Escrescenza vaginale

Salve, sono una donna di 31 anni, gravida alla 28sima settima di gestazione.
Da circa 2 mesi ho una sensazione di ingombro a livello dell'ostio vaginale e alla visualizzazione con lo specchietto vi era un effetti la presenza di mucosa esuberante visibile attraverso l'ostio.
La ginecologa diceva di non notare nulla di particolare.
Circa 4 giorni fa, essendo tale sensazione di ingombro aumentata anche al tatto (devo precisare di aver usato anche le unghia per grattare via le secrezioni che mi sembravano adese), ho utilizzato nuovamente lo specchietto riscontrando 2 emorragie sottocutanee ben visibili su tale escrescenza dall'ostio, che risultava aumentata di dimensioni.
Mi sono recata in PS dove il medico di guardia mi ha diagnosticato una neoformazione polipoide, da indagare dopo il parto.
Nel frattempo le due emorragie sottocutanee si sono aperte verso l'esterno dando luogo ad escoriazione con piccolo sanguinamento.
Mi sono successivamente sottoposta a colposcopia, che è risultata negativa per lesioni sospette in corrispondenza dell'area della lesione e di tutta la mucosa vaginale e cervicale.
Il ginecologo colposcopista ha pertanto ritenuto non si trattasse di una neoformazione ma di una irregolarità della parte vaginale, divenuta gradualmente più evidente alla luce dell'edema mucosale gravidico, non ritenendo necessari ulteriori approfondimenti.
Come devo muovermi?
È il caso di procedere comunque a biopsia o eseguire ulteriori accertamenti?
Quali?
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Concordo pienamente con il Collega Colposcopista in quanto in gravidanza si verifica edema della mucosa vaginale (definito in COLPOSCOPIA " aspetto caricaturale ", non patologico !) e vulvare .
Forse si tratta di residui imenali che sono più evidenti durante lo stato gravidico a causa dell'edema ..
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la celere e precisa risposta dottore.
Quindi in caso di carcinoma o comunque neoplasia vaginale la colposcopia avrebbe senz'altro evidenziato anomalie?
Mi permetto di chiedere anche se è normale la persistenza del bruciore dopo colposcopia, attenuatosi senz'altro dall'immediata apposizione di soluzione di Lugol ma tutt'ora in parte persistente da ore (in corrispondenza della lesione persiste presenza di escoriazione). Il collega colposcopista, sulla base della leucorrea abbondante sospettava una lieve candidosi anche se il tampone vaginale fatto 10 giorni fa risultava negativo per tutto (batteri e miceti compresi). In caso di necessità di ripetizione del tampone, a quale distanza dalla colposcopia è opportuno effettuarlo?
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