Problemi di autostima e vita sociale

Buongiorno ho 27 anni e sono una giovane lavoratrice.

Ho deciso di chiedere un consulto perché sto vivendo già da qualche anno una situazione di difficoltà e disagio.

Da adolescente ero una persona timida e con difficoltà a socializzare, perché non mi sentivo a mio agio con il mio aspetto: apparecchio, naso adunco, denti sporgenti.
Di conseguenza, ho sempre investito tutto sullo studio, con risultati eccellenti, ricevendo l'apprezzamento sia dei professori che dei miei compagni di classe che mi supportavano e osannavano ogni volta ci fosse l'occasione, facendomi sentire in qualche modo realizzata.
Avevo una ristretta cerchia di amiche con cui uscivo occasionalmente e ho avuto un fidanzatino per tre mesi in primo liceo (ha preso lui iniziativa).
Dopodiché ho provato ad approcciare altri ragazzi, senza mai avere il coraggio di dichiararmi, ma sempre indirettamente, tramite facebook o amiche, perché mi sentivo brutta.
Probabilmente la mia insicurezza mi ha portato a ricevere sempre rifiuti e ciò mi ha spinto ad accantonare l'idea di fidanzarmi, puntando tutto sullo studio.
Aggiungo che sono una persona con interessi di nicchia nell'ambito della musica e del cinema, che coltivo in solitudine, perché faccio difficoltà a trovare persone con cui condividerli.
All'Università ho riacquistato un po' di fiducia in me stessa e ho incontrato persone, fatto conoscenze, ma non sono mai riuscita a integrarmi, creare un gruppo di amici da frequentare assiduamente, complice il fatto che ho affrontato due trasferimenti per studio (Roma e Torino).
Ad oggi non ho amici, ma solo conoscenze che vedo al più ogni 2-3 mesi, per mia iniziativa.
In più sono ancora vergine, perché dal liceo, dopo i vari rifiuti ricevuti, ho avuto una sorta di blocco psicologico verso l'altro sesso misto a una convinzione di stare bene da sola e di non avere bisogno di nessuno, perché basto a me stessa.
Ad oggi però soffro per questa situazione:non ho amici assidui con cui confidarmi, mangiare una pizza o cose simili.
Sto chiusa in casa a guardare cinema d'autore o passeggio da sola.
Mi capita di piangere e di sentirmi una fallita.
Non so come uscirne.


Grazie e scusate se sono stata prolissa.
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Dr.ssa Amalia Prunotto Psicologo, Psicoterapeuta 10
Allora,
dalla lettera mi pare una giovane donna con una ricca vita introspettiva.
Penso che debba partire da questo:non tutti siamo persone estroverse,socievoli e piene di relazioni. Diversi abbiamo relazioni più o meno forti,più o meno amicali e questo è un nostro stile .Se non cerchiamo di vedere cosa vorremmo,ma iniziamo a guardare cosa abbiamo e 'già un grande passo ...e ci permette di essere più leggeri e con meno aspettative.
Non c'è naso adunco o corpo sgraziato che possa impedire di avere un fidanzato o di piacere ,per fortuna!,ma neanche non deve diventare un trip obbligatorio. Quando capiterà si affronterà tutto,anche la bellezza della prima volta ,che non necessariamente deve essere tappa dei 15 anni,per dire .
Piano piano ,con calma,di avvicini ad occasione di relazione protetta:gite fuori porta organizzate da gruppi di amatori della bicicletta,dei musei,etc.Inviti lei per una pizza colleghi /e di lavoro a cena ,si iscriva a corsi...diversifichi le esperienze ,lanci l'amo,ma non insista....piano piano avrà meno paura,sarà più aperta e' avra tutti ai suoi piedi....
La saluto caramente
Amalia Prunotto
Psicologa _psicoterapeuta
Consulente Medici Italia

Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
Training Autogeno
Padova-ParmalI