Ansia e chiusura relazione

buongiorno, mi chiamo Luisa e esco da poco da una relazione molto lunga.
il mio compagno, a seguito di crisi di ansia improvvise che gli hanno causato, crisi di pianto, capogiri, paura forte e insensata sul futuro, sbalzi d'umore continui etc .. inizia un percorso di psicoterapia e in un primo momento si avvicina a me in una maniera esagerata (lui è sempre stato di carattere uno "freddo") e successivamente ha iniziato piano piano a distaccarsi, fino al giorno in cui all'improvviso se ne esce con un secco "non ti amo più e mi ero avvicinato tanto a te perchè non volevo accettare questa cosa".
lui è sparito e anche io, per rispetto a lui e a me stessa. Da poco (sono passati pochi mesi dalla parola "fine")ho ricominciato a sentirlo perchè mi interessa sapere come sta (pare che ancora non sta molto bene)
Tralasciando quello che ho provato io, la mia domanda è questa: l'ansia potrebbe portare a chiudere una relazione pensando che quella sia la vera causa dei problemi? e come ci si deve comportare con queste persone?!
io mi sono sentita molto destabilizzata e affrontare questo lutto e abbandono non è affatto semplice.

grazie mille
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Luisa,
la sua domanda non ha una facile risposta, tanto più per il fatto che si tratta di un'altra persona.
Potrebbe anche essere il contrario, cioè che l'ansia sia sorta come segnale di un'isoddisfazione nella relazione che si faticava a vedere o ad ammettere....
In ogni modo, a cosa può essere utile per Lei sapere che il "capro espiatorio", il colpevole della chiusura della vostra storia possa essere o no l'ansia?
Cosa cambierebbe per Lei?
Riuscirebbe a superare le cose con maggior facilità?
Nutre comunque speranze che il suo ex-compagno torni sui suoi passi?


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<affrontare questo lutto e abbandono non è affatto semplice.<
Gentile Luisa,
certo affrontare la fine di una relazione durata molto destabilizza e comporta dolore che deve essere col tempo elaborato.

Non ci ha detto nulla sul suo rapporto, se non che sia stato molto lungo e che sia terminato dopo un percorso terapeutico del suo compagno. Come stavate insieme? Come andava in realtà la vostra relazione? Avevate progetti?.

<ho ricominciato a sentirlo perchè mi interessa sapere come sta ...e come ci si deve comportare con queste persone?>
Ha forse speranza di voler recuperare questo rapporto? E' questo il senso della sua domanda? Ci può dire come si sente?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
escluso il fatto che l'ansia sia sorta come segnale di un'insoddisfazione, questo perchè ancora oggi ha qualche crisi d'ansia e io non ci sono più nella sua vita.
non so se sperare che torni sui suoi passi o meno... il mio cervello è così in trambusto!
dovrei rivederlo a breve, per una chiacchierata, anche se lui dice di avere molta paura nell'incontrarmi perchè sa quanto mi ha fatto star male.
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dopo
Utente
Utente
io e lui stavamo bene insieme, eravamo molto complici in tutto, o meglio questo è quello che penso io, litigavamo poco.
avevamo un ottimo rapporto con le nostre reciproche famiglie e anche se era molto freddo a modo suo riusciva a farmi sentire amata.
c'erano delle cose che non mi piacevano e che ho capito solo ora, ma per quieto vivere lasciavo sempre stare.
siamo giovani (venticinquenni) e si parlava del futuro ma sempre in modo generale.
lui ha smesso di fumare all'improvviso e da li è scaturita tutta quest'ansia.
non capisco perchè lui, così onesto e serio, fino all'ultimo diceva di amarmi e il giorno dopo mi ha lasciato.
so che se lo vedrò (ma l'idea che mi dia buca all'ultimo è un pensiero fisso) non mi devo aspettare niente, devo solo vederla come un incontro tranquillo.
il mio cervello è impazzito e dice : Luisa, non dovevi cercarlo, ci starai male di nuovo a vederlo...

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<so che se lo vedrò (ma l'idea che mi dia buca all'ultimo è un pensiero fisso) non mi devo aspettare niente, devo solo vederla come un incontro tranquillo.

Questo è quello che le dice la ragione, ma forse in cuor suo è differente.
In effetti poi dice <il mio cervello è impazzito e dice : Luisa, non dovevi cercarlo, ci starai male di nuovo a vederlo...> sa che rimesterebbe anzi sta rimestando nel suo dolore, poiché da quanto dice tranquilla non sembrerebbe e imporsi la tranquillità quando emozioni, desideri, paure, la ricerca di soluzioni, sono ancora lì, a premere... e si confrontano con la situazione e i bisogni del suo ex...ipotizzo

Per il resto come va la sua vita?
Ha amici? Esce? Si svaga?
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dopo
Utente
Utente
la vita passa... è stato un periodo di grandissimo stress: ho appena fatto un trasloco (abbondando per sempre la casa dei ricordi), mia nonna (malata di alzheimer) è finita all'ospedale e sta molto lontano da me, di amici vicini fisicamente me ne sono rimasti due, perchè gli altri con cui uscivo erano amici suoi che quando abbiamo chiuso, ovviamente sono spariti; l'università va male, sono bloccata da tanto e non riesco ad ammettere che sarebbe ora di smettere e fare altro..
insomma non è un grande periodo.
sono convinta che prima o poi passerà! e che io ce la dovrò fare per forza.
Dottore lei ha ragione, il mio cervello dice delle cose che poi contrastano tanto con il cuore, pensi che anche i miei sogni sono strani: in un primo periodo sognavo sempre che lui tornava da me ma io ogni volta lo cacciavo via; mentre adesso (da quando ho ricominciato a sentirlo) è il contrario: io lo rincorro e lui a volte ci sta, altre no.
L'unica fortuna di questi sogni è che la mattina ricordo ben poco.
a volte mi chiedo perchè sono stata così stupida a risentirlo, ma è più forte di me..
ahhh dimenticavo: purtroppo ho e sto somatizzando tanto: la gastrite mi si porta via, digrigno i denti di notte e i capelli cadono. Prendo la valeriana quando mi sento che sto per scoppiare e un minimo mi sento meglio.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
quando si parla di esseri umani, di psiche e di relazioni, non è mai semplice capire di cosa si trattta , senza più coloqui clinici.
L'ansia è spesso un segnale d'allarme che qualcosa non va più bene, di cosa si tratta però è difficile saperlo.
Credo che adesso, alla luce di come si sono messe le cose tra voi, lei dovrebbe solo occuparsi del suo sentire

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
ieri sera ci siamo visti, abbiamo parlato molto, lui non mi guardava mai in faccia. L'imbarazzo era tanto e da parte di entrambe.
C'è stato un mezzo approccio sessuale ma mi sono tirata indietro perchè non me la sentivo.
tornata a casa ho capito due cose: sono ancora innamorata di certi aspetti del suo carattere; lui non mi ama più e devo farmene una ragione.
è triste da ammettere.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<lui non mi ama più e devo farmene una ragione.
è triste da ammettere. >>

Almeno però è un punto fermo da cui ripartire per andare avanti e non rischiare di restare invischiati in una storia senza futuro.
La tristezza è comprensibile e "fisiologica" al termine di una relazione: non per forza negativa, ma se affrontata nel modo giusto ci può aiutare a crescere e a migliorarci.




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dopo
Utente
Utente
la mia più grande paura è quella di non uscirne mai più..
di fare la fine di quelle persone che restano sole a vita legate a ricordi del passato.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Sta unicamente a Lei fare in modo che ciò non accada.

Ricordi che la tristezza che prova è un'emozione più che adeguata in questo momento, che non va rifiutata o negata, ma "attraversata".
Si dia un po' di tempo per metabolizzare l'accaduto, senza ripiegarsi troppo su se stessa e vedrà che piano tornerà a vedere le cose in maniera più rosea.
Nel caso in cui, però, si sentisse davvero troppo fragile, non esiti a recarsi da un Collega per un supporto psicologico.


Auguri.
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