Effetti collaterali del keppra, cosa fare?

Salve, sto scrivendo qui del mio problema perché mi trovo in una situazione molto delicata, non so cosa fare ed i pareri neurologici che finora ho sentito sono contrastanti fra loro, avrei davvero bisogno di aiuto.

È tutto iniziato poco più di un mese fa, ho avuto più di un attacco di panico e due notti insonni, ma inizialmente ho pensato fossero fini a sé stessi e che magari poteva essere solo stress, dopodiché per un'intera settimana ho avuto nausea e diarrea (con conseguente dimagrimento), attacchi di panico, tremori, tachicardia, senso di stordimento, difficoltà nel parlare (come se mi stancassi appena aprissi la bocca).

Insieme a questi sintomi fisici mi sono venuti sintomi psicologici (depressione, idee suicidarie, un fortissimo senso di confusione ed estraneazione da sé stessi, sentivo di non essere più in me ed era una sensazione orribile).

Ho abbassato la pasticca (Keppra) da 2500mg giornalieri a 2000mg (ho preso da sola questa iniziativa perché il mio neurologo non rispondeva e io stavo malissimo) e sono passata dal farmaco generico al farmaco originale (sotto consiglio questa volta del neurologo).

Dopo aver abbassato il farmaco ho notato un lieve miglioramento ma ancora sussistevano molti dei sintomi descritti sopra.

Il neurologo mi ha prescritto un'elettroencefalogramma, un'analisi psichiatrica e un'analisi del dosaggio del Levetiracetam (premetto che il neurologo ha affermato siano effetti collaterali del Keppra).

Dall'elettroencefalogramma non risulta niente di aggravato rispetto a quelli già fatti in precedenza, la psichiatra ha detto che non ho nulla di patologico e mi ha consigliato di sospendere il Keppra, mentre l'analisi del dosaggio del medicinale non riporta valori fiori dal range.

Ho ulteriormente abbassato la pasticca (ovviamente ho aspettato più di due settimane, so che bisogna agire con cautela con questi farmaci) e abbassando da 2000mg a 1500mg giornalieri, il miglioramento è ancora più visibile (ultimamente però mi stanno prendendo giramenti di testa durante la notte, non so perché).

Adesso I miei sintomi sono: tachicardia, mal di testa, giramenti di testa, depressione (non sento che è uguale a prima ma la sento più lieve), pensieri suicidari sono diminuiti davvero moltissimo.

Premetto che sia la depressione sia i pensieri suicidari non derivano da me, li sento completamente esterni, tant'è che appena sono iniziati mi sono spaventata perché non li sentivo miei e non capivo il perché stessi così.

Un neurologo mi ha detto di abbassare ancora di più il Keppra e vedere come va, un altro mi ha detto di iniziare con il "Lamictal" insieme al "rivotril" ed al "daparox", io onestamente non so come muovermi, perché anche se sto meglio rispetto a prima, non sto bene lo stesso e vorrei tornare a star meglio come prima che apparissero tutti questi sintomi.

Mi spiace per il messaggio molto lungo, spero mi possiate dare una mano, lo apprezzerei davvero moltissimo.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Ragazza,

dovrei porLe delle domande.
Ha sicuramente una diagnosi di epilessia, quale la forma precisa?
Da quanto tempo assume il keppra?
Dopo quanto tempo dall’inizio della terapia si è manifestata la sintomatologia descritta? Si è mai verificata, anche parzialmente, in precedenza prima dell’assunzione del farmaco? È seguita da un epilettologo?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, la ringrazia tantissimo per la celere risposta.
La mia forma di epilessia dovrebbe essere la sindrome di Janz (dico "dovrebbe" perché il neurologo che mi segue non mi ha dato la certezza assoluta, mentre un altro neurologo che ho sentito mi ha subito detto che la sindrome è quella, però solamente sentendo i sintomi e nemmeno guardando un EEG).
Il Keppra lo prendo da più di anno e questi sintomi sono iniziati da poco più di un mese, prima di questo mese avvertivo solamente irritabilità e, delle volte, forte malumore, ma li attribuivo a cose che accadevano nella mia vita, a mio pensiero.
Prima del famarco accusavo solamente degli attacchi di ansia, essendo di mio una persona molto ansiosa, però finora non mi sono mai sentita come mi sono sentita questo mese e tuttora.
Non sono seguita da un epittologo.
La ringrazio Dottore per la sua disponibilità,
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Ragazza,

se la riduzione del farmaco ha portato a dei miglioramenti è possibile che questo sia la causa scatenante che si innesca in un soggetto già predisposto all’ansia.
Le posso consigliare di rivolgersi ad uno specialista del settore, un epilettologo, per l’esperienza che ha in materia.
È comunque possibile sostituire il farmaco ma questo va fatto con molta gradualità e sotto controllo dello specialista.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

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