Insonnia post-rottura: lettura del telefono dell'ex e rimorsi?

Buonasera, scrivo perché soffro d’insonnia da settimane, sveglio e ripenso alla notte in cui ho letto il telefono della mia ex fidanzata e collega (relazione di sei mesi io 29 lei 24 anni) Eravamo tornati da 3 giorni insieme dopo che mi aveva lasciato una settimana prima per un suo momento di malessere personale figlio dei cambiamenti nella sua vita (cambio di università e facoltà perdendo i 23 esami dati in fisica, trasloco lascia la casa della madre per andare a vivere da sola perché la madre voleva prendere una casa di proprietà molto piccola) e non riusciva a suo dire a darmi l amore che meritavo.
Amici, la mia famiglia e le conoscenze comuni mi sconsigliavano questa persona per la sua instabilità (anche la madre di lei quella mattina che mi lasciò perché stava male).
Io pensavo ci fossero anche ripensamenti sui sentimenti e per avere delle certezze e conferme avendo paura di riperderla.
Ho aperto il suo telefono mentre dormivamo insieme (impulsivamente non premeditandolo).
Trovo delle chiamate fatte 2 mesi prima alla persona che amava prima di me che non contraccambiava,
fatte in modo stupido insieme a un amico in comune fatte dal telefono di lui confessandolo all amica di sentirsi in colpa facendosi schifo nei miei confronti aggiungendo che era stato un errore.
Ma non me lo disse nonostante il giorno dopo quella sera chiedevo spiegazioni su un suo atteggiamento strano.

Dopo questi messaggi mi chiudo a leggere se lei in passato avesse tradito vedendo il suo telefono per ore senza trovare altro di negativo su di noi ed anche cose belle che scriveva nella settimana che mi aveva lasciato scrivendo nelle note che ero un pezzo di lei e non riusciva a stare senza di me preoccupandosi che potessi andare avanti.
Il giorno dopo letto il telefono vado a casa sua come sempre il Lunedì e nota in me un malessere, alla settima volta preoccupandosi del mio stato d animo in cui negavo di non avere nulla.
faccio delle domande su quella sera sperando me lo confessasse, lei capisce che le ho visto il telefono e scoppia a piangere dicendo che le ho spezzato la fiducia perché non se lo aspettava lasciandomi nuovamente.
lei l aveva subito in passato e fu un trauma che mi raccontò ma non me lo ricordai sul momento) io mi sono scusato per il gesto ma chiedevo spiegazioni.
Passate tre settimane senza sentirci né vederci privatamente ma solo per lavoro.
Le consegno una lettera scritta a mano di 10 pagine dove le spiego dove nasce il gesto.
la delusione di quello che aveva fatto, ricordandole tutte le esperienze e progetti fatti insieme.
Lei dopo aver letto la lettera, 2 giorni dopo ribadisce il bene che prova per me, che non voleva che continuassi a soffrire per lei e che entrambi non siamo stati la versione migliore di noi stessi e che usa la testa e poi il cuore dicendomi che aveva pensato ad ignorare ma la testa l avrebbe fatta tornare alla realtà che non si sarebbe fidata.
Mi tornano in mente le frasi che diceva di voler stare insieme ad oltranza la sera prima e le sue scuse.
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
capisco che lei si trovi in un periodo di grande sofferenza, anche perché il dolore dell'abbandono non può farle ignorare i marcati segnali di instabilità della sua ragazza.
Lei ha fatto certamente male a leggerle il telefono (questa è un'intrusione nella privacy), ma la reazione della sua ragazza sembra quella di chi è colpevole e vuole continuare ad esserlo: "lei capisce che le ho visto il telefono e scoppia a piangere dicendo che le ho spezzato la fiducia perché non se lo aspettava".
Vede, caro utente, non si riflette mai abbastanza sul fatto che la maggior parte delle perone può lasciare il proprio telefono in mano a chiunque; a maggior ragione può affidarlo alla persona che ama.
Che la persona amata legga il nostro telefono di nascosto può certamente ferirci, farci sentire non rispettati e non stimati. Tuttavia non scoppiamo in lacrime e non sentiamo che è stata tradita la nostra fiducia, se non nelle circostanze in cui siamo stati noi a tradire la fiducia dell'altro e il telefono ne è la prova.
Allo stato attuale delle cose, valuti attentamente se le sembra che la sua ragazza possa garantirle la stabilità necessaria per una relazione: ha lasciato la facoltà che frequentava da anni; ha lasciato la madre quando comprava casa e forse aveva più che mai bisogno della figlia; ha lasciato lei che ci scrive ben due volte.
Se riterrà che questi segni di instabilità, che in tanti le hanno fatto notare, siano tollerabili, meglio ancora possano essere "guariti", proponga alla ragazza di accedere ad una consulenza di coppia, unico strumento per riaprire un dialogo costruttivo tra di voi.
Ci tenga al corrente; auguri.

Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

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