Come guarire da un manipolatore

Salve Gentili Dottori.

Ho 24 anni e quasi 2 anni fa mi sono lasciata con il mio ex fidanzato, con il quale sono stata per 3 anni.
È stato il mio primo vero fidanzato dopo tante storielle infantili andate male, quello con cui ho fatto tutto per la prima volta.
Inizialmente le cose sono andate bene e per me è stato come vivere una favole, anche se vivevamo a distanza e ci vedevamo circa ogni 2/3 settimane.
Lui ha sempre avuto una personalità molto forte, è il tipo di persona che vuole eccellere nelle cose che fa, che ama sentirsi adulato e coccolato dalle altre persone.
Essenzialmente dopo il primo anno di magia a causa della distanza abbiamo iniziato a litigare perché lui non era presente, ma in generale negli ultimi 2 anni lui si è trasformato come carattere ed ha iniziato a tirare fuori una serie di comportamenti per cui vi sto ancora scrivendo.

Vicino a lui ho iniziato a sentirmi insicura, mi diceva a volte in modi diretti e seri, a volte scherzando (senza scherzare) che non avevo preso la strada giusta per la mia vita (riferendosi all’università), che avevo scarsa personalità, che non mi vestivo bene, che non ero in forma fisicamente (non sono neanche definibile formosa, sono normale) che non guidavo bene la macchina, che non ero abbastanza focosa a letto.
Vicino a lui mi sentivo continuamente messa alla prova e mai abbastanza all’altezza e più continuavo a cercare conferme (es: ho fatto una dieta e perso 5 kg, mi sono comprata vestiti nuovi) più queste non arrivavano.
Alla fine tutta la relazione era incentrata su di lui, le sue cose venivano prima delle mie, i miei bisogni (che pur esponevo) venivano asfaltati letteralmente e fatti passare per meno importanti.
Tutto quello che facevo io era poco importante a confronto di quello che faceva lui.
In generale negli ultimi mesi non era neanche più interessato a starmi ad ascoltare.
Alla fine per la disperazione di non essere considerata come avrei voluto e per la frustrazione delle cose che mi sentivo dire l’ho lasciato.
Ho passato un periodo d’inferno.
Mi sono resa conto che mi ha completamente manipolato e io non sono il tipo di ragazza insicura, ma mi ci ha reso lui.


A distanza di due anni, dopo aver sofferto inizialmente come un cane, sto bene, ma quando lo rivedo (il che succede 4/5 volte l’anno) sto malissimo e ripiombo nel dolore.
La cosa che mi fa stare male è il suo giudizio su di me, anche ora che ci siamo lasciati.
Nei mesi senza vederlo sto bene, mi pare di andare avanti.
Poi lo rivedo e mi sento una merda e vorrei solo avere la sua attenzione e tornarci insieme anche se ero veramente infelice.

Inoltre in questi 2 anni ho provato ad avere altre frequentazioni, ma purtroppo mando tutte alle ortiche... inizialmente mi infatuo ma poi qualcosa mi blocca, comincio a cercare il pelo nell’uovo e ad accampare scuse perché nessun ragazzo mi fa sentire come lui (cioè totalmente in balia).


È il caso di rivolgersi ad uno specialista?
Finirà questo tormento?

Grazie.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 204 12 1
Buongiorno,
Da quello che racconta la relazione con questa persona è stata molto complessa e per questo motivo l'ha interrotta.
I comportamenti nei suoi confronti erano sicuramente inopportuni e se il rapporto era come descritto ha preso una decisione corretta e non deve avere dubbi sulla sua scelta.
Adesso però probabilmente sta facendo i conti con le conseguenze dovute ai ripetuti commenti di questa persona nei suoi confronti che avranno avuto delle ripercussioni sulla sua autostima.
Ciò che quindi può essere intrapreso, è un percorso utile a sostenerla nelle sue difficoltà e nel ricostruire la fiducia nei suoi mezzi e nelle sue capacità, sociali e non, lese dal rapporto con il suo ex.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
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