Assunzione o meno di farmaci. Desiderio di maternita’

Salve sono una donna di 44 anni. Soffro di ansia generalizzata, doc e fobie. Il mio percorso di psicoterapia e’ iniziato 3 anni fa per motivi apparentemente banali. Non mi sentivo depressa solo molto irrequieta. All epoca assumevo gocce di en. Le assumevo da 17 anni a dosaggi molto alti( 80 gocce al di negli ultimi tempi). Mi e’ stata imposta la sospensione ( scalando) . Si e’ scatenato un vero e proprio inferno ( oltre alla crisi di astinenza che ho inevitabilmente vissuto)Mi e’ stato spiegato che le en avevano sopito le mie emozioni, mascherato una fortissima depressione. Dopo la sospensione ho cominciato a ricordare episodi della mia infanzia e adolescenza che avevo rimosso e che mi avevano indotto a prendere il farmaco . La mia infanzia e adolescenza sono state segnate da violenze domestiche continue. La mia depressione risale alla primissima infanzia. Ho vissuto in un clima di terrore fino ai 18 anni( anno della separazione dei miei). Anche se poi ho continuato a subire altre violenze psicologiche. Da bambina e ragazza mi furono negate le cure per cui le en furono un ancora di salvezza che ad oggi credo mi abbiano salvato la vita. 3 anni fa dunque ho iniziato un percorso di psicoterapia in cui ho assunto prozac e lyrica x 6 mesi. Interrotti perche’ ingrassai ma anche perche’ pensavo di farcela con la psicoterapia. Non andava. Stavo male. Depressione, doc, e fobie di morte , malattie e paura di ferirmi . Tuttavia la sospensione da en ha suscitato anche un risveglio di emozioni positive ( Amore verso mia madre e i miei fratelli, e un inaspettato fortissimo desiderio di maternita’) Mi fu detto che potevo tornare a poche gocce di en ma questa risoluzione non mi convinse. Persi fiducia nello psicoterapeuta ma le en le assunsi. L ansia mi toglieva il respiro. Poi, dopo una visita da un neurologo sono state sostituite da alprazig (10-15 gocce 3 volte al di). Ho cambiato psicoterapeuta. Le cose pero’ peggiorano sempre piu. Le fobie invalidano la mia vita. Ad es. ero una sportiva. Correvo sul tapis roulant ogni giorno. Non lo faccio piu. Ho paura di cadere e morire, di ferirmi con cose affilate o addirittura di impazzire e ferirmi di proposito. La dottoressa mi ha consigliato di rivolgermi ad uno psichiatra affinche possa darmi dei farmaci per riprendere fiato . Ma io sono affranta. Sono frenata. La vita mi ha tolto tutto. Non mi sono realizzata ( ero brillante negli studi ma le fobie mi impedivano di recarmi all universita’). Non sono diventata mamma. So che a 44 anni non e’ facile. Tuttavia ci spero ancora. Anche mio marito mi ha chiesto di rinunciare ai tentativi per una maternita’ e di assumere farmaci per superare questo momento. Avessi tempo lo avrei fatto senza batter ciglio, quello che chiedo e’ se esistono dei farmaci che possano aiutarmi a superare questo momento, che mi ridiano un po di riposo mentale e che siano compatibili con una gravidanza. Mi scuso per la lunghezza del mio scritto e ringrazio in anticipo per l aiuto che ricevero’.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
E' possibile considerare delle terapie nel corso della gravidanza che certamente non possono essere costituite da benzodiazepine che, comunque non sono indicate in gravidanza, ed altri farmaci per cui è nota la teratogenicità per cui ne è vietato l'uso in donne fertili ed attive sessualmente.

Può discutere con uno psichiatra dal vivo per queste opzioni anche in virtù della condizione psichiatrica che sta vivendo per considerare le opzioni terapeutiche possibili.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie dottore. Mi lascia perplessa. Quando sono andata dal neurologo che mi ha sostituito le en con l aprazig ovviamente ho esposto tutte le mie paure in merito ai farmaci in gravidanza. La sua risposta e’ stata che l alprazig puo anche essere assunto in gravidanza. Non le nascondo che la cosa mi ha lasciata interdetta. Ad ogni modo penso che la mia psicoterapeuta nel prospettarmi un aiuto x superare questo momento si riferisse ad un farmaco tipo il prozac poiche’ davvero ne le en ne l alprazig mi danno alcun sollievo. Faro’ come dice lei. Chiedero’ allo psichiatra . Davo per scontato che nulla si potesse assumere in gravidanza. Il mio combattimento era tra il rinunciare del tutto al mio sogno o cercare di stringere i denti e andare avanti pur sapendo che una gravidanza alla mia eta e in una condizione di stress e ansia cosi elevata e’ davvero una cosa improbabile. Mi ha dato una speranza.
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