Cistite batterica asintomatica in gravidanza

Buongiorno, ho 28 anni e sono alla 25 settimana di gravidanza.
Due mesi fa, dopo aver trovato sangue dopo la minzione, mi sono recata dalla ginecologa.
Dopo il consulto in cui abbiamo constatato che non c'erano danni al feto, la mia ginecologa mi ha fatto eseguire un'urinocoltura.
E' emersa la positività al batterio Enterobacter aegenas con una carica di 100 000.
Allora ho iniziato la prima cura antibiotica con unixime.
Al controllo successivo, urinocoltura ancora positiva.
Sempre lo stesso batterio ma con la carica di ben 1 000 000.
Abbiamo allora provato con una cura di neofuradantin.
Premetto che non ho mai avuto sintomi.
La mia ginecologa mi ha detto che dovevo correggere la funzionalità intestinale e mi ha anche dato fermenti lattici che mi fanno andare in bagno regolarmente.
Ho iniziato anche a stare molto attenta all'alimentazione, eliminando grassi, zuccheri, latticini e tutti i cibi irritanti prediligendo fibre, frutta e verdura. Inoltre bevo molto, più di 2 lt di acqua al giorno.
Adesso, ho rifatto l'urinocoltura e risulta ancora positiva, ma stavolta al batterio Klebsiella Pneumoniae con carica 500 000.
Per scrupolo, ho effettuato anche un tampone vaginale, che è risultato però negativo.
Dall'esame delle urine però non sono presenti nè leucociti, nè nitriti ed io continuo a non accusare alcun sintomo. Il colore delle urine è limpido e il ph è 5. Non c'è presenza nè di emoglobina nè di glucosio. Ho effettuato la curva glicemica e tutto è nella norma.
Sto molto attenta all'igiene intima ed assumo ormai da due mesi fermenti lattici.
Non riesco a capire cosa sto sbagliando, per di più sono molto preoccupata che queste infezioni e l'uso continuo di antibiotici possano far male al bambino.
Lei cosa mi consiglia di fare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La negatività del sedimento all'esame completo delle urione (in particolare assenza di globuli bianchi) deporrebbe per una possibile contaminazione del campone di urine da parte di batteri intestinali. Questi batteri possono colonizzre in modo innocuo la pelle e le mucose dell'area genitale, indipendentemente dall'igiene locale. Anzi, una ingiene troppo assidua con detergenti aggressivi potrebbe risultare controproducente abbassando le normali difese immunitarie locali. In linea di massima, ovviamente in accordo con il suo ginecologo, non saremmo propensi ad insistere più di tanto con la terapia antibiotica. Si potrebbe invece provare ad utilizzare probiotici e fermenti lattici diversi, ovviamente accompagnati da yoghurt, kefir e quant'altro.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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