Intorpidimento del pene

Salve dottori vi scrivo perchè vorrei avere delle delucidazioni su problemi uro-andrologici. Tutto è cominciato con una alterata frequenza di andare in bagno seguita poi con una riduzione del flusso urinario ed una minor sensazione di "spinta" dell'urina durante la minzione. Rivolto a tre urologi differenti il primo effettua una uroflussometria e subito dopo una cistoscopia senza passare per alcun altro esame o valutazione giungendo alla diagnosi di collo vescicale stenotico, prostata ok. Mesi di alfalitici come cura con scarsissimi risultati torno da lui dopo 3 mesi ad effettuare una uroflussometria di valutazione che rileva un flusso di picco sceso da 14 a 12 sempre con un pò di residuo minzionale. Stanco dopo zero risultati e molti peggiormaneti (mi compaiono dolore cronico al testicolo sx, dolori tipici della prostatite e fastidi vari) mi rivolgo al secondo urologo che mi esamina la prostata rilevandola un pò congesta e mi ma fare tutte le varie analisi e colture dalle quali non esce niente se non un enterococco faecalis al terzo tampone. Cura antibiotica e tante supposte con dieta più equilibrata i dolori tipici dell'infiammazione cominciano a scomparire, passano i mesi i problemi urologici rimangono. Ad una visita di controllo sempre con lui si è decisi di fare meglio il punto della situazione e mi prescrive una urotac con fase minzionale (urografia endovenosa con fase minzionale) per accertare eventuali stenosi e tra l'altro avere delle foto (la cistoscopia del primo urologo non documentava foto o altro perchè quell'urologo si dimenticò di registrare). Risultato della urotac niente stenosi ne al collo vescicale ne altrove, il secondo urologo comincia a sospettare problemi di vescica iperattiva. Contento e deluso contemporaneamente dalla situazione mi prendo un periodo di pausa da visite e stress da dottori non assumendo niente e dopo un pò mi rivolgo al terzo urologo che mi dice che mi dice che la prostata non è più dolente mi da pigenil per 3 mesi e per riconfermare ulteriormente il quadro "meccanico" mi fa effettuare una uretrocistografia retrograda e minzionale dalla quale non escono stenosi ma ancora rimane del residuo minzionale. Ora sono passati 3 mesi di pigenil la situazione non è MAI migliorata con alcuna terapia continuo ad andare in bagno tante volte soprattutto non ho una giornata normale da chissà quanto tempo. Ho provato a cambiare comportamento bevendo di più o non bevendo affatto restando completamente al digiuno anche per quasi due giorni consecutivi niente da fare continuo sempre ad avere la stessa frequenza di andare in bagno specie la notte e con le stesse difficoltà. Ultimamente sto anche notando dei deficit erettili, scomparsa di erezioni spontanee e mattutine, intorpidimenti vari lungo il pene e sensazione di legnosità/perdita di elasticità anche da flaccido. Preoccupato per fibrosi o fughe venose che rispecchiano i sintomi attuali ho prenotato una visita presso un noto neuro-uro-andrologo. Che ne pensate? Grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,mi sembra di capire che ha 21 anni...Mi alontanerei per un pò di tempo dal web e seguirei i consigli di un esperto andrologo,anche per non allenare la fantasia sua e dei colleghi.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori vi prego di aiutarmi. Ho eseguito nella giornata di ieri un ecocolordoppler penieno basale come richiesto dall'andrologo. Il referto è il seguente: tunica albuginea ispessita in particolar modo a destra in assenza allo stato di evidenti calcificazioni, evidenza alla radice del pene a sede dorsale destra di vaso venoso a pareti ispessite e flusso rallentato da possibili esiti tromboflebitici. Corpo spongioso uretrale di normale calibro con qualche piccolissimo deposito calcistico, per il resto corpi cavernosi penieni di normale calibro e struttura. Inutile dire che soffro di lievi deficit erettili e leggeri fastidi lungo l'asta. Premetto che non ho mai subito traumi significativi al pene e che soffro questa situazione dal mese di ottobre. Ho 22 anni e ho la prostatite da circa un annetto. Settimana prossima prenderò subito appuntamento con l'urologo nel frattempo spero in qualche vostro consiglio e commento sulla situazione. È reversibile la situazione al pene? Quanto è grave? So che sono risposte difficili da dare online ma spero che sappiate aiutarmi in qualche modo perlopiù con delucidazioni riguardo il problema. Grazie in anticipo.
Prostatite

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