Ansia o altro?

Buonasera, da circa 3 mesi spesso mi capita di provare forti mal di testa, senso di confusione, tachicardia, stati d'ansia e agitazione, vista offuscata, testa e viso bollenti con leggera alterazione della temperatura corporea (massimo 37.1/.
37.2 ) e dispnea.
Spesso mi capita anche di svegliarmi con naso chiuso e mal di gola non correlati ad un raffreddore, faccio difficoltà ad alzarmi dal letto per il sonno che avverto e durante la giornata spesso mi capita di sentirmi senza energie.
Inizialmente ho fatto molti controlli tra cui varie analisi del sangue, spirometria, lastra ai polmoni, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, visita allergica che hanno dato tutte esito negativo.
Poiché con il tempo avvertivo anche un senso di stomaco gonfio perenne, bolo in gola e eruttazioni continue, sia il mio medico curante e sia l'allergologa che mi ha visitato mi hanno detto che probabilmente il mio problema deriva dal reflusso gastroesofageo.
Ho iniziato la terapia che mi hanno prescritto ma dopo 15 giorni non era cambiato nulla, così a breve dovrò fare una gastroscopia.
Quello che mi chiedevo è se tutte queste mie problematiche possano essere ricondotte a semplici stati d'ansia o di panico, poiché avverto i stessi problemi anche quando non mi trovo in stati di agitazione o di panico.
Vado da molto tempo da una psicologa, lei stessa mi dice che sono sintomi comuni in chi soffre di determinate condizioni psicologiche, ma quello che mi preoccupa è che si manifestino anche quando non sono agitato.

Detto ciò, dovrei fare qualche altro esame o semplicemente devo continuare a lavorare con la mia psicologa sui miei stati emotivi?
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Dr. Roberto Pugliese Psicologo, Psicoterapeuta 7
Buonasera, naturalmente bisogna escludere qualsiasi possibile patologia o disagio di tipo organico. Ha fatto bene a svolgere tutte le analisi e veda poi io referto della gastroscopia.
D’altro canto quello che riposta potrebbe essere correlata ad una sintomatologia a base psicosomatica e in tal caso va approfondito e curato con un intervento in sede psicoterapica.
Sarebbe altresì auspicabile che il lavoro in terapia comprenda anche la dimensione corporea e non solo la terapia parlata sebbene quest’ultima possa fare tanto per la persona.
Per terapie corporee intendo quella branca di terapie che integra alla talking cure anche un lavoro sui processi corporei:sensazioni, respiro, postura e tutti i vissuti correlati a tale dimensione ne quale spesso il sintomo si presenta per raccontare un disagio che persona desidera risolvere e che può riguardare la sua storia e/o la situazione attuale che vive (relazioni interpersonali, lavoro o fasi di cambiamento).
Spero di averle risposto.
Un saluto

Dr. Roberto Pugliese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Pugliese la ringrazio infinitamente.
Sì il mio primo approccio è stato quello di escludere ogni tipo di patologia e sembrerebbe tutto apposto, tra poco avrò la gastroscopia e staremo a vedere.
La mia psicologa mi ha già dato degli esercizi respiratori e motori ma ahimè non hanno migliorato di molto la mia situazione, magari è anche troppo presto per dirlo, spero mi tornino utili. In più mi ha consigliato di assumere la formula Rescue dei fiori di Bach, 4 gocce per 4 volte al giorno ( posso prenderne anche a bisogno purché sempre 4 gocce siano ), anche questo rimedio però non sembra dare i risultati sperati. Sia gli esercizi che i fiori di Bach li sto portando avanti da quasi 3 settimane.
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