun collegamento diretto con una infezione da HIV.

Detto questo poi, se i test fatti, a 95 giorni dal presunto rapporto a rischio, sono negativi, non si può più pensare ad una tale problematica.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Carissimi dottori volevo innanzitutto ringraziarVi per le celeri risposte ma soprattutto per avermi tolto un grossissimo pensiero
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Bene ora senza drammi, le ripeto, segua le indicazioni datele dal suo medico di riferimento.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Colgo l occasione per porLe altri dubbi...in che modo e trasmissibile questo batterio? E poi secondo Lei come mai a malattie infettive danno ancora il risultato definitivo dei test a 180 giorni e non a 90 ?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Gentile Giovanotto,
ammesso e non concesso che la sua irritazione genitale sia davvero di origine infettiva, è ovvio che il tipo di contagio più comune sia quello sessuale, ma certamente non l'unico. Ad esempio, noi maschi siamo sicuri di avere sempre le mani pulite quando andiamo ad urinare? Riteniamo che farsi troppe domande in queste situazioni non porti a nulla di produttivo, l'importante è curare la situazione per quella che è ed eliminare il fastidio.
Sulla questione virologica, per avere notizie certe, se lo desidera, è opportuno che lei posti la domanda nella apposita sezione di questo sito.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente Dottore... Ma Sto arrivando com'è poiché sono studio farmacia questi argomenti vengono trattati in molti corsi e a volte ti fai mille domande e ti fai un mare di viaggi mentali a dir poco inutili ricollegando qualsiasi problema anche impercettibile a qualcosa che si è studiato riconducendo lo ad una gravissima patologia...
Grazie ancora per la Vostra disponibilità e cortesia e velocità nelle risposte
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

non drammatizzi, i suoi "problemi" sono molto simili a quelli di un normale studente di medicina.

Si rilassi e senta ora, senza inutili paure, in diretta sempre il suo medico di fiducia.

Ancora cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Finalmente il giorno della visita dall urologo e arrivato, mi ha prescritto lavaggi ogni 2 giorni con betadine soluzione cutanea ogni due giorni e una volta al giorno azolmen pomata, perché leggendo i referti del tampone ha detto che ci crede relativamente che possa essere un batterio così vuole provare a trattarlaw come una micosi
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.6k 1.7k 16
Gentile Giovanotto,
come ampiamente prevedibile, il nostro Collega che l'ha controllata direttamente non si è discostato molto dalle nostre ipotesi. Prosegua la terapia proposta ed è molto probabile che i risultati non tardino ad arrivare.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottori dopo ormai più di un mese di trattamento con azolmen e un ciclo di 6 giorni di ciprofloxacina il problema persiste....cosa mi consigliate di fare?
Se la via batterica e stata affrontata con ciprofloxacina e quella fungina con azolmen e i risultati non ci sono stati cosa potrebbe essere?
Grazie
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 642
Gentile lettore,

in questi casi il consiglio che, da questa postazione, diamo è quello di risentire in diretta il suo urologo od andrologo e con lui eventualmente ripetere le indagini ed,se non ancora fatte, può essere consigliata un'ecografia dell'apparato uro-seminale ed un'uroflussometria registrata.

Ci faccia sapere!

Cordiali saluti.

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