Difficoltà a camminare dopo TIA

Buonasera, vi contatto per avere delucidazioni poiché mia mamma ad aprile ha avuto un TIA causato da ipertensione, ma ad oggi presenta difficoltà motorie agli arti inferiori.
Per spiegare meglio: cammina, ma molto lentamente, alla fine della passeggiata è come se avesse le "pile scariche", ed alcuni giorni è traballante.

La neurologa, il suo medico curante e il suo psichiatra (prendeva l'antidepressivo da tanti anni e dopo essere stata male ha iniziato i colloqui) hanno valutato i referti di tac alla testa ed eco alle carotidi hanno stabilito senza dubbi che si tratta di TIA e che non lascia danni.

Premetto che mia mamma ora è giù di morale e non è molto collaborativa, ma chiedo per conferma se effettivamente un episodio di questo genere può avere una ripresa così lenta, dal momento che non le hanno neppure consigliato riabilitazione e le hanno detto che è sufficiente fare un'ora di passeggiata al giorno.

Inoltre vorrei chiedere consiglio su come gestire questi episodi di barcollamento se le dovessero capitare mentre è fuori casa.

Al momento è sotto controllo in tutto e per tutto dal punto di vista farmacologico, ed alimentare anche se è molto provata da questa situazione e di certo lo stress non aiuta.
Vi ringrazio per la disponibilità
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Dr. Lucio Marinelli Neurologo 173 6
Buongiorno, tipicamente gli attacchi ischemici transitori (TIA) determinano una sintomatologia neurologica focale (es. deficit di forza, difficoltà a parlare, alterazioni della sensibilità) di durata molto ridotta (di solito un'ora o meno) e senza lasciare esiti né sul piano clinica né alla neuroimmagini. Da quanto scrive i disturbi durano da aprile, per cui sicuramente non sono dovuti al TIA. Potrebbe avere un ruolo il quadro depressivo che riporta, oppure effetti collaterali dei farmaci assunti, o altre condizioni concomitanti non necessariamente neurologiche.

Lucio Marinelli
www.elettromiografia.net