Perché non riesco a dimagrire (perdere % massa grassa)?

Buongiorno a tutti,
dal primo lockdown del 2020 ho accumulato 20kg (in pochi mesi) e non riesco ancora a buttarli giù.


Attualmente sono alta 1.65 e peso 83kg.


Durante la chiusura ho sviluppato un rapporto problematico col cibo: passavo delle giornate a non mangiare perché non sentivo l'appetito, altri giorni mi abbuffavo fino a star male di stomaco.


È da settembre 2022 che mi faccio seguire da una nutrizionista.
Mi ha impostato una dieta che non esclude nessun tipo di alimento e con un deficit calorico di 250kcal.


Mi impegno nel seguirla e da gennaio sono costante anche in palestra (pesi 2 volte a settimana).
Ho un lavoro sedentario, ma avendo un cane faccio circa 3 passeggiate al giorno.


Nonostante questi impegni, in questi mesi non ho perso un grammo.
Anzi, ne ho preso qualcuno per l'aumento di massa magra grazie alla palestra, ma la percentuale di massa grassa rimane costante.


Ho fatto le analisi del sangue complete + tiroide, i risultati non segnalano nessun problema.


Sono arrivata a piangere davanti allo specchio.
Durante i pasti di sgarro (sabato sera) mi capita di mangiare troppo come per punirmi perché non riesco a smettere.
Non sopporto più questa situazione.


Perché non riesco a buttare giù il grasso?
Non sto facendo abbastanza?
Quale altro controllo medico potrei fare?
La mente può veramente influenzare così tanto lo stato fisico?


Grazie a chi risponde...
Buona giornata,
Alessia
[#1]
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Gentile utente,

se ci dici che segui in modo ferreo le indicazioni del nutrizionista e che applichi anche tutte le buoni abitudini di esercizio fisico, non penso che sia un supporto psicologico a poterti aiutare.

Mi chiedo però il significato di questa frase:
"Durante i pasti di sgarro (sabato sera) mi capita di mangiare troppo come per punirmi perché non riesco a smettere" che non ho ben compreso. Tuttavia, sembrerebbe che con quel pasto "senza controllo" tu vada a vanificare tutto il sacrificio della settimana.
La situazione sarebbe da indagare in una sede più opportuna, per approfondire riguardo a queste abbuffate.

Il tuo nutrizionista cosa dice in merito a questa situazione?

Saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Grazie per aver risposto!

La mia frase sul pasto di sgarro riprende la vecchia abitudine di abbuffamenti. Ci ho messo tanto a smetterla di abbuffarmi durante la settimana.

Durante il weekend, però, nel momento in cui leggo "pasto libero" sulla tabella appesa in cucina, percepisco uno sconforto. Scelgo cosa mangiare, mi godo il pasto, ma poi con delle scuse inutili aggiungo altre cose di contorno. Mangio fino a sentirmi male. Non riesco a fermarmi.

Un sabato sera per fare un esempio, ero da sola a casa. Mi sono presa una pizza da mangiare davanti ad un film. Poi ho cominciato a cercare altre cose in casa. Mela, pezzo di cioccolata, popcorn.

Quando mi capitano quei momenti in cui non riesco a fermarmi, ho il pensiero fisso del "sono obesa, faccio schifo", ma continuo a mangiare.

Il pensiero negativo, l'autoinsulto è una cosa che non riesco proprio a controllare. Forse è addirittura quello a farmi più male. Le parole "sono un'obesa di merda" risuonano nella mia mente nei momenti delle abbuffate, ma anche la sera prima di andare a dormire, nei sogni, ogni volta che mi vedo allo specchio.

La nutrizionista mi ha consigliato di aumentare il movimento fisico, magari andare in palestra tre volte e non due. Però faccio fatica a conciliare il terzo giorno con altri impegni, ci riesco una settimana e poi altre due no.
[#3]
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Come tu stessa puoi intendere rileggendo ciò che ci racconti, questo tuo pasto libero non è ben gestito e questo potrebbe essere il motivo per il quale non riesci a perdere peso.

Rimane comunque evidente il fatto che tu sia coinvolta in un funzionamento poco sano riguardo al tuo rapporto con il cibo. Ti consiglierei pertanto di rivolgerti ad un professionista psicoterapeuta che possa indagare adeguatamente il tuo problema e concordare con te una modalità di intervento.
Purtroppo in questo contesto è difficile darti un aiuto concreto se non questo.

Ricorda che se te lo concedi puoi rinunciarvi, se non te lo concedi diventa irrinunciabile. Tutto il tuo problema è racchiuso in una rigidità che ti sei imposta. Fatti seguire da uno psicologo.

Saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

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