Mioclonia
Salve dottori.
Oggi pomeriggio volevo addormentarmi perché veramente stanco, ma non riuscivo.
Avevo degli sbalzi per tutto il corpo, ma non ci ho fatto caso.
Stasera volevo addormentarmi, ma ho avvertito di nuovo questi sbalzi, cosi ho scoperto che si trattava di mioclonia.
Sono un ragazzo sportivo, ma molto ansioso.
Ho perso il ritmo del sonno da quando è iniziata la scuola (vado a dormire alle 3) e a scuola ci sono anche delle persone che cercano ogni volta di prendermi in giro in pubblico, e questo mi crea molto sconforto.
Mi pare inutile specificare che all’ansia già presente se ne è aggiunta altra, avendo visto le cause patologiche della mioclonia, ovvero SLA, Alzheimer, Parkinson e via dicendo.
Ho letto che potrebbe essere anche una questione di elettroliti nei muscoli per cui bisognerebbe bere e prendere vitamine contenenti calcio e magnesio, è vero?
È normale che oltre all’intero corpo, soffra anche la testa di questa cosa?
Non fumo, bevo (a volte).
Grazie per aver letto il mio consulto e vi ringrazio in anticipo, per la sicuramente soddisfacente risposta.
Oggi pomeriggio volevo addormentarmi perché veramente stanco, ma non riuscivo.
Avevo degli sbalzi per tutto il corpo, ma non ci ho fatto caso.
Stasera volevo addormentarmi, ma ho avvertito di nuovo questi sbalzi, cosi ho scoperto che si trattava di mioclonia.
Sono un ragazzo sportivo, ma molto ansioso.
Ho perso il ritmo del sonno da quando è iniziata la scuola (vado a dormire alle 3) e a scuola ci sono anche delle persone che cercano ogni volta di prendermi in giro in pubblico, e questo mi crea molto sconforto.
Mi pare inutile specificare che all’ansia già presente se ne è aggiunta altra, avendo visto le cause patologiche della mioclonia, ovvero SLA, Alzheimer, Parkinson e via dicendo.
Ho letto che potrebbe essere anche una questione di elettroliti nei muscoli per cui bisognerebbe bere e prendere vitamine contenenti calcio e magnesio, è vero?
È normale che oltre all’intero corpo, soffra anche la testa di questa cosa?
Non fumo, bevo (a volte).
Grazie per aver letto il mio consulto e vi ringrazio in anticipo, per la sicuramente soddisfacente risposta.
Gentile Ragazzo,
se queste manifestazioni si verificano soltanto durante l’addormentamento è possibile che si tratti delle cosiddette "scosse ipnagogiche" a causa sconosciuta ma favorite da significativa componente ansiosa.
Lasci stare Alzheimer, sla e Parkinson.
In tal senso non vedo motivi di preoccupazione, tuttavia se persistono nel tempo e diventano molto frequenti si rivolga al medico curante o ad un neurologo esperto in disturbi del sonno.
Cordiali saluti
se queste manifestazioni si verificano soltanto durante l’addormentamento è possibile che si tratti delle cosiddette "scosse ipnagogiche" a causa sconosciuta ma favorite da significativa componente ansiosa.
Lasci stare Alzheimer, sla e Parkinson.
In tal senso non vedo motivi di preoccupazione, tuttavia se persistono nel tempo e diventano molto frequenti si rivolga al medico curante o ad un neurologo esperto in disturbi del sonno.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Salve dottore,
la ringrazio per la risposta. Oggi sto notando che mi capita anche di giorno, sarà per il fatto che non ho dormito la notte?
Sono andato dal dottore, mi ha prescritto Doxepin Neurax 30 ml.
Cordiali saluti
la ringrazio per la risposta. Oggi sto notando che mi capita anche di giorno, sarà per il fatto che non ho dormito la notte?
Sono andato dal dottore, mi ha prescritto Doxepin Neurax 30 ml.
Cordiali saluti
Teoricamente possono essere favorite dalla privazione di sonno ma se dovessero persistere si rivolga ad un neurologo.
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 16/09/2022.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Malattia di Alzheimer
L'Alzheimer è una malattia degenerativa che colpisce il cervello in modo progressivo e irreversibile. Scopri sintomi, cause, fattori di rischio e prevenzione.