Interruzione volontaria di gravidanza : come comportarsi

Buongiorno,
in seguito ad una gravidanza indesiderata (rapporto non protetto con il proprio partner) mia figlia, che ha 23 anni, ha deciso di sottoporsi ad un'interruzione di gravidanza volontaria perche' non vuole tenere il bambino.. Premetto che si è sottoposta a visita ginecologica, ha concordato la data e le modalita' dell'aborto con la specialista e tutto questo in piena libertà senza subire alcun condizionamento da parte della sua famiglia. L'intervento si svolgerà tra due settimane e tutto questo apparentemente sembra non riguardarla, dice di non vedere l'ora di "liberarsi di questo peso" e sostiene di "odiare la vita che cresce dentro di lei". E continua la sua vita apparentemente imperturbabile nonostante sia attualmente alla 6a settimana di gravidanza.
Detto questo volevo chiedervi come dovrei comportarmi per garantirle uno stress emotivo minore possibile e per tutelare la sua salute psicofisica.
Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
soliatmente l'interruzione volontaria di gravidanza viene preceduta ed affiancata da almeno due colloqui psicologici, dallo psicologo dell'ospedale,il quale avrà gli strumenti per aiutare sua figlia nell'eleborazione di quanto sta per fare.
legga, de desidera, questo mio articolo, tratta proprio i questiti da lei posti.

http://www.valeriarandone.it/home/articoli/140-aborto-e-sessualita-sindrome-post-abortiva
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"come dovrei comportarmi per garantirle uno stress emotivo minore possibile e per tutelare la sua salute psicofisica"

Gentile signora, ha provato a chiedere a Sua figlia di che cosa ha bisogno?
Fermo restando che la gravidanza e l'interruzione della gravidanza sono comunque eventi stressanti, Le suggerirei di cercare il più possibile di sintonizzarsi sulle richieste e i bisogni di Sua figlia.

Lei come si sente rispetto la decisione presa da Sua figlia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le Vostre risposte.

Dr. Pileci, io provo un gran dolore dentro di me, amo profondamente mia figlia ma non riesco a concepire l'idea di uccidere una vita. So cosa significa portare a termine una gravidanza, desiderare e amare un figlio. E so anche cosa significa perderlo : ho avuto in passato un aborto per cause naturali. In sostanza dentro di me disapprovo profondamente la sua scelta al punto da non riuscire piu' a dormire la notte, provando anche un rimorso di coscienza continuo. Nonostante questo non do a vedere i miei sentimenti e cerco di supportarla e aiutarla nella sua scelta : la accompagno dai medici, ci parlo al suo posto e le prendo anche gli appuntamenti necessari visto che lei sembra disinteressarsi totalmente alla questione. (delega a me le prenotazioni : "oggi non ho tempo, vai tu da sola in ospedale"). Cio' che mi perplime è appunto il fatto che lei ne parli come di un intervento di routine, come se dovesse andare dal dentista per una otturazione. E del bambino ha saputo solo dirmi che "già odia questa cosa che cresce dentro di lei".
Ho letto diversi articoli sull'aborto volontario, sulle conseguenze che puo' portare a livello psicologico e sono molto preoccupata. E non so come muovermi, cosa dirle, come comportarmi con lei.
La dottoressa che l'ha visitata e ha constatato la gravidanza ha capito subito che mia figlia non si rende conto della situazione. Sembra vivere tutto questo lontano dalla realta' e in attesa del giorno fatidico la sua vita procede normalmente come se nulla fosse, quando la mia invece è assolutamente sconvolta.
Mia figlia vuole solo che tutto passi in fretta, è infastidita dal tempo di attesa prima dell'intervento e avrebbe preferito farlo subito, dice "di avere paura di aver rimorsi nel frattempo", perche' lei questa gravidanza dice di non volerla. Io le ho detto che nel caso avesse deciso di tenere il bambino le avrei dato tutto il supporto per poterlo accudire ma lei mi ha accusata addirittura di volerle portare via il suo bambino e tenerlo per me ed il mio compagno. Purtroppo ha questo tipo di reazioni che sembrano non avere un senso.
Che cosa mi consiglia di fare ? Sarebbe sbagliato vero tentare di condizionarla e di influenzare la sua scelta ? Non mi rimane altro che rispettare la sua libertà e la sua decisione ? Grazie
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
<<< la accompagno dai medici, ci parlo al suo posto e le prendo anche gli appuntamenti necessari visto che lei sembra disinteressarsi totalmente alla questione. (delega a me le prenotazioni : "oggi non ho tempo, vai tu da sola in ospedale").>>>

Delegando tutto a lei, persiste nel negare la situazione. Forse sua figlia non si rende conto di quello che le è accaduto e di ciò che le accadrà interrompendo la la gravidanza. Secondo me fa bene a starle vicino pur non approvando la sua scelta, ma non dovrebbe sostituirsi a lei nell'affrontare la cosa.

Questa è una scelta da fare in piena consapevolezza. Sua figlia non ha parlato con nessuno psicologo?

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

[#5]
dopo
Utente
Utente
No, mia figlia non ha parlato con nessuno psicologo per il momento e non sembra intenzionata a volerlo fare...L'unica che sembra vivere male questa situazione sono io : ci perdo il sonno, l'appetito, insomma è una cosa che mi sconvolge. Cio' che piu' mi destabilizza è il fatto che mi sento complice della sua scelta, ma che altro dovrei fare se non accettare la sua decisione ?
Lei è quella di sempre invece, si comporta come se non fosse successo niente. E le sue preoccupazioni quotidiane continuano ad essere quelle piu' futili.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, comprendo quello che sta provando e mi dispiace per questa dolorosa situazione, ma chiaramente non è complice perché non può decidere al posto di Sua figlia. Lei può solo starle accanto come può.

Sarebbe sbagliato tentare di condizionarla, ma sarebbe sensato provare a capire quanto Sua figlia abbia consapevolezza della situazione. In accordo con la Collega Ferretti, ipotizzo anch'io che non ci sia molta consapevolezza della situazione, nè delle conseguenze.

Non é giusto giudicare una scelta difficile come quella che purtroppo deve prendere, o ha già preso Sua figlia, che è molto giovane e immagino abbia altri progetti in questo momento che non la maternità, ma è un diritto e un dovere arrivare alla decisione avendo piena consapevolezza e assumendosene tutti i rischi e le responsabilità. E sapendo bene che indietro non si torna.

Quindi più che influenzare, sarebbe necessario far emergere emozioni e pensieri di Sua figlia in merito e se questo percorso lo facesse con una persona competente e non coinvolta come un professionista sarebbe la cosa migliore

Saluti,
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