Emicrania senz''aura aumento

Ho 57 anni. Ho avuto l'ultimo ciclo mestruale 1 anno e mezzo fa. Sin da adolescente ho sofferto di mal di testa che ho sempre definito ormonali perché in prossimità del ciclo, una volta al mese per circa 3 giorni consecutivi e dunque per 40 anni. Ho avuto 4 figli e il mal di testa scompariva del tutto durante le mie 4 gravidanze. Per cui non aspettavo altro che di andare in menopausa per veder scomparire i miei mal di testa di cui ero veramente stufa. Ed invece sorpresa !! da circa 2 anni i miei mal di testa sono aumentati progressivamente e nonostante le menopausa la situazione e' peggiorata. Nell'ultimo anno li ho avuti 2 volte al mese per 3 giorni consecutivi. Negli ultimi 2 mesi anche per 4 giorni, poi l'ultimo attacco il 27 Aprile e' stato molto forte per ben 4 giorni e non si alleviava nemmeno con i soliti triptani che in precedenza mi aiutavano a tamponare. Inoltre la novità e ' che questo ultimo attacco mi ha lasciato da una settimana tutta la parte sopra l'occhio destro indolenzita e dolorante, se poi faccio un minimo sforzo risento le fitte del mal di testa. Penso che il mio mal di testa sia una emicrania senza aura( perché leggendo i vostri articoli corrisponde esattamente alle vostre descrizioni, dolore persistente sopra all'occhio destro, oppressivo per una durata di circa 80 ore. Mi peggiora se sto sdraiata, mi si presenta di solito al mattino e nonostante i miei innumerevoli diari alimentari e di abitudini, non trovo nessuna costante. Ho fatto anche una lastra da dove si evince una leggera sinusite, ma a detta del medico non giustificante. Ho anche prenotato per il prossimo mese una visita neurologica, ma sinceramente sono ormai disillusa sulle visite e i consulti specialistici. Vi prego datemi un consiglio , sono veramente avvilita. Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

esistono dati contrastanti sull'emicrania in menopausa. Secondo alcune statistiche chi ha sofferto di emicrania mestruale (il Suo caso) potrebbe avere un peggioramento durante la menopausa sia come frequenza degli attacchi che come intensità. In un lavoro del 2006 che comprendeva sei studi sull'emicrania in menopausa in donne emicraniche i dati sono approssimativamente questi, 8-65% miglioramento, 25-70% nessuna variazione, 9-40% peggioramento.
Comunque faccia la visita neurologica e consideri che è possibile pensare ad una terapia di prevenzione, qualora non ci siano controindicazioni.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Nel ringraziarla della sua risposta mi permetto di chiederle degli approfondimenti:
1) che tipo di cura preventiva pensa? Per caso del tipo di betabloccanti? Oppure cosa? Quali controindicazioni avrebbero?
2) il fatto che nell'ultimo attacco mi sia rimasta la parte dolorante (soprattutto agli sforzi e non al tatto) secondo lei è una conseguenza del dolore o potrebbe essere una traccia per trovare invece la causa?
3) fare una TAC potrebbe essere risolutiva? (Per me sarebbe un sacrificio perché non amo tali esami e svengo regolarmente durante tali accertamenti)
4) dalla sua esperienza ci sono state donne che anche anni dopo la menopausa hanno avuto una regressione del mal di testa? Voglio dire, potrebbe essere ancora presto dire che con la menopausa non mi passerà ? Allora perché durante le gravidanze mi scompariva? Cosa può significare ciò?
5) Mi sveglio molto spesso con il mal di testa, poi spesso dopo la colazione mi passa mentre quando non mi passa sono guai per me perché dura non meno di 80 ore. Mio marito dice che potrebbe essere che dormo tutta la notte prona con ovviamente il collo girato da una parte. Ma non riesco a dormire in altro modo.
6) Il magnesio potrebbe aiutare?
7) assumo una dose media di triptani di circa 5 al mese (maxalt) ormai da 10 anni, sono una dose eccessiva?
Mi scusi se approfitto ma non voglio andare in depressione e voglio mantenere il mio carattere gioioso, ma se non trovo una soluzione penso che vinca il mal di testa e mi trasformi il carattere!! La ringrazio anticipatamente per tutto quello che potrà dirmi.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

le domande sono numerose, ci provo per quanto possibile.
I farmaci di prevenzione sono molteplici e appartenenti a diverse classi farmacologiche di cui i betabloccanti sono solo una di queste e non la più utilizzata.
La scelta la deve fare il neurologo in base all'anamnesi e alla visita e così pure per eventuali controindicazioni che non vuol dire effetti collaterali (spesso c'è confusione tra i due termini).
Anche gli esami diagnostici li prescrive in modo mirato il neurologo dopo la visita, comunque tra gli esami di neuroimaging per il Suo problema sarebbe più indicato la RM e non la TC, sempre se lo specialista voglia indagare ulteriormente ma spesso non è necessario.
Sì, nella mia esperienza ho avuto molti casi di miglioramento con la menopausa, le ho pure inviato dei dati ufficiali.
La postura prolungata potrebbe essere un fattore favorente.
Sul magnesio non posso dire nulla in quanto non abbiamo una diagnosi precisa, a volte aiuta, ma non faccia autoprescrizione.
Cinque triptani al mese non rappresentano una dose tale da cronicizzare il problema. Ma, Le ripeto, la soluzione migliore sarebbe la terapia di prevenzione, qualora possibile, che molto spesso da risultati brillanti.
Una domanda, la notte russa? Lo chieda a Suo marito.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore per la sua articolata risposta, che debbo dire non è così usuale avere qui in questa rubrica, spesso le risposte sono molto frettolose e eccessivamente generiche tanto da essere completamente inutili. Dunque la ringrazio in modo particolare.
Non russo affatto,(confermato da mio marito,) anzi anche un solo lieve rumore mi disturba il sonno. Vorrei solo puntualizzare che il chiarimento al punto 4 che le avevo chiesto era se ci sono miglioramenti in menopausa anche dopo qualche anno, cioe' chiarisco e' possibile che debba trascorrere anche qualche anno dopo la menopausa prima che avvenga un miglioramento? Oppure se non avviene subito non avverra' mai?
Allora rimango nella speranza di questa cura preventiva e Qualunque informazione voglia aggiungere o consiglio saranno senz'altro graditi
Grazie e mi scusi per la prolissità.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

certamente è ancora statisticamente possibile un miglioramento, non perda la speranza. Le avevo fatto la domanda sul russare perchè, a volte, sarebbe utile ricercare eventuali apnee nel sonno che possono causare cefalea.
La visita neurologica è preferibile effettuarla possibilmente presso un collega esperto in cefalee.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille e se avrò qualche dubbio dopo la visita neurologica mi permetterò di riscriverle, anche solo per dire l'esito. Buona domenica sera!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

leggerò volentieri, resto a disposizione.

Buona serata anche a Lei
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