Asc-h nel pap test possono provenire dall'utero?

Eccomi qui, questo è il secondo consulto che chiedo, dopo che il primo non ha ricevuto risposta e spero questa volta di ricevere aiuto...
Dopo un HPV test positivo e pap test con ASC-H e cellule endometriali in donna con età superiore a 45 anni (ne ho 46 da poco) sono stata sottoposta a colposcopia con curettage endocervicale, dal curettage c'è stato l'esito "lesione intraepiteliale di alto grado (CIN"/CIN3/CIS) in minute lamine di epitelio squamoso prive di rapporto con lo stroma", per questo mi hanno prenotato una conizzazione, da eseguire però dopo isteroscopia per via di quelle cellule endometriali nel pap test.

Ho eseguito una eco TV, la quale riporta utero normoconformato con ecostruttura omogenea in assenza di lezioni focali, con rima di 4 mm.
Tutto il resto normale.

Da notare che il pap test è stato eseguito al 9 giorno dall'inizio del ciclo, che durante il quale c'è stato sanguinamento all'atto di quello spazzolamento che fanno nel canale cervicale e ho sentito anche una piccola fitta nel profondo, che io sono ancora fertile e con ciclo regolarissimo di 27/28 giorni e senza alcun sintomo, che le cellule endometriali in questione non risultano alterate.

La dottoressa del centro screening insiste sulla isteroscopia, nonostante gli esiti della Eco TV, perchè a suo dire, anche le cellule ASC-H possono provenire dall'interno dell'utero.

Mi chiedo se è veramente possibile che cellule squamose atipiche provengano dall'utero, dato che l'epitelio squamoso si trova nell'esocervice e quello dell'utero mi risulta sia molto differente, inoltre ho già una diagnosi di CIN nell'endocervice.

Vi prego aiutatemi a capire se è vero l'affermazione della dottoressa e che l'isteroscopia è necessaria prima della conizzazione (che viene posticipata di due mesi per questo motivo, prolungando il mio strazio) o se magari non è urgente e si può eseguire dopo.
Infine, secondo lei, con l'isteroscopia non si vede la lesione che ho all'interno del canale cervicale e quindi non è utile per eseguire una conizzazione mirata ma solo per controllare l'interno dell'utero.

Spero di ricevere aiuto, grazie in anticipo.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Sono d'accordo sull'affermazione che le cellule squamose sono presenti soltanto sulla cervice uterina .
Se la COLPOSCOPIA non ha visualizzato la Giunzione squamo-colonnare (limite tra le cellule squamose e cellule endocervicali ) , perchè localizzata all'interno del canale cervicale , risulta importante lo studio del canale cervicale cioè una ENDOCERVICOSCOPIA , per determinare il limite alto della conizzazione .
Concordo che l'esito del PAP TEST non fa riferimento a cellule ghiandolari ( endocervicale e endometriali ) .
Da COLPOSCOPISTA dovrei confrontarmi con il Collega e comprendere il motivo di questo rinvio .
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dt. Blasi per la sua celere risposta, le rispondo in ordine:
la colposcopia riporta questo esito:
"COLPOSCOPIA: adeguata (giunzione squamo-colonnare visibile ). Zona di trasformazione di tipo 2, normale. Test di Shiller con captazione omogenea.
Vagina, vulva, perineo/ano: negativi"
Non è stata eseguita nessuna biopsia, ma è stato il curettage del canale che ha dato esito CIN2/CIN3 come sopra.
Ho chiesto alla dottoressa come mai se la GSC e la zona di trasformazione è visibile e negativa all'acido acetico, come si spiega questa lesione squamosa all'interno del canale, mi ha risposto che può darsi che la lesione era visibile ma gli è sfuggita oppure che io abbia all'interno del canale un "isola squamosa", e che non importa perchè l'indicazione è comunque una conizzazione.
Ho chiesto alla dottoressa se non esisteva un esame, magari durante l'isteroscopia, per mappare la lesione all'interno del canale, per poi eseguire una conizzazione mirata e mi ha risposto che questo esame non esiste. Ma io, grazie alla lettura dei suoi consulti, so che l'Endocervicoscopia esiste.
Allora forse mi conviene cambiare centro, o andare a pagamento da chi mi può fornire una diagnosi migliore e una conizzazione mirata?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Aggiungo che ho cercato nella zona strutture dove eseguire l'endocervicoscopia privatamente e non ne ho trovate. Sembra che non sia in uso dalle mie parti. Purtroppo Bari è talmente lontana...
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Milano : Istituto Nazionale Tumori e Istituto Europeo Oncologico

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Blasi,
purtroppo non mi posso permettere le tariffe dello IEO di Milano e un dottore, con molta esperienza e che effettua l'endocervicoscopia a Milano, il quale ho contattato telefonicamente per prenotare una visita, mi ha dissuaso dal intraprendere questa via, in quanto, a suo dire "con una diagnosi citologica e istologica di HSIL l'esame del canale cervicale non è indicato (perchè non vede in profondo) e l'unica via e quella della conizzazione diagnostica e magari già terapeutica" e che "se è vero che la lesione non ha una estensione esocervicale questo non è ritenuto un fatto negativo ma semmai positivo e che la lesione in questione è superficiale e che io, non avendo esiti di AGUS/AGC o displasie ghiandolari nel pap test o dal curettage ho la stessa possibilità di avere un adenocarcinoma endocervicale di una qualsiasi donna che cammina per strada"
Dall'altra parte il mio medico di famiglia ritiene controproducente cambiare centro, in quanto da un'altra parte potrebbero metterci anche di più per farmi la conizzazione e non è detto che siano più competenti delle attuali e potrei ritrovarmi "dalla padella alla brace".
Vi ho chiesto un consulto online per avere la conferma che la dottoressa che mi ha seguito finora mi abbia detto una "baggianata" sulla la questione delle cellule squamose che provengono dall'utero, non di certo perchè lei pensa che sia così, ma proprio per questo modo di alcuni medici (per fortuna non di tutti) di ritenere ogni paziente completamente ignorante in materia e "boccalona" e alla quale si può rifilare ogni storia che possa servire allo scopo di farle fare quello che si ritiene opportuno. Ma noi pazienti non siamo tutte uguali, io invidio quelle donne che al posto mio si sono fidate a occhi chiusi di ciò che vi è stato detto, e hanno aspettato con calma e tranquillità tutto l'iter di biopsia - conizzazione - istologico - eventuale seconda conizzazione - e non oso immaginare altro...mentre io ho già studiato due manuali di colposcopia per medici, diverso materiale universitario sulla citologia e il pap test e centinaia di consulti online.
Le assicuro che vorrei non farlo, ma non posso farci nulla, è la mia natura.
Da quando ho avuto questa diagnosi, in questi termini, col dubbio di essere seguita con superficialità e sufficienza, sono piombata in una profonda crisi e questo senso di incertezza e impotenza e l'ansia e lo sconforto sta avendo effetti deleteri per quanto riguarda il mio sistema immunitario, ho già la bocca piena di afte, ho dolori sparsi, che mi vengono quando sto male psicologicamente perchè sono altamente autosuggestiva e non oso immaginare che cosa sta succedendo nelle "parti basse", l'HPV starà facendo festa laggiù...
Proverò di fare un altra colposcopia da un altra parte per avere una seconda opinione, lo faccio solo per un mio bisogno psicologico e senza riporvi speranze. di sorta, e poi, non mi resta che attendere, sperando di arrivare in fondo non troppo a pezzi.
Scusatemi questo sfogo, grazie di nuovo per avermi risposto.
Le auguro ogni bene.
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