Prostatite da 8 mesi che non viene risolta con cure antibiotiche mirate secondo antibiogramma

Buonasera dottori,
scrivo per avere un parere su un problema che mi affligge da ormai 8 mesi.
A giugno dello scorso anno ho iniziato a sentire dei fastidi nella zona pelvica con annesso aumento dello stimolo della minzione, visto il fastidio persistente nella serata di un venerdì mi sono recato presso la guardia medica del posto per un consulto, prescrivendomi una cura con Monuril e se nel caso fossero persistiti i problemi di fare una visita urologica.
La cura non ha sortito gli effetti sperati e a metà giugno ho fatto la visita urologica e da lì è partito il mio calvario, a seguito di infiammazione delle emorroidi che mi portavo dietro da un mesetto (ma senza particolari disturbi) la visita per via rettale è stata particolarmente dolorosa e impossibile da eseguire.
Il giorno successivo avevo debolezza alla gamba sinistra, brividi e febbre.
Ho sentito l'urologo il quale mi aveva prescritto una cura per 9 giorni con antibiotico Ciproxin.
Parallelamente ho sviluppato un forte dolore alla base del pene che si estendeva in tutta la zona, ho quindi fatto una nuova visita e l'urologo ha constato tramite ecografia dal ventre un forte stato infiammatorio della prostata prescrivendomi una cura con Arcoxia 90.
L'urinocultura non ha evidenziato patogeni se non presenza di emazie inoltre lo sperma si presentava giallo e con diversi grumi di 4-5mm.
L'esame l'ho ripetuto a luglio con medesimo risultato.
Mi è stato prescritta una "cura" con Minctum per 40 giorni.
I dolori sono passati ma il senso di debolezza alla gamba sinistra e i fastidi pelvici oltre che i grumi nel liquido seminale me li sono portati dietro fino a fine agosto anche forse con la vana speranza che passasse il tutto con il tempo.

Ad inizio settembre visto il proseguo dei fastidi l'urologo mi ha prescritto una nuova cura con Ciproxin senza però avere alcun beneficio, anzi solo problemi tra cui candida, balanopostite curate fortunatamente con i consigli di un bravo dermatologo.

In ottobre decido di rivolgermi ad secondo urologo spiegando tutta la situazione, a seguito di spermicoltura con antibiogramma è emersa infezione da Escherichia Coli, mi viene prescritta una cura con Augmentin 3 volte al giorno per 12 giorni con Prostadep per 40 giorni, purtroppo nessun risultato positivo.
Debolezza alla gamba, sperma giallo e con tanti grumi e soprattutto l'incapacità di riuscire ad avere un secondo figlio.
Ho eseguito nuovamente la spermicoltura con esito incerto per probabile contaminazione del campione, nuova cura per 14 giorni con Bassado.
Oggi sono all'ultimo giorno di cura e i problemi cronici non sono stati risolti, debolezza alla gamba, fastidi nella zona pelvica, sperma giallo con vistosi grumi, da segnalare un bruciore rettale che mi accompagna dalla prima cura di antibiotici.

I problemi evidenziati sono sempre stati caratterizzati da un'alternanza ristretta in questi 8 mesi con brevissimi periodi di "benessere".
Sono sconfortato, Dottori potete suggerirmi qualcosa di utile?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La terapia della prostatite è notoriamente molto problematica, pur non essendo una situazione pericolosa di per sé, è spesso in grado di influire molto negativamente sulla qualità di vita.
Ad occhio, considerate le rare e sfuggenti positività colturali, lei di antibiotici ne ha presi anche troppi, in particolare i chinolonici (es. ciprofloxacina) che si porta appresso molti effetti collaterali, anche di tipo neurologico. La presenza di emorroidi condiziona senz'altro parecchio la situazione, probabilmente sarebbe utili far valutare separatamente la situazione da un proctologo.
A distanza non sappiamo dirle molto di più, senz'altro saremmo molto cauti a prescrivere ulteriori antibiotici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore,
la ringrazio per il tempo dedicato alla lettura di quanto ho riportato circa la mia situazione.
Tengo a precisare che l'esame di spermicoltura mi è stato prescitto solo di recente dopo aver consultato il secondo urologo, mentre inizialmente avevo fatto solo 2 "semplici" esami di urinocultura, inoltre in quella sede mi erano stati prescritti anche l'esame completo del sangue, PSA, CEA e CA19-9 con esiti assolutamente nella norma (esami del sangue ripetuti a settembre nell'ambito della sorveglianza sanitaria in azienda con parametri tutti nella norma).

Per inquadrare meglio la problematica rettale, a fine giugno avevo già sostenuto una visita proctologica con esito di emorroidi di 2 grado e proctite curata con 15 giorni di Prisma 50mg e Levorag, la situazione sembrava migliorare ma da novembre ho avuto un netto peggioramento con sensazione di bruciore rettale durante la defecazione che spesso si è protratta per diverse ore con un disagio che a volte è maggiore dei "fastidi" legati alla prostatite. Questa sensazione di bruciore la percepisco ancora oggi. Inoltre a novembre ho avuto anche un episodio di sanguinamento rilevato sulla carta igienica ma che poi non si è più ripetuto. Non le nego che ho un po' timore di sostenere una seconda visita proctologica visto che la prima è stata al quanto dolorosa.

Escludendo patologie rettali complesse e più gravi, i problemi di bruciore che percepisco possono essere dovuti ad una ragade anale? Se sì, può essere stata causata da un uso eccessivo e magari "errato" delle cannule dei vari prodotti (levorag, preparazione H)?
In presenza di una ragade e/o emorroidi infiammate può esserci un continuo trasferimento di batteri tra retto e prostata tale da vanificare qualsiasi cura antibiotica?

Tornando nello specifico al problema della prostata, il liquido seminale con grumi e quindi di scarsa "qualità" è in diretta correlazione con l'incapacità riproduttiva? Mi lasci dire, con il primo figlio non abbiamo avuto alcun problema di sorta ed è arrivato subito. Ora ci stiamo provando da diversi mesi ma con nessun risultato. Nel mio caso questa impotenza che spero sia solo temporanea, può essere risolta con una cura idonea e definitiva?

Grazie per il riscontro
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La sua non è impotenza, ma al limite infertilità, la scarsa qualità seminale potrebbe esserne responsabile, sarebbe il,caso,di valutarla con uno spermiogramma.
Il controllo proctologico diremmo sia doveroso, molto probabilmente è il problema emorroidario a condizionare tutti i suoi disturbi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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