Perplessità terapia farmacologica per reflusso acido

Buongiorno,
È da circa un anno che soffro di reflusso acido.
Nella mia vita mi era già capitato di accusare questo problema che però poi si risolveva dopo aver fatto attenzione all'alimentazione e assumendo un po' di gaviscon.
Circa 9 mesi fa, vedendo che il problema non si attenuava come in passato, mi sono recata da un gastroenterologo che mi ha prescritto una terapia di 5 mesi con pantoprazolo prima da 40mg per un mese e poi da 20mg per 4 mesi.
Alla fine dei 5 mesi mi sono recata nuovamente dal gastroenterologo dicendomi di continuare ancora per alcuni mesi.
Inoltre la sera prima di coricarmi mi ha dato bionacid da sciogliere in bocca.
Spaventata dall'effetto di questi farmaci assunti per lungo periodo ho deciso di mia spontanea volontà di eseguire un test di ricerca di helicobacter pilory nelle feci (risultato positivo).
Al che mi sono recata da un altro gastroenterologo che dopo avergli riferito del mio problema e della presenza di HP, mi ha visitato e mi ha dato un'altra terapia.
Pantoprazolo, motilex e ursobil.
Inoltre mi ha indicato una dieta da seguire.
Quando gli ho chiesto di una cura per HP mi è stato riferito che molte persone lo hanno e non sanno di averlo e che non era necessaria in questo momento la terapia antibiotica ma andando a fare questa terapia si sarebbe ripristinata la corretta funzionalità dello stomaco che avrebbe portato delle condizioni sfavorevoli alla sopravvivenza del batterio.
Vorrei chiedere secondo voi cosa ne pensate di questa terapia prescritta, fra l'altro senza effettuare un esame diagnostico che permetta di identificare problemi al fegato per il quale ho visto che l'ursobil è indicato?
Grazie in anticipo