Ansia 14 enne
Buonasera,
Mia figlia di 14 anni e mezzo da una, settimana mi sta facendo passare l'inferno perché dato che ancora non ha provato interesse o innamoramento per un ragazzo ha paura anzi il terrore che le piacciono le ragazze.
Piange, ha una ansia fortissima e non vuole.
Le ho spiegato che non deve preoccuparsi anche se è confusa ha una famiglia che la sostiene ma nulla continua a dire che non sa nulla e tutto si è scatenato da un video che ha visto una settimana fa sul social tik tok dove una ragazza diceva che se non si è mai provato interesse per un ragazzo automaticamente si è lesbica.
Oggi mi faceva discorsi assurdo del tipo che se dovesse scoprire di essere così come farà per il futuro come si comporteranno le sue amiche una tragedia per tutto.
Premetto due cose, una che ancora deve avere le mestruazione ed ha il fisico molto magro pico più di una bambina e ha già diverse fobie tipo per i piccioni oppure di non essere altezza di alcune amicizie di non essere bella ecc ecc.
Non so come aiutarla per questo pensiero ossessivo che ha ora, non si tranqullizza con nulla nemmeno con un colloquio che ha fatto un la sua precedente psicoterapeuta.
Sono digiuna su questo argomento e non so se questo è un segnale della sua sessualita o meno so solamente che non le piacciono ne femmine ne maschi ma ha paura di essere lesbica per via di quel video.
Grazie per la pazienza
Mia figlia di 14 anni e mezzo da una, settimana mi sta facendo passare l'inferno perché dato che ancora non ha provato interesse o innamoramento per un ragazzo ha paura anzi il terrore che le piacciono le ragazze.
Piange, ha una ansia fortissima e non vuole.
Le ho spiegato che non deve preoccuparsi anche se è confusa ha una famiglia che la sostiene ma nulla continua a dire che non sa nulla e tutto si è scatenato da un video che ha visto una settimana fa sul social tik tok dove una ragazza diceva che se non si è mai provato interesse per un ragazzo automaticamente si è lesbica.
Oggi mi faceva discorsi assurdo del tipo che se dovesse scoprire di essere così come farà per il futuro come si comporteranno le sue amiche una tragedia per tutto.
Premetto due cose, una che ancora deve avere le mestruazione ed ha il fisico molto magro pico più di una bambina e ha già diverse fobie tipo per i piccioni oppure di non essere altezza di alcune amicizie di non essere bella ecc ecc.
Non so come aiutarla per questo pensiero ossessivo che ha ora, non si tranqullizza con nulla nemmeno con un colloquio che ha fatto un la sua precedente psicoterapeuta.
Sono digiuna su questo argomento e non so se questo è un segnale della sua sessualita o meno so solamente che non le piacciono ne femmine ne maschi ma ha paura di essere lesbica per via di quel video.
Grazie per la pazienza
Gentile Utente,
capisco bene quanto questa situazione possa metterla in difficoltà, soprattutto perché tocca due aspetti delicati: da un lato l’età di sua figlia, in cui corpo, pensieri ed emozioni stanno cambiando rapidamente, e dall’altro un timore che sembra essersi trasformato in un pensiero ricorrente, amplificato dall’ansia.
A 14 anni e mezzo è molto frequente non avere ancora sperimentato attrazione o innamoramento, così come è frequente sentirsi "in ritardo" rispetto ai coetanei. Mi colpisce che lei descriva sua figlia come molto magra, non ancora con il ciclo mestruale e con alcune paure specifiche: questo può indicare che il suo corpo e la sua mente stiano procedendo con tempi propri, e che l’ansia possa trovare terreno fertile in momenti di incertezza.
Mi chiedo, poiché non è stato specificato, cosa sia accaduto in passato per cui ha già avuto un percorso terapeutico: quali aspetti stavano emergendo allora e se possano avere un filo comune con le paure di oggi. Può essere utile domandarsi se questa forte reazione sia più legata alla paura di "non essere come gli altri" che a un vero interrogativo sulla sessualità.
Può anche essere interessante chiedersi: che immagine ha di sé sua figlia? Quanto pesa, nella sua vita quotidiana, il confronto con le amiche o con ciò che vede sui social? Che significato attribuisce all’essere "accettata" dagli altri?
Spesso, dietro queste crisi, si nascondono bisogni profondi di rassicurazione, di sentirsi "normali" e al sicuro. E in adolescenza, anche un singolo stimolo (come il video che ha visto) può diventare la scintilla che accende timori già presenti. Comprendere questi collegamenti, più che dare risposte definitive, può aprire la strada a un lavoro più ampio su autostima, identità e gestione dell’ansia.
In questo momento, più che cercare risposte immediate, è importante che sua figlia senta che c’è uno spazio sicuro in cui poter esprimere dubbi, paure e confusione senza il timore di essere giudicata o spinta verso una direzione.
Le lascio anche alcune domande che potrebbero rivelarsi utili nel dialogo con sua figlia, come:
- quando ti viene questa paura, cosa senti nel corpo?
- se dovessi dare un nome all’emozione che provi, quale sarebbe?
- secondo te, cosa cambierebbe nella tua vita se scoprissi che ti piacciono i ragazzi, le ragazze o nessuno per ora?
- cosa pensi significhi, per te, "essere normale"?
- ti ricordi cosa hai pensato esattamente appena hai visto quel video su TikTok?
- in cosa ti senti simile alle tue amiche? E in cosa ti senti diversa?
- qual è la cosa che ti piace di più di te?
- c’è qualcosa che ti preoccupa in generale di come stai crescendo?
- cosa vorresti che io capissi di più di quello che stai provando?
Naturalmente queste domande rappresentano un piccolo esempio (mancano alcune informazioni sulla personalità di sua figlia, sul suo passato ecc per darle una risposta più precisa) e non servono a "scoprire" una risposta definitiva, ma possono diventare un ponte per entrare nel suo mondo interiore e farle percepire che non deve "sapere chi è" subito, ma può concedersi il tempo di crescere, esplorare e conoscersi, accompagnata da uno sguardo che la vede e la accoglie così com’è, nel presente.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
capisco bene quanto questa situazione possa metterla in difficoltà, soprattutto perché tocca due aspetti delicati: da un lato l’età di sua figlia, in cui corpo, pensieri ed emozioni stanno cambiando rapidamente, e dall’altro un timore che sembra essersi trasformato in un pensiero ricorrente, amplificato dall’ansia.
A 14 anni e mezzo è molto frequente non avere ancora sperimentato attrazione o innamoramento, così come è frequente sentirsi "in ritardo" rispetto ai coetanei. Mi colpisce che lei descriva sua figlia come molto magra, non ancora con il ciclo mestruale e con alcune paure specifiche: questo può indicare che il suo corpo e la sua mente stiano procedendo con tempi propri, e che l’ansia possa trovare terreno fertile in momenti di incertezza.
Mi chiedo, poiché non è stato specificato, cosa sia accaduto in passato per cui ha già avuto un percorso terapeutico: quali aspetti stavano emergendo allora e se possano avere un filo comune con le paure di oggi. Può essere utile domandarsi se questa forte reazione sia più legata alla paura di "non essere come gli altri" che a un vero interrogativo sulla sessualità.
Può anche essere interessante chiedersi: che immagine ha di sé sua figlia? Quanto pesa, nella sua vita quotidiana, il confronto con le amiche o con ciò che vede sui social? Che significato attribuisce all’essere "accettata" dagli altri?
Spesso, dietro queste crisi, si nascondono bisogni profondi di rassicurazione, di sentirsi "normali" e al sicuro. E in adolescenza, anche un singolo stimolo (come il video che ha visto) può diventare la scintilla che accende timori già presenti. Comprendere questi collegamenti, più che dare risposte definitive, può aprire la strada a un lavoro più ampio su autostima, identità e gestione dell’ansia.
In questo momento, più che cercare risposte immediate, è importante che sua figlia senta che c’è uno spazio sicuro in cui poter esprimere dubbi, paure e confusione senza il timore di essere giudicata o spinta verso una direzione.
Le lascio anche alcune domande che potrebbero rivelarsi utili nel dialogo con sua figlia, come:
- quando ti viene questa paura, cosa senti nel corpo?
- se dovessi dare un nome all’emozione che provi, quale sarebbe?
- secondo te, cosa cambierebbe nella tua vita se scoprissi che ti piacciono i ragazzi, le ragazze o nessuno per ora?
- cosa pensi significhi, per te, "essere normale"?
- ti ricordi cosa hai pensato esattamente appena hai visto quel video su TikTok?
- in cosa ti senti simile alle tue amiche? E in cosa ti senti diversa?
- qual è la cosa che ti piace di più di te?
- c’è qualcosa che ti preoccupa in generale di come stai crescendo?
- cosa vorresti che io capissi di più di quello che stai provando?
Naturalmente queste domande rappresentano un piccolo esempio (mancano alcune informazioni sulla personalità di sua figlia, sul suo passato ecc per darle una risposta più precisa) e non servono a "scoprire" una risposta definitiva, ma possono diventare un ponte per entrare nel suo mondo interiore e farle percepire che non deve "sapere chi è" subito, ma può concedersi il tempo di crescere, esplorare e conoscersi, accompagnata da uno sguardo che la vede e la accoglie così com’è, nel presente.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa | A Genova e online
📧 elisascuderi.ge@gmail.com
3774810243
www.psicologoagenova.wordpress.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 263 visite dal 08/08/2025.
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