La causa che sta facendo durare questa prostatite

Salve a tutti ,sono un ragazzo di 25 anni , da novembre 2018 ho una infiammazione prostatica , i sintomi sono : bruciore anale (è più interno iin verità) , gonfiore zona perianale , fastidi durante eiaculazione e dopo essa che iniziano al perineo e finiscono per acutizzarsi nei pressi dell'ano. Ho effettuato diverse visite dal mio urologo il quale mi ha prescritto riflog e tavanic per una settimana , durante tale cura iniziavo a sentirmi meglio poi dopo c'è stata nuovamente una ricaduta , stavolta al posto del riflog mi ha consigliato di usare il topster. Col topster mi trovo meglio ma nonostante questo nuovo ciclo di 6 giorni l'infiammazione tornò . Ho fatto lo spermiogramma e tutti i valori sono ok , tranne la motilità che è ridotta (cosa che secondo il mio urologo è imputabile alla varicocele di I grado che comunque secondo lui dovrei operare) e la morfologia leggermente alterata. Successivamente ho eseguito ecodoppler testicolare e ecografia apparato urinario , tutto rientra nella normalità comprese le dimensioni della prostata. In tutto ciò sto cercando di eseguire una vita abbastanza sana , purtroppo però non riesco piu a fare allenamento in quanto gia a partire dalla corsa inizio ad avvertire bruciore anale. In particolare per quanto riguarda le eiaculazioni sto seguendo il consiglio di averle 2 o 3 volte a settimana (in particolare la distanza tra esse è di 2-3 giorni ) . Successivamente l'urologo mi ha prescritto l'unidrox (un tentativo nel caso la causa fosse batterica credo) ma la situazione non è migliorata. Dopo tanti tentativi di cicli di cure a suon di topster e tavanic alla fine l'urologo mi ha fatto fare la cistoscopia . Risultati : stenosi uretrale (che è stata risolta ). Oltre a questo però il medico ha visto che il collo della vescica è molto stretto , c'è un vero e proprio "gradino" , di operazione non se ne parla in quanto c'è rischio di eiaculazione retrograda , fra due giorni andrò da lui e di sicuro mi prescriverà degli alfa litici. Insomma questa è la situazione da fine novembre ad oggi , il sollievo me lo da solo il topster e non so se fare sempre uso di questo possa portare a dei danni , mi farebbe piacere avere delle vostre opinioni in merito a tutta questa situazione , cosa mi consigliate di fare ?
Questa strizione del collo vescicale può essere la causa che sta facendo durare questa prostatite tra alti e bassi da mesi ??? Non vi nascondo che i disagi sono notevoli , tornerò un giorno a stare bene come prima e ritornare magari a fare attività ?
Attendo vostre risposte
Grazie mille
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
E' molto probbaile che la causa prima dei disturbi sia proprio la stenosi /sclerosi del collo vescicale. Spesso questa condizione induce indiretttamente una infiammazione o congestione della prostata, pertnto le situazioni si sovrappongono amplificando i disturbi. Taora bisogna scendere ad un comproomesso tra l'uscire da un vicolo cieco di disturbi non altrmenti risolvibili ed il desiderio di mantenere una eiacilazioen inalterata. Noi a distanza non possiamo dire molto di più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore
Ho iniziato con Xatral e permixon due giorni fa e continuerò a prenderli per i prossimi tre mesi e vedo come va (dopo quanto ,in genere , si avvertono effetti ? ),
per compromesso intende effettuare l'operazione al collo della vescica ?
Secondo lei a questo punto pensare ad una crioconservazione sarebbe una precauzione eccessiva e pessimistica al momento ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il farmaco alfa litico (alfuzosina) dovrebbe dare vantaggi quasi immediati sulla facilità di flusso. L'estratto vegetale in una simile situazione ha un ruolo coadiuvante.
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Utente
Utente
Ok , al momento al quinto giorno la situazione è quasi uguale , forse qualche lieve miglioramento.
Comunque per le altre due domande poste nel commento sopra cosa può dirmi ??
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Come abbiamo scritto, talora l’intensità dei disturbi ed il rischio sul lungo periodo di compromottere irreversibilmente la funzionalità vescicale possono rendere indispensabile l’intervento disostruttivo. La decisione è ovviamente delicata e va presa in accordo con il proprio urologo curante. In questi casi, un predeposito di liquido seminale può essere una buona scelta.
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Utente
Utente
Salve dottore la ringrazio per la risposta
Ora sto eseguendo la terapia solo che al posto del permixon sto prendendo il ferprost forte (sono andato da un altro urologo giusto per avere conferma della situazione e alla fine sempre di congestione prostatica si tratta). Il primo mese con permixon è andato tutto bene stavo migliorando , dopo pasqua di nuovo con i soliti sintomi e tutt'ora sono al secondo ciclo (10 giorni) di topster che prendo la sera prima di andare a letto. Con lo xatral urino tranquillamente , bevo molto ecc
Nonostante ciò questo mese è stato nero e continua ad esserlo , ora però avrei due domande :
- non mi è chiaro se la masturbazione ha effettivamente la stessa validità di un rapporto sessuale , (che tra l'altro non ho da parecchio non essendo impegnato in alcuna relazione e proprio per questi disagi sto evitando completamente ) per "decongestionare" la prostata , ovviamente data la situazione credo sia opportuno distanziare le eiaculazioni di circa 3 o 4 giorni l'una dall'altra giusto ?
- dopo ogni erezione giornaliera spontanea esce del liquido trasparente , ora ci sto facendo caso in quanto le quantità mi sembrano abbastanza alte , è normale ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
L’eiaculazione è sempre la stessa, indipendentemente da cosa accade prima. La frequenza che ci riferisce è ragionevole. La quantità di liquido pre-eiaculatorio è molto variabile, in talune irritazioni prostatiche tende ad aumentare..
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Utente
Utente
Dottore innanzitutto grazie mille per le risposte esaustive e rapide.
Ho iniziato con una nuova terapia (col primo urologo) che prevede Deprox 500 (2 compresse di mattina) e Omnic 0.4 la sera. Come con la terapia con permixon e xatral gli effetti positivi si sentono ma durano solo una settimana , ora infatti sto per concludere la seconda settimana di trattamento ma i sintomi sono ritornati uguali a prima. A questo punto siccome ho un bruciore/dolore all'ano e perineo praticamente 24 ore su 24 da più di 8 mesi sarei più che propenso ad effettuare l'operazione al collo vescicale in quanto non posso continuare all'infinito con pillole su pillole, inutili tra l'altro (inoltre probabilmente andrò all'estero e questo problema lo vorrei definitivamente eliminare , non credo altrove esistano farmaci miracolosi ... ).
Ora le mie domande sono:
- volendo affrontare questa operazione alla vescica dovrei fare prima un deposito di liquido seminale , il problema è che lo sperma credo sia di pessima qualità a causa di questa prostatite (in quantità ridotte , e ci sono dei veri e propri "fili" all'interno , mezzo trasparente mezzo bianco ) quindi sarebbe ugualmente inutile fare un deposito oppure , nonostante la qualità, sarebbe una scelta corretta ?
- da cosa dipende la possibilità di eiaculazione retrograda ? C'è solo il rischio che essa effettivamente si presenti oppure c'è certezza ?
- è vero che la fecondazione assistita si può fare anche con eiaculazione retrograda totale ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
1. Ovviamente prima deve essere eseguito uno spermiogramma, che deve essere valutato da un andrologo.
2. Nessun urologo ragionevole assicurerebbe un'eiaculazione regolare dopo l'intervento. L'entittà della riduzione è comunqe molto variabile ed entro certi limiti indipendente dalla tecnica operatoria.
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Utente
Utente
Buonasera Dottore, come al solito grazie per le sue risposte, dopo vari impegni ho deciso di affrontare l'operazione alla vescica, però prima devo fare un deposito di liquido seminale, ho effettuato un controllo ed i risultati sono stati assolutamente negativi (c'è ben poco da conservare, e sarebbe meglio prima migliorarla questa situazione),faccio di nuovo il doppler dei vasi spermatici : varicocele III grado a sx e I grado a dx. Ora, il doppler l'ho effettuato a gennaio 2019 ed era di I grado a sx e dx, è possibile che sia passato al III grado a metà Ottobre ??? oppure c'è stato un errore nella valutazione risalente a Gennaio ? (in Ottobre 2019 il doppler l'ho fatto in piedi...)
Ad occhio la situazione mi sembra essere sempre la stessa, le vene sul testicolo sinistro in particolare sono gonfie (c'è un certo volume in effetti sopra il sx).
C'è qualche relazione secondo lei tra questa varicocele e questa prostatite che non mi vuole abbandonare ??? (c'è da dire che il mio urologo già ad una visita di circa 4 anni fa mi disse che ero da operare di varicocele... poi con questa nuova prostatite e tutti i controlli in seguito, quindi verso dicembre 2018, vedendo che era di I grado dal doppler ha abbandonato l'idea). Inoltre, ho effettuato una uroflussometria e rientro nei limiti (alla fine non ho mai avuto problemi di ritenzione ecc , bevo molto e vado molto in bagno, il flusso a volte è più "stretto" , altre invece no e anche potente, forse è grazie all'alfa litico Pradif che sto prendendo)
Scavando nella memoria comunque, ricordo che un giorno prima dell'infiammazione acuta , ovvero novembre 2018, avevo avuto dei dolori abbastanza forti ad entrambi i testicoli, non so se questa informazione possa essere utile.
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