Vasectomia contro epididimite

Buongiorno,

Torno a scrivere in questa sezione dopo un po' di tempo poiché ho avuto una nuova recidiva dell'epididimite che da un anno mi tormenta.
Faccio un breve riassunto, da circa 15 anni ( ne ho 43 ) soffro di prostatiti ( ormai cronicizzate). A parte un leggero bruciore ( alternato a momenti di benessere )ad urinare non mi ha mai dato grossi problemi, questo fino a circa un anno fa quando mi è stata riscontrata un'epididimite.
Ho effettuato tutte le analisi del caso ed ho trattato l'epididimite con vari cicli di antibiotico.
In alcuni casi il problema si è risolto già dopo il primo ciclo in altri ne sono stati necessari almeno due.
Ora, dopo un ciclo con Rocefin a novembre che sembrava aver risolto il problema, a metà marzo ho avuto una nuova recidiva con ingrossamento dell'epididimo e dolore ( non tanto ) alla palpazione.
La spermiocultura ( effettuate 2 volte ) ha evidenziato positività allo stafilococco aureo. Questa stessa positività era stata riscontrata a Luglio con una spermiocultura e trattata con Levofloxacina ( 15gg ).
Potrebbe essere sempre lo stesso battere non debellato in estate?
Ma questo battere che mi hanno spiegato si trova in realtà anche sulla pelle puo' portare questo tipo di problemi?

Vorrei poi chiedere una cosa: nell'attesa della visita urologica, ho fatto controllare i risultati al mio medico il quale mi ha detto che, visto il ripresentarsi in continuazione del problema, potrebbe essere indicata una Vasectomia per impedire una diffusione per via retrograda dei batteri dalla prostata verso l' epididimo.
Ovviamente l'idea di poter risolvere definitivamente il problema è molto allettante poiché non è pensabile dover continuare per tutta la vita con cicli di antibiotici ogni 3 mesi.
Vorrei chiedere se con questo intervento si potrebbe risolvere definitivamente almeno il problema dell'epididimite ( che quindi immagino debba essere per forza batterica ) e se questo intervento comporta rischi e controindicazioni ( a parte la sterilità )?

Grazie
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

al suo primo quesito le rispondo un sintetico sì.

Al secondo quesito le rispondo che la vasectomia è una indicazione estrema ma prevista e sicuramente, se il problema infiammatorio è legato ad alcuni microrganismi, può risultare definitivo, bisogna essere certi di questa diagnosi.

Sulle indicazioni, rischi e controindicazioni la invito alla lettura di questa mia news:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2110-vasectomia-o-legatura-dei-deferenti-nuove-linee-guida-dagli-urologi-europei.html

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

La ringrazio per la celere risposta.
Allora il mio medico al quale ho fatto vedere i risultati delle spermioculture ( a tal proposito devo rettificare, la prima volta era stato isolato lo stafilococco ssp aureo mentre la seconda lo stafilococco hominis ssp hominis ) mi ha invitato a prenotare una visita da un infettivologo ( lunedì prossimo ) poiché afferma che i batteri isolati siano particolarmente difficili da trattare.
Mi chiedo però , se di prostatite ed epididimite batterica si tratta ( so che esiste la prostatite non batterica ma mi hanno piu' volte spiegato che per evolvere da prostatite in epididimite il problema puo' essere solo batterico ) come mai svariati cicli di antibioticoterapia non hanno portato alla soluzione del problema?
Può essere che la terapia debba essere prolungata nel tempo ( molto più dei canonici 15gg )?
Come si puo' essere certi della diagnosi di epididimite batterica?

Vorrei chiederLe un'altra cosa: da almeno un mese ho un problema al polpaccio destro ed una borsite sulla stessa caviglia, puo' essere sempre dovuto allo stesso problema ( visto che l'epididimo dx è quello piu' gonfio e dolorante ) , da notare che ho anche un fastidio sul fianco destro ( sotto costato ) che irradia posteriormente verso la schiena ( la zona è all'incirca quella della loggia renale ) ma che passa completamente da sdraiato ( infatti non ho problemi a dormire ).

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

gli ultimi sintomi, da lei accennati, fanno pensare ad un problema osteo-articolare oppure muscolare.

Sugli aspetti terapeutici e diagnostici e gli eventuali consigli mirati da darle aspettiamo l'imminente valutazione de suo infettivologo; fatta questa poi ci riaggiorni.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

La aggiorno sulla visita che ho avuto oggi presso infettivologo all' ospedale San Gerardo di Monza.
Ho spiegato brevemente la mia situazione ed ho mostrato al medico i vari esami da me sostenuti in oltre un anno.
Visto il ripetersi del processo infiammatorio e vista la positività ai due stafilococchi ( uno aureo meticillino resistente ) l'infettivologo ha deciso per una cura di 28 gg con antibiotico Bactrim 160+800 due compresse al giorno, mi ha infatti spiegato ( anche se non è stato il primo a dirmelo ) che gli antibiotici penetrano con difficoltà nella ghiandola prostatica e che quindi si rende necessaria una cura prolungata.
Inoltre mi ha detto che mia moglie deve sottoporsi a tampone vaginale ed in caso di positività iniziare anche lei una cura antibiotica.

Vorrei avere una Sua opinione sulla terapia prescrittami e soprattutto sulla sua durata ( infatti nessun urologo precedentemente consultato mi aveva mai fatto fare un mese di antibioticoterapia ).

Cordiali saluti

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

viste le considerazioni corrette del nostro collega, segua ora le sue indicazioni stando attento agli eventuali effetti collaterali di una antibioticoterapia che arriva comunque bene alla ghiandola prostatica.

Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Ho letto i link che mi Ha consigliato e la ringrazio.

Vorrei chiederLe un parere riguardo valore del fibrinogeno con epididimite.
Come già accennato in precedenza ho un problema di dolore alla gamba destra e per questo il medico mi ha fatto eseguire alcuni esami del sangue per escludere problemi venosi.
L'unico valore " sballato " è il fibrinogeno ( 501 mg/dl ) che se non ho capito male è un indice aspecifico come la PCR. Il valore elevato puo' essere dovuto all'epididmite?

Grazie

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Difficile, da qui, fare una tale correlazione in modo preciso e sicuro; questo quesito può essere risolto più facilmente ed in maniera più mirata con l'aiuto del suo medico di famiglia.

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Le scrivo perché vorrei avere una Sua opinione riguardo alla terapia antibiotica che sto seguendo.
Dopo 14 gg di antibiotico infatti non ho notato miglioramenti significativi cioè l' epididimo destro rimane gonfio e dolente alla palpazione, ora è vero che sono solamente a metà della terapia , pero' dopo 14gg mi sarei aspettato di vedere quanto meno una riduzione di volume dell' epididimo. Secondo la sua esperienza è normale a questo punto della terapia non notare alcun beneficio oppure forse l'antibiotico non è quello adatto ( da notare che nell'antibiogramma per lo stafilococco aureo non era stato testato il Bactrim )?

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

da quello che ci scrive è ragionevole condividere le sue conclusioni da lei qui riportate.

Ora è bene risentire il suo urologo e con lui rivalutare per bene tutta la sua situazione clinica specifica.

Ancora un cordiale saluto.