Lavoro e ansia

Salve a tutti,

Sono una ragazza di 24 anni e per anni ho sofferto d’ansia.
Amo la pulizia di casa (mia madre mi ha da sempre messo il pallino dell’ordine sin da piccola) e amo l’organizzazione.
Seguo una dieta ferrata dal mio nutrizionista e pratico sport.
Finito il liceo ho iniziato a lavoricchiare qua e là e ahimè lo stress ha fatto la sua parte.
Nonostante mi prepari la sera prima tutti i pasti per l’intera giornata, la borsa per fare sport la sera e i panni da lavare per la mattina provo molta angoscia e frustrazione a dover sempre correre qua e là senza mai concludere nulla.
Il mio lavoro è abbastanza faticoso, lavoro lontano casa e spesso devo portare carichi molto pesanti arrivando così la sera al momento che più preferisco (quando pratico il mio sport) a pezzi.
Da questo ne traggo ulteriore frustrazione perché non ho mai le forze per ciò che più mi piace mentre devo averle e le ho per ciò che odio (il mio lavoro).

Mi ritengo un’eterna insoddisfatta.

Non vengo capita da nessuno perché gli adulti in generale mi dicono di pensare al lavoro, ai soldi e a farmi una famiglia.

Ogni mattina provo tanto dolore e nausea a dover lavorare con turni pesanti e spesso weekend passati dalla mattina alla sera in piedi in magazzino.
Non mi sento capita perché non voglio farne del vittimismo ma a livello fisico sento di non farcela proprio e ho paura di incorrere in quella fase o addirittura esistenza che svolge la maggior parte delle persone fatta di lavoro, lavoro e lavoro.
A volte parlo con i miei colleghi e non capisco come facciano a lavorare e dormire, il solo pensiero mi uccide dentro.
Sin da sempre sono stata una persona piena di ambizioni che vuole tenersi in salute e in forma.
Purtroppo nella società di oggi non vengo compresa e anzi vengo spesso ritenuta una pazza, viziata e "fissata".
È così sbagliato trovare un equilibrio nella vita??
Fatto di lavoro, riposo e hobby?
A causa di un vecchio lavoro ho dovuto abbandonare il mondo del fitness e ricordo ancora quanto ho sofferto, sono caduta in depressione, mi sentivo vuota.

Il mio incubo insomma è quello di cadere nel vortice del mondo degli adulti, pieno di stress, negatività e poco tempo per se.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Buongiorno,
Da quello che racconta il lavoro che svolge attualmente non la soddisfa e non le permette di avere del tempo da dedicare alle sue passioni.
All'inizio del suo racconto ha detto che fin da sempre è stata spinta verso il perfezionismo e l'ordine.
Questo fa pensare ad un collegamento tra i due fattori, ha paura di cadere nel vortice della quotidianità, fatta di regole precise, lavoro e poco spazio per le passioni e le distrazioni.
Ciò che pensa sul lavoro e sulle routine è sicuramente interessante e apprezzabile, soprattutto perché non riesce ad omologarsi e la preoccupazione che manifesta è segno che ciò non la soddisfa e sia necessario rivalutare le sue priorità.
Soltanto riflettendo su questo può capire quale strada intraprendere per conciliare le proprie passioni e la vita lavorativa.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

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