Ansia e separazione matrimoniale

Premessa: il consulto è per me, non per mia moglie. Soffre di depressione, fobie, ansia e attacchi di panico, per oltre due anni con sedute (a richiesta) col psichiatra e curata con Lexotan e Dropaxin. Da oltre un anno non prende più medicinali e nessuna visita dal psichiatra (le ultime due volte segretamente, scoperta solo dalle ricevute): si è autosanata. Fobie di guidare (tentazione di buttarsi verso le macchine in direzione opposta), piani alti, mare mosso o con alghe, notizie negative (sopratutto su parrocidi), paura di stare da sola in casa (tentazione di buttarsi dal balcone), gelosia sociale nei confronti anche mia, oltre che di laureati e gente di successo, contemporaneamente aggressività verso autorità qualsiasi (vigili, scolastiche, politiche, parcheggiatori). Mille altre cose, solo negli ultimi 18 mesi da me collegate (comprese "premonizioni" su persone che si sono suicidate), unica attività casalinga, faceboock (minimo 4 ore al giorno, sopratutto la notte), ed un hobby (oggettistica) che è l'unica cosa che le illumina gli occhi. Attaccamento morboso all'unica figlia che abbiamo, ogni raffredore prevede almeno due passaggi dal medico. Tutte queste cose, in maggiore parte, non le ha dette neanche al psichiatra, il quale non mi ha mai fatto entrare, se non l'ultima volta ufficiale, quando ho chiesto la separazione: io le ho sapute solo nell'ultimo attacco di panico che le è venuto, durato circa sei giorni. L'ho chiesta perchè era impossile vivere in questa situazione, con una che fa finta di esseree sana ed un altro (io) che facevo finta di crederci, al punto di autoannullarmi in tutto, compresa la semplice scelta dei programmi tv.
Arrivo alla mia richiesta di consulto: siamo arrivati ormai vicini alla separazione, la data fissata dal giudice per sentirci è stata due volte rinviata, per cercare accordi tra gli avvocati. Da circa nove mesi io dormo nel letto matrimoniale, lei in un divano in cucina: se io arrivo tardi dall'ufficio la notte, e sempre preavviso, lei si corica con la luce della cappa della cucina accesa, il monitor del televisore acceso ma l'audio spento. A pranzo e colazione sono fuori, a evitare discussioni, che la portavano a fare la vittima di fronte a nostra figlia, essendo come avevo detto al psichiatra "un vocabolario cui siano state strappate pagine", ovvero molto limitato. I rapporti sessuali erano da anni pari a zero. Da circa 6 mesi ho un'altra donna, completamente in incognito, che da oltre un anno monitorava la situazione "dall'esterno", insieme ad una psicologa mia amica. Cosa sento adesso: senso di apatia, di preoccupazione per il presente ed il futuro, svogliatezza assoluta a lavoro, rendo il 20% di quanto rendevo qualche anno fa, raramente tachicardia, visita cardiologica ok, pressione ok, tutti esami di routine ok, nessun problema di colesterolo o pressione, nessun medicinale. In definitiva, ho qualcosa dentro, che mi rende infelice e pessimista, ma non sento alcun dolore, come se fossi vuoto dentro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Nonostante la novizia di particolari del suo racconto, non comprendo la sua richiesta di consulenza.

Un matrimonio, anche se disfunzionale, per chiudersi sul piano emozionale necessita di tempo e di un' adeguata elaborazione, anche se ha un' altra donna, non significa che sia già "psichicamente divorziato" da sua moglie...

Se ha un disagio psichico e non fisico, uno psicologo, de visu, potrebbe aiutarla nella disamina della sia sofferenza

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Dopo un periodo che si è protratto per tanto tempo in cui Sua moglie è stata male e dopo essere giunti alla separazione, a me sembra ovvio che Lei stia male e che adesso si senta triste, pessimista e vuoto.

Davanti ad eventi del genere, che per forza ci costringono a fare i conti con il passato, ma anche con le preoccupazioni del futuro che è da risistemare, riorganizzare e ripensare, la tristezza da un punto di vista evolutivo serve per rallentarci, come dopo un lutto, in modo tale che Lei non prenda decisioni spinto dall'impulsività.

E' chiaro che se una persona non sa che questa è la reazione fisiologica che ha il nostro corpo in situazioni del genere si spaventa e si angoscia. Invece, da una parte, è meglio così.

Quanto al fatto di sentirsi vuoto, forse ha bisogno di tempo per comprendere megli oche cosa vuole fare in futuro.
Ad esempio, con questa nuova relazione.
Chiuda completamente con Sua moglie, se è ciò che vuole fare, prima di impegnarsi in altre storie, in modo da essere più sereno e consapevole delle Sue scelte.

Oppure, se fa fatica da solo, chieda aiuto ad uno psicologo di persona: potrà aiutarLa a capire quali ipotetici scenari futuri potrebbero aprirsi davanti a Lei, valutando meglio di un consulto on line la situazione.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie ad ambedue le specialiste, più che veloci nel rispondere, con un quesito posto da me in maniera forse confusa. Centrato bene il problema sopratutto dalla dott.ssa Pileci, a volte anche poche righe in più scritte ti fanno considerare più "importante": seguirò il consiglio di entrambe, mi rivolgerò ad un psicologo, difficile da trovare nella mia zona, è un peccato che non si possano fare analisi anche a distanza, o via skype. Per il sito, meritereste un premio anche per il 2014, non lo conoscevo ancora (forse perchè non ne sentivo la necessità,,,,,), sarò un vostro pubblicista di sicuro.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per la ricerca di un Collega nella Sua zona può visitare questi siti:
www. aiamc.it
www.sitcc.it

Cordiali saluti,
Ansia

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