Parere su possibile diagnosi x alzheimer

Buonasera dottore,
quest estate mio padre ha avuto vari problemi e tra tutte le visite fatte è stato sottoposto ad una risonanza magnetica la cui conclusione è stata la seguente: petecchie ipossico-ischemiche di recente insorgenza nel centro sezionale dx in paziente con moderata atrofia cerebrale cortico sottocorticale ed estesa cefalopatia sottocorticale su base ipossica, esiti ipossici stabilizzati silviani superficiali a sinistra.
Sulla base di ciò gli è stato diagnosticato un principio di alzheimer.

È verosimile una conclusione del genere?

Inoltre, nel momento in cui mio padre si è sottoposto a suddetta risonanza era in uno stato oggettivamente confuso e debilitato dovuto anche ad uno scompenso elettrolitico serio rientrato con una giusta terapia di calcio, magnesio e potassio.

Al momento mio padre sembra tornato come sempre e quindi mi chiedevo se ripetesse RM ora il risultato sarebbe lo stesso di agosto?

Grazie, sperando di essere riuscita a farmi capire.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

sulla base del solo reperto RM non è possibile fare diagnosi di Alzheimer, nemmeno di uno stadio iniziale.
Alla RM encefalica è stato riscontrato un duplice problema, una sofferenza di alcuni gruppi di cellule nervose (neuroni) e un deficit di ossigenazione cerebrale.
Questo non autorizza una diagnosi di demenza di Alzheimer.
Se Suo padre (età?) ha disturbi della memoria o di cognitività è indicato effettuare dei test neuropsicologici, se dal punto di vista cognitivo, invece, non ha al momento problemi può non fare ulteriori accertamenti e iniziare una terapia "vascolare" e ed eventuali farmaci adiuvanti che agiscano sul sistema nervoso centrale.

"se ripetesse RM ora il risultato sarebbe lo stesso di agosto?" sicuramente sì in quanto le alterazioni riscontrate non vanno incontro a remissione ma possono rimanere asintomatiche
La cosa più importante è che Suo padre sia tornato quello di prima, ovviamente una terapia è indicata qualora non stia assumendo nessun farmaco.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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