Assenza di lattobacilli e dismicrobismo vaginale

Buongiorno, da circa 2 mesi ho notato un aumento delle mie secrezioni vaginali (bianche e fluide, non maleodoranti) ed un prurito solo vulvare (non interno) che si presenta al termine della giornata: se mi gratto, c'è come una leggera "desquamazione" della mucosa.
Ho quindi eseguito un tempone vaginale, di cui riporto l'esito:
- esame microscopico dopo colorazione di Gram: cocchi Gram-positivi; assenza di lattobacilli.

- specie microbiche isolate: flora microbica mista;
- ricerca di Trichomonas Vaginalis: negativa;
- ricerca lieviti: negativa;
- esito: dismicrobismo.

Le mie domande sono le seguenti:
1) La leucorrea ed il prurito sono quindi imputabili soltanto ad un'alterazione dell'equilibrio della flora vaginale, senza che vi sia un'infezione da uno specifico patogeno in corso?

2) Che cosa si intende per "flora microbica MISTA"?
Vuol dire che sono state isolate le normali specie batteriche presenti in vagina, ma in proporzioni alterate?
(visto che si parla di dismicrobismo).

3) Se vi fosse stata un'infezione a carico di uno specifico patogeno, ad esempio Gardnerella, sarebbe stata esplicitamente riportata o è un'eventualità potenzialmente inclusa in quel "flora batterica MISTA"?

4) Può essere sufficiente proseguire con l'integrazione di fermenti lattici?

Grazie mille per l'attenzione!
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Personalmente risolvo i miei dubbi eseguendo un "esame batteriologico a fresco del secreto vaginale " con microscopio a contrasto di fase , in assenza di questa possibilità la richiesta di tampone vaginale deve specifica con richiesta di ricerca di Gardnerella , E.Coli, Candida, Trichomonas , che associata a sintomatologia specifica ci consente una diagnosi e terapia mirata.
Se si riscontra un'assenza di bacilli di Doderlein , la conseguenza è un alterazione del pH vaginale in senso basico (pH vaginale deve essere acido ) .La flora batterica mista quasi sempre è legata ad un involontario inquinamento proveniente dall'ampolla rettale. La terapia è conseguenza di tutte queste rilevazioni.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Per essere certa di aver capito correttamente, quindi: al momento non posso escludere che si tratti di un'infezione da Coli o Gardnerella? Al prossimo tampone devo esplicitamente richiedere che questi microbi vengano testati?
Ed infine, i rapporti sessuali (ovviamente protetti) potrebbero infiammare ulteriormente la mucosa e peggiorare la situazione, o si possono avere a cuor sereno?
Grazie mille ancora!
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Se lei avverte fastidi vaginali durante il rapporto, è un segno indiretto di flogosi vaginale.

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI